La notizia

Un terzo della spesa alimentare delle famiglie italiane va al ristorante. Secondo l’ultimo rapporto Coldiretti - Censis sono 24,5 milioni gli italiani che mangiano fuori casa regolarmente. Interessanti i dati sulle nuove forme di ristorazione: 3,3 milioni mangiano regolarmente negli home restaurant, 3,1 milioni praticano regolarmente il social eating, 4,1 milioni ordinano pranzo e cena su web e 11 milioni al telefono. (Corriere della Sera) @ In tema delivery, cresce il mercato delle consegne a domicilio di vino che valgono un terzo del totale. Sul Corriere della Sera di domenica l’esempio di Winelivery, start up milanese con 7.500 utenti e una crescita a doppia cifra (+18%) degli ordini mensili. @ Italiani più longevi ma con meno figli. A dirlo l’ultima fotografia dell’Istat che ha messo gli italiani a confronto con gli altri paesi Ue. E proprio in tema di longevità il Corriere della Sera di domenica spiega che la prospettiva dei 120 anni (e in buona forma) non è poi così un miraggio. Mette però in guardia dalla fragilità, ovvero un equilibrio precario in cui la funzionalità è compromessa, senza però l’intervento di specifiche patologie. Ad aumentare il rischio di fragilità il basso reddito, la depressione e la bassa partecipazione sociale. Importante anche la dieta: diminuire il sale e i cibi ad alto indice glicemico, sì all’olio di oliva per condire e ai legumi come fonte di proteine.

Il tesoro della pasta, ad Alba carenza di tartufo

Il settore della pasta è un vero e proprio tesoro per l’agroalimentare italiano: vale infatti 5 miliardi di euro. Trainante l’export: su 3,3 milioni di tonnellate prodotte, 1,9 finiscono all’estero. La leadership del mercato è di Barilla seguita da De Cecco. Ogni consumatore ne mangia in media 25 chili l’anno. (QN) @ In arrivo l’etichetta di origine anche per il pomodoro: i ministri Martina e Calenda hanno firmato il decreto per introdurre (in via sperimentale per due anni) l’obbligo di indicare l’origine della materia prima per conserve, concentrati, salse e composti che contengano almeno il 50% di pomodoro. (La Stampa di domenica) @ A Ormea recuperate le mele di Napoleone: si tratta di un’antica varietà che era consumata dalle truppe francesi stanziati in quota che le raccoglievano nei boschi. "Piccole e brutte - racconta Neva Vagnetti, la signora che si è occupata del recupero - sono però dolcissime". @ Ad Alba va in scena la Fiera del Tartufo con tanti eventi e una gran folla. Manca però il protagonista, il tartufo. Per colpa della siccità scarseggiano le trifole e il loro prezzo vola oltre i 600 euro l’etto. (La Repubblica)

 

Frutti d'autunno, passione cioccolato

Melegrane, coreografiche regine dell’autunno. Su La Stampa di sabato Carlo Bogliotti dedica un approfondimento ai frutti del melograno, sempre più diffusi in Italia (soprattutto in Sicilia e Puglia) dove si sta sviluppando una produzione che ha messo fine ad anni di importazione. “Le nostrane - scrive - sono ancora più care delle estere. Ma decisamente più buone”. @ Tempi d’oro per il cioccolato. Molti riconoscimenti sono stati assegnati alle tavolette italiane in occasione degli International Chocolate Awards di Londra; da quelle di Modica alle produzioni degli artigiani di Torino. Se ne parla su Repubblica di sabato, ma una delegazione di cioccolatieri d’eccellenza sarà anche a Golosaria Milano, dall’ 11 al 13 novembre al Mi.Co di Fieramilanocity. Da scoprire a questo link. @ Frutti antichi in via di estinzione. Se a fine Ottocento in tutta Italia si contavano 8.000 varietà di frutta, ora le stesse sono ridotte a sole 2.000. Dalle carrube ai chinotti, dai corbezzoli alle more; i frutti d’antan sono sempre più introvabili e alla loro scomparsa spesso si accompagna anche quella di tradizionali modi di dire. Come “Andare in brodo di giuggiole” o l’espressione “Nespole!”. Morello Pecchioli su La Verità. @ Star in bilico tra tra dieta e stranezze. L’ultima in ordine temporale arriva dalla Silicon Valley, in California, dove moltissimi Vip hanno intrapreso una dieta che promette miracoli. Si chiama Bulletproof Coffee ed è un frullato di caffè con burro e olio di cocco che, utilizzato in alternativa alla colazione, costringe l’organismo a funzionare come se fosse a digiuno, bruciando i grassi accumulati. Ma i nutrizionisti insorgono: “Il calo veloce del peso mette a rischio i reni. E i carboidrati non vanno mai eliminati”. (La Verità di sabato)

Il Pensiero

Massimo Gramellini sul Corriere della Sera raccoglie l’appello del responsabile delle cucine del Policlinico di Bologna che lamenta di non riuscire a trovare un solo studente delle scuole alberghiere disposto a lavorare con lui. “Occhio ragazzi, perché per sfondare nella vita non serve fare meglio degli altri quello che vorrebbero fare tutti, ma fare meglio che si può quello che non ha ancora saputo fare nessuno”.

Animalia

Le cimici aliene minacciano il Nord Italia. Arrivate dall’Asia 5 anni fa, lo scorso anno sono state responsabili della distruzione del 40% del raccolto di kiwi e pere. Per gli esperti “Fermarle è difficilissimo. E con l’arrivo dell’inverno il rischio è che cerchino rifugio nelle case” (Repubblica di domenica) @ Dalle cimici al “maialino” esperto di Lambrusco. Su Libero di oggi è tutta da leggere la storia di Charlye, il suino di cinque anni (e seicento chili n.d.r) che a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, ogni sera si prepara il letto con la paglia e non va a dormire se prima non degusta vino rosso…e un cioccolatino.

L'assaggio

All’agriturismo Semele (via Parini, 74 C - tel. 3391270190) di Berbenno (SO). In un bel locale ricavato da un vecchio fienile trovano posto i sapori autentici della Valtellina, con una proposta gastronomica a Km 0 (o dei produttori certificati) che spazia da dagli affettati ai caprini conditi, dalle frittelle di patate e formaggio agli sciatt. Dai pizzocheri alle tagliatelle al ragù di cervo, alla tagliata di manzo. Su ilGolosario.it la sosta di Luca Ligabue.

Il Vino

L’assaggio di oggi è con uno dei Top Hundred che saranno premiati a Golosaria. Nel bicchiere il Montecucco Sangiovese La Querce 2011 di Tenuta Poggio Mandorlo (tel. 05641835179) di Seggiano (GR). Dal colore rosso rubino intenso con sfumature purpuree, al naso ha note floreali, profumi intensi di frutti rossi e prugna, sentori di vaniglia e spezie ben integrati nel bouquet. Al palato ha grande struttura, trama tannica fitta e setosa, sorso dalla piacevole nota minerale e bella sapidità, lunghissima persistenza. Su ilGolosario.it  l'approfondimento di Marco Gatti