Notizia del Giorno

Questa è l’ultima Notizia della settimana. Ci ritroviamo martedì 29 marzo e auguriamo a tutti voi buona Pasqua.

“La simbologia dell’uovo pasquale affonda le radici nella tradizione pagana, dove l’uovo era l’origine di ogni cosa (…) Il Cristianesimo ha inglobato alcuni riti pagani e così l’uovo è diventato simbolo della resurrezione di Cristo: e il suo guscio è la tomba dalla quale Cristo uscì vivo”. Lo scrive Paolo Massobrio, che su La Stampa compie un viaggio nelle radici e tra le ricette di questo simbolo. E dice: “Sulle tavole pasquali è uso consumare le uova in molte ricette: ripiene, sode, decorate in tanti modi. Ma per ottenere un buon risultato bisogna procurarsi uova di qualità”. @ Ma dell’uovo parla anche Fiammetta Fadda, che su Panorama celebra il “re della tavola” con un percorso attraverso piatti, ricette e curiosità che lo vedono protagonista; James Bond a colazione le voleva alla coque (e di gallina Marans), cotte 3 minuti e 20 secondi, ma per la Cucina Italiana la cottura perfetta sta tra i 45 secondi e i 2 minuti. “L’uovo è un alimento simbolico e primordiale, ma anche trasformista. E capace di mettere d’accordo nutrizionisti e buongustai”; dalle uova delle galline di Paolo Parisi a quelle della tipica colazione all’inglese, dall’uovo usato per il “ramen” giapponese al tuorlo shackerato con brandy, porto e angostura per il drink miracoloso anti sbornia. @ I funghi commestibili costituiscono l’ingrediente base di molti piatti della cucina italiana. Ma perché alcuni di loro sono commestibili ed altri possono uccidere? Le varie specie di funghi contengono tipi di tossine diversi tra di loro. Alcuni (del genere amanita) presentano sostanze citotossiche che mandano in necrosi le cellule del fegato e dei reni provocando la morte, altri invece presentano le fallotossine, che causano vomito, diarrea e crampi pur non essendo letali, e altri ancora contengono sostanze che alterano la trasmissione degli impulsi nervosi determinando allucinazioni. (QN) @ Si chiama Rinascimenti Sociali e a Torino ospita 16 aziende appena nate che vogliono valorizzare il patrimonio culturale facendo bene all’ambiente e rendendo più sano lo stile di vita degli italiani. In pratica, ogni sei mesi Rinascimenti Sociali chiede a inventori di tutta Italia di proporre idee innovative, poi premia le migliori e dà loro uno spazio fisico in cui sviluppare il business fino all’ingresso sul mercato. Tra le StartUp interessate: GoBimbo, l’app che propone ai genitori attività da fare con i propri figli; Henable, che punta a favorire il reinserimento lavorativo dei disabili grazie alle tecnologie digitali; Hucare, che aiuta i malati a seguire la terapia medica prescritta e fa condividere un armadietto virtuale dei farmaci con il proprio medico curante e Miotrip, la piattaforma web e mobile che aiuta i turisti a organizzare da soli il proprio viaggio grazie ai suggerimenti di chi vive sul posto. (La Repubblica) @ Ma a Torino avranno di che sorridere anche gli amanti della canapa. La catena di negozi take away Amsrerdam Chips da domani aggiungerà alle 14 salse già in commercio un nuovo intingolo al sapore di…cannabis. “Abbiamo voluto osare - ha spiegato il titolare del negozio Francesco Ferrara - Crediamo che la salsa piacerà molto al nostro pubblico più affezionato”. (La Stampa) @ E in tema di condimenti, è in arrivo un altro attacco dell’UE all’extravergine italiano. La notizia è di Coldiretti, che ieri ha annunciato che Bruxelles vorrebbe togliere la data di scadenza dall’olio d’oliva aprendo a pericolosci scenari: così infatti sarebbe più facile mettere in commercio l’olio vecchio , magari rinfrescato con quello tunisino, mettendo in serie difficoltà i piccoli produttori a favore delle grandi multinazionali. Ma in questa situazione di crisi c’è chi non perde occasione per valorizzare il vero extravergine. E’ il caso di Cosimo Damiano Guarini, l’ agronomo pugliese che ha scritto “Lovolio”, un’ode all’olio d’oliva e un invito al ripristino delle tradizioni contadine, e promotore del progetto Lovolio Puglia, che attraverso il sito www.lovolio.it mette anche  disposizione  consulenze per valorizzare l’olio d’oliva. (Libero) 

