La notizia

La crisi ha disegnato una nuova classe media: più attenta ai consumi e alla qualità dei prodotti alimentari, non disdegna low cost e fai da te a ha scelto come tratto distintivo la cultura. @ Continuano le discussioni sul futuro dei padiglioni di Expo. Oggi interviene Rampello sul “suo” Padiglione Zero: non si sposta e sarebbe un delitto distruggerlo. Anche Eataly è pronta a restare a patto però che ci sia un progetto. @ Sul dopo Expo c’è anche il progetto della Carlsberg (presente con il marchio Poretti) che permetterà di piantare tanti alberi nella zona di Induno Olona e in quella limitrofa, quante sono le emissioni di CO2 risparmiate dal nuovo sistema riciclabile di spillatura. @ Altro capitolo nero nell’Oltrepo pavese. Alla cantina di Broni sequestrati 170mila ettolitri e 700mila bottiglie, per false indicazioni Doc e Igt.

Il nuovo ceto medio e il dopo Expo

Il ceto medio non è scomparso, si è solo trasformato. Ora è più sobrio nei consumi e attento alla qualità, fa maggiori investimenti nella cultura. A dirlo un’inchiesta di tre sociologi che ha messo in evidenza anche come sia cambiato il valore della sobrietà: “C’è l’attribuzione alla sobrietà di un valore estetico, non ascetico. La cultura è l’elemento qualificante”. (Repubblica) @ Trasferire il padiglione Zero sarebbe una follia, distruggerlo un delitto”. Il direttore artistico Davide Rampello dalle pagine del Corriere della Sera interviene nel discorso sul dopo Expo e lancia un appello alla politica: “Si può inserire nel progetto per la destinazione delle aree”. “Se si vuole mantenere qualcosa bisogna capire subito come segmentare il sito” ha risposto Giuseppe Sala che spiega come, da contratto, deve essere tutto smantellato entro giugno 2016. Ma Rampello ricorda che è stato concepito per resistere anche 10 anni @ E anche a Eataly, a fronte di un progetto articolato, non dispiacerebbe rimanere nel sito espositivo. A dirlo è il presidente Francesco Farinetti su Repubblica, che puntella un altro elemento di attrattiva per il dopo Expo @ Guardia di Finanza e Corpo Forestale hanno scoperto una maxi truffa di falsi vini Doc e Igt alla Cantina di Broni Terre d’Oltrepò e sequestrato 170mila ettolitri di vino sfuso (pari a oltre 22milioni di bottiglie) e 700mila bottiglie. Secondo l’ordinanza “origine, provenienza e qualità erano diversi da quelli dichiarati e del tutto incompatibili con l’effettiva qualità e quantità di uva prodotta e conferita dai soci”. Questo, scrive Antonio Morra sul Corriere della Sera, è l’ultimo tassello di una crisi che affligge l’Oltrepò esemplificata dai boschi che stanno prendendo il posto delle vigne. “Bisogna ripartire dai contadini” è l’appello del cav. Maga Lino, il produttore di Broni di Barbacarlo. 

Un albero per la birra, il caffè francese di Lavazza, la rivoluzione del gelato

Un albero ogni tre fusti. Il nuovo progetto Carlsberg presentato a Expo prevede di piantare un nuovo albero in rapporto alle emissioni di CO2 risparmiate dall’utilizzo di fusti in lega riciclabile. Il contatore installato proprio all’Esposizione Universale ad oggi è arrivato a contare 367 alberi che saranno piantati nella zona di Induno Olona dove c'è la sede del birrificio. @ La birra è una bevanda divina, con un ruolo millenario nella cultura cristiana. Lo scrive oggi su Avvenire Suor Gloria Riva che ricorda anche il miracolo di Santa Brigida, affrescato anche da Lorenzo Lotto (nella foto), che moltiplicò il contenuto di un fusto. @ Lavazza pronta a parlare francese. L’azienda torinese leader nella torrefazione del caffè si prepara a conquistare il mercato transalpino e presenta un’offerta da 800milioni di euro per l’acquisto del marchio Carte Noir, che controllava il 20% del mercato. L’operazione rimane soggetta all’approvazione della Commissione Europea e dell’autorità antitrust francese. (La Stampa) @ Torino torna ad essere capitale del gelato. Dalla città in cui a fine Ottocento nacque la grande tradizione di creme e sorbetti alla frutta oggi, grazie a Grom e Marchetti, è ripartita la rivoluzione del gelato che si è spinta anche nel resto del Piemonte. Qualche esempio? L’Agrigelateria San Pè di Poirino, il Gelapajo di Caraglio o Gasprin di Moncalieri. (Repubblica) @ Combattere la fame nel mondo giocando. E’ l’ultima idea del padiglione della Spagna, che ha invitato i suoi visitatori a cimentarsi in un gioco dell’oca dedicato alla cooperazione alimentare. Da ieri e fino ai primi di agosto, chi lo vorrà potrà lanciare dadi giganti per avanzare su un grande tabellone gommoso e conoscere tutte le azioni che la Spagna sta intraprendendo contro la fame nel mondo. E chi risponderà correttamente alle domande del quiz diventerà donatore di una pagnotta. (Libero) @ Sale da pranzo, cucine e osterie, ma anche momenti di convivialità e tavole imbandite nelle forme e nei modi dei secoli passati. Questo il contenuto della mostra curata da Alberto Alberghini “A tavola con Bacco. Le gioie del palato nell’arte dei maestri incisori dal XV al XIX secolo”, in programma fino al 31 luglio a Sesto San Giovanni, nella cornice di Villa Visconti d’Aragona. (Corriere della Sera Milano)

Rubriche

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio racconta la sua ultima scoperta in fatto di vino. La storia è quella di Chiara Ciavolich, che in provincia di Pescara produce un Pecorino che profuma di rosmarino. @ Sulla stessa pagina Doctor Chef Federico Francesco Ferrero parla dell’albicocca, uno dei frutti simbolo dell’estate che, se disidratata, è anche l’ideale per chi corre. @ Poi l’intervista di Rocco Moliterni a Yoshihiro Murata, chef del ristorante Kikunoi a Gion, vicino a Kyoto. @ Intanto Edoardo Raspelli recensisce i piatti del ristorante La Fermata di Spinetta Marengo, con voto finale: 15/20. @ Infine Bruno Vespa, che su Panorama scrive dei migliori vini prodotti dalla Cantina di Bolzano. @ Su Panorama anche il servizio di Lucia Scajola con l’intervista allo chef inglese Gordon Ramsay, che con i suoi 27 ristoranti (per un totale di 14 stelle) svela il suo amore per il collo dell’agnello e il tartufo d’Alba.

Auguri!

Al nostro Marco Gatti che oggi compie 53 anni.

L'assaggio

E’ per un prodotto ideale d’inverno come d’estate: la polenta bianca. Su IlGolosario.it Alistra Silva traccia il profilo del Molino Riva (via Provinciale, 69 – tel. 031853378) di Garbagnate Monastero (Lc) e della sua farina di mais bramata bianca.

Il Vino

E’ il Greco di Tufo della cantina Villa Raiano (tel. 0825 595550) di San Michele di Serino (Av). Di colore giallo dorato, brillante, al naso ha profumi floreali, sentori di frutta, e una caratteristica nota minerale mentre al palato è secco, armonico e piacevolmente sapido e di buona persistenza. Si abbina a piatti di pesce. Una bottiglia costa sui 15 euro.