La Notizia

Non tragga in inganno il titolo della prima pagina del Corriere della Sera di oggi: “Ristoranti, posti dimezzati”. Questo già lo si sapeva, ma non che i ristoranti invece apriranno solo dal 18 maggio (ma Repubblica parla di giugno. Poche idee ben confuse insomma. Ndr). Tant’è che il 28 aprile i ristoratori consegneranno simbolicamente le chiavi dei locali ai propri sindaci. E’ un’iniziativa del Mio (Movimento Imprese Ospitalità). @ Intanto, all’appello che abbiamo lanciato ieri hanno risposto in tanti, chiedendo la riapertura dal 4 maggio. Anche perché, come sottolinea Carlo Cambi sulla Verità, il 16 maggio sarebbe troppo tardi. La Fipe infatti, stima che se anche il via libera per la riapertura di bar e ristoranti dovesse arrivare in quella data, circa metà delle imprese non riaprirà, mandando in fumo 50 miliardi di fatturato diretto con un effetto domino di 120 miliardi. @ Ma intanto, volenti o nolenti, i box in plexiglass cominciano a far capolino nelle pizzerie che vogliono riaprire. C’è poi la richiesta di un via libera al takeaway, che accanto al delivery potrebbe favorire una ripresa del mondo della ristorazione.

Italia verso la riapertura

Dal 4 maggio comunque ci si potrà spostare, ma solo all’interno della propria regione. Resta il divieto assembramenti, mentre a metà mese potrebbero essere consentiti i viaggi nelle seconde case e a parenti. @ Ma se il puzzle della Fase 2 comincia a compiersi, resta l’incognita dell’imbuto del cassa integrazione, per cui è stata sbloccata solo una domanda ogni 20, mentre slitta il decreto aprile che dovrebbe fornire alle aziende la liquidità necessaria per ripartire. @ E i giornali di oggi concentrano tutti l’attenzione sul problema fame con l’Onu che lancia l’allarme di 250 milioni senza cibo, quasi come una carestia biblica. Aumentano le file davanti ai punti Caritas, perché anche l’Italia, come titola Repubblica di oggi, sta mettendo in conto 10 milioni a rischio povertà. @ Intanto il virus starebbe perdendo il suo vigore, scrive Qn, anche se ancora la discesa dei positivi rallenta. @ Via libera della Regione Lombardia anche alla riapertura dei mercati rionali. Ieri il Governatore Attilio Fontana ha parlato con i sindaci dei capoluoghi chiedendo di individuare un'area test per far ripartire le attività. Previsto il distanziamento di almeno 3 metri tra le bancarelle, l'uso di guanti, transenne e un "Covid Manager" che dovrà far rispettare le prescrizioni ai clienti. (Libero) @ E sempre in Lombardia, arrivano anche i primi risultati dei questionari compilati da 2,2 milioni di cittadini. Il 23% dichiara di avere almeno un sintomo del virus, mentre il 6% soffre di due dei disturbi riscontrati nei positivi al morbo: i più frequenti sono la dissenteria, l'alterazione del gusto e la congiuntivite. (Libero) @ Sul fronte sanitario, sono poi partite all'ospedale di Mantova le sperimentazioni sui medici che hanno contratto il virus e sono stati curati con il plasma "iperimmune" dei pazienti Covid guariti e risultati negativi al doppio test di controllo. "In poche ore abbiamo iniziato a stare meglio" fanno sapere al Fatto Quotidiano.