Basilico dop made in Genova e la giornata europea del gelato artigianale

Il basilico bio lavorato sanificando il terreno con il vapore e coltivandolo sospesi su assi di legno. Su Panorama l’intervista a Sergio Casotti che nelle sue serre sopra Genova coltiva il basilico dop bio. @ Luigi Barile di Silvano d’Orba, uno dei grappai più apprezzati da Veronelli, apre la sua distilleria agli studenti di Pollenzo. Ottanta ragazzi avranno così la possibilità di vedere all’opera il maestro distillatore. (La Stampa) @ Storico passaggio di mano nel mondo della gelateria alessandrina: la gelateria Cercenà di piazzetta della Lega è stata venduta a un’altra gelateria locale, Naturalia. Che però specifica: vogliamo mantenere tutto come prima e per questo andremo a scuola dei vecchi proprietari. (La Stampa) @ E la notizia arriva in una data particolare: oggi 24 marzo è infatti la giornata europea del gelato artigianale. @ Il comune di Milano rende fisso lo street food in centro. La municipalità di Milano infatti ha messo a bando 50 autorizzazioni per lo street food in zona 1, a patto che sia operato su mezzi ecologici. @ E un’altra attività milanese, la Langosteria, apre il suo bistrot in centro nell’area dell’ex cinema Excelsior. E’ il terzo locale targato Langosteria che si è trasformata in un vero e proprio gruppo da 130 dipendenti. @ Troppo allarmismo sulla carne: mangiarla non fa male”. E’ l’opinione di Giorgio Calabrese, che su La Stampa risponde a una lettrice e a proposito della nocività della carne scrive: “Se introdotta in modo equilibrato non solo non fa male, ma apporta elementi nutritivi salutisti” e invita a prestare attenzione alle tecniche di cottura. (La Stampa) 

Rubriche

"Il Gutturnio è il vino della Pasqua". Lo scrive Paolo Massobrio, che nella sua rubrica su La Stampa celebra il Gutturnio Superiore “Gutturnium dell’Uccellaia” prodotto a Vigolzone (Piacenza) da Chicca Baroni Nicoletti e da suo marito. @ Sulla stessa pagina Doctor Chef Federico Francesco Ferrero parla di grammatica culinaria e scrive: “Il lessico gastronomico italiano è orfano di due aggettivi, di cui uno serve a descrivere il salato e l’altro l’acido. Per il primo abbiamo importato la parola ‘umami’, il sapore del glutammato di sodio che imperversa in alcune preparazioni orientali. Per descrivere il gusto del fermentato - ’sour’ in inglese - latitano ancora la consapevolezza nelle nostre papille e la parola nel nostro vocabolario”. @ Poi l’intervista di Rocco Moliterni a Davide Scabin, chef del CombalZero di Rivoli (TO) che sul palco della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo la scorsa settimana ha detto: “Il cibo può aiutare a lottare contro la malattia. Food for fight”. @ Poi Edoardo Raspelli, che recensisce i piatti del ristorante Meridiana di Olbia con voto finale: 14/20. @ Infine Bruno Vespa su Panorama scrive del Serre (Susmaniello del 2012), il vino di Angelo Maci - anima di cantina Due Palme, che in bocca è “Morbido, elegante e di classe. 

Fuori dalla Tavola

Rinasce l’albergo a ore che lungi dall’essere semplicemente un punto di ritrovo per incontri clandestini è sempre più un centro servizi, adatto sia per riunioni di lavoro sia per il relax nelle spa: una rinascita possibile anche grazie all’intervento delle start up che, tramite web, permettono di prenotare una camera senza bisogno di pernottare e intercettano l’ampio pubblico dei viaggiatori diurni. (Repubblica)

L'assaggio

Al Cannavacciuolo Cafè & Bistrot ( p.zza Martiri della Libertà, 1 - tel. 0321612109) di Novara. Il secondo vero locale di chef Cannavacciuolo dopo Villa Crespi di Orta San Giulio. Ambientato nella splendida cornice del Teatro Coccia, propone un menu diviso in titoli d’arte (Opera, Balletto etc.) con piatti tra cui si fanno largo la testina di vitello, crema di burrata scarola alla partenopea, la grandiosa pasta mischiata con patate cozze e provola affumicata, il baccalà con castagne e cipollotti e, tra i dessert, la pastiera liquida o il timbro di Tonino. La sosta di Paolo Massobrio su ilGolosario.it

Il Vino

Il Maremma Toscana Sassabruna della Tenuta Rocca di Montemassi (tel. 0564579700) di Roccastrada (GR). Da uve Sangiovese con piccole percentuali di Merlot e Syrah, ha colore rubino brillante, naso di grande complessità con note di frutti di bosco ed elegante speziatura, tra cui spiccano il pepe ed i chiodi di garofano, sentori di cuoio, sorso caldo e morbido, di piacevole sapidità e lunga persistenza.