La notizia

Cresce la voglia di Moscato d'Asti in Italia e nel mondo che ora raggiunge l'Asti spumante. Negli ultimi giorni della vendemmia, sulle colline astigiane arrivano buone notizie dai mercati per la Denominazione: nei primi mesi del 2021, le bottiglie di Asti spumante e di Moscato d’Asti prodotte hanno superato i 63 milioni e l’anno potrebbe chiudersi a 100 milioni di bottiglie. Un dato che non si registrava dal 2012. (La Stampa) @ Intanto, è scattata anche la cerca del tartufo. Il via libera a tutti i trifulau è stato dato a Moncalvo, ma si teme per la siccità. L’estate molto calda e siccitosa ha infatti inciso sulle produzioni del prezioso fungo ipogeo e la sua più grande fiera, per sperare in una raccolta migliore, ha slittato l’apertura di una settimana: si terrà dal 9 ottobre al 15 dicembre ad Alba. Intanto, mentre si attende la nuova legge, sul mercato si prevedono prezzi altissimi: 100 euro all’etto (nel 2020 erano 70). (Corriere della Sera e La Stampa) @ Primo giorno d’autunno e La Stampa di Cuneo dedica una pagina alla storia dell’equinozio, ma anche alle previsioni climatiche che dopo tre mesi all’asciutto annunciano altri giorni quasi come d’estate, con massime che fino a sabato toccheranno ancora i 25 gradi. @ Il lockdown fa crescere  l’Aceto Balsamico di Modena Igp. Nei primi otto mesi dell’anno la produzione è salita di un ulteriore 15% rispetto al 2020. L’export rappresenta il 92% della produzione e raggiunge 120 Paesi. (Avvenire) @ Buone notizie dal mondo della birra, che si è rivelata un traino importante per la ripartenza post pandemica del canale Horeca. Per il 61% degli operatori è stata il motore dei consumi, più del caffè (43%) e del vino (38%). A rivelarlo una ricerca dell’Istituto Piepoli ripresa stamane su Italia Oggi, dove pure si parla del successo della birra sugli scaffali di supermercati, ipermercati e discount: nell’ultimo anno le vendite sono salite dell’ 8,3% a volume e del 10,6% a valore e a fare la parte del leone sono state le bionde chiare, che nella Gdo hanno occupato il 90% delle vendite a volume e l’87% a valore. (Italia Oggi) @ Rendere la sostenibilità una consuetudine nel settore del vino. E’ l’obiettivo della Sustainable Wine Roundtable, associazione nata da 46 attori del mondo vitivinicolo che, accanto ad Equalitas, svilupperà uno standard di riferimento globale che chiarirà la posizione della comunità vinicola relativamente alla definizione di sostenibilità e su come possa essere misurata e implementata. (Italia Oggi) @ Non se la passa bene invece l’olio d’oliva italiano. A fronte di un raccolto mondiale risicato, nel 2021 in Italia sono state prodotte 300 mila tonnellate, senza rimbalzi rispetto all’anno precedente. A salvare l’orgoglio olivicolo nazionale sarà il Sud, mentre il Nord soffrirà un sensibile calo produttivo: -30% in Liguria e - 70-80% nel Garda, in Trentino e in Piemonte. (Italia Oggi) @ Crisi anche nel mondo del latte, dove i produttori rischiano il collasso da un lato per l’aumento delle materie prime, dall’altro per le remunerazioni troppo basse, sotto i 40 centesimi, pagate dalle industrie lattiero casearie. A lanciare l’allarme il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. (Libero) @ La pasticceria vale come un brand di lusso. E’ il caso della Martesana, storico laboratorio milanese di Vincenzo Santoro che ha ceduto il 60% a Mega Holding e Eagle Capital Ventures. L’approfondimento di Paolo Galliani su QN. @ Fa poi riflettere l’intervista a Stefano Mancuso, uno dei maggiori studiosi del mondo vegetale che sul Corriere della Sera racconta: “Gli estremisti vegani mi attaccano perché parlo di sensibilità delle piante”. @ In tema green è invece da conoscere l’iniziativa “Abbraccia un albero, dai vita a un bosco”, progetto di Unicoop Firenze che prevede