 

Aspiranti agricoltori, vini-rifugio e la socialità al tempo della Fase 2

Attori, operai e pensionati. Sono alcune delle figure che hanno inviato la propria candidatura per salvare la raccolta di mirtilli, kiwi e pere nel Torinese. 250 referenze che da mercoledì scorso, appaiono sul sito di Coldiretti, a disposizione dei coltivatori che ne hanno bisogno. "Abbiamo ricevuto molte candidature di persone distanti dal mondo agricolo" spiega sul Corriere il direttore di Coldiretti Torino, Michele Mellano. Tuttavia, la stagione della raccolta degli ortaggi e della frutta, quella più bisognosa di forza lavoro, inizierà verso giugno. Troppo tardi per chi, essendo rimasto senza stipendio, cerca con urgenza il modo di sbarcare il lunario. @ "Amarone e Barolo. I vini-rifugio che sfidano la crisi". Su La Stampa di oggi è da leggere l'intervista a Sara Repetto, promotrice di vini avvezza alle trasferte che ora dalla sua casa di Gavi vende bottiglie anche nel Wuhan. E dice: "Dietro ai vitigni autoctoni ci sono storie umane che affascinano (...) Il vino è sinonimo di rapporti umani, spero di tornare a brindare con i clienti come prima". @ E di vino parla anche Paolo Massobrio, che su TuttiGusti de La Stampa.it racconta i vini prodotti a Morro d'Alba dalla famiglia Marotti Campi. @ Come cambia la socialità nella Fase 2? In vista della riapertura del 4 maggio, QN spiega quali saranno le relazioni consentite e in quali modalità: saranno possibili le visite ai famigliari con l'obbligo di guanti e mascherine; tornerà lecito recarsi a casa di amici per cena, ma è fortemente sconsigliato organizzare party con molti invitati; tra i giovani saranno consentite uscite al massimo in due e gli spostamenti tra Comuni saranno consentiti solo in base al livello dei contagi. @ A rischio centinaia di forme invendute di Strachitunt. In Val Taleggio vengono bloccate le produzioni del formaggio orobico e i casari cercano soluzioni per contenere le perdite economiche, con il rischio di dover buttare 300 forme delle 900 conservate nei magazzini di stagionatura. "La situazione è davvero critica - spiega il presidente del Consorzio di Tutela Alvaro Ravasio - Siamo aperti a donarlo anche a chi ne ha bisogno, ma meno forme vendiamo,  meno probabilità abbiamo di poter continuare a pagare il latte che stiamo ritirando dagli allevatori al prezzo convenuto". Quindi la richiesta di un sostegno reale da parte del Governo.

 

Il Pensiero

Cosa ci fa alzare al mattino? E’ la domanda che si pone Mariolina Ceriotti Migliarese stamane su Avvenire. “Questa normalità, che pure ci manca, nello stesso tempo ora inquieta: contiene infatti un frastuono che per abitudine avevamo smesso di sentire, un affanno in cui tutti ci lamentavamo ritenendolo però inevitabile. E dentro quella normalità non avevamo bisogno di domandarci cosa ci fa alzare la mattina, ma forse si trattava solo di una domanda rinviata, sepolta dalla fretta e dal rumore".

Ho capito bene?

"Lei ci deve tre centesimi di arretrato". E' la storia assurda capitata a un imprenditore di Varese, che ha ricevuto dall'Inps una lettera in cui si chiedeva l'arrotondamento di un versamento da 12 euro risalente al 2014. (Che dire...nonostante il sito in tilt e le pratiche che procedono a rilento, il tempo per battere cassa lo si trova sempre. Ndr)

 

L'assaggio

L'assaggio di oggi è l'insalata di spaghetti cacio e pepe al profumo di limone preparata per noi da Davide Oldani. Un primo piatto fresco e aromatico tutto da scoprire su ilGolosario.it.

 

Il Vino

Il Monferrato Bianco "Sperilium" 2017 di De Alessi - Tenuta San Sebastiano (tel. 0131 741353) di Lu (AL). Questo vino ha un colore giallo paglierino brillante. Al naso l'intensità è piena, con note verdi che diventano franche e persistenti. Ha un che' di citrino e di balsamico avvolgente e la sua polpa che percepisci è quella di mango. In bocca ha un ingresso morbido che poi svela la sua freschezza e giù i fondo la sua sapidità esemplare. Che vino! L'evoluzione delle note fruttate fa sentire ciliegie fresche, forse amarene in un cuore centrale che sta fra la freschezza e la sapidità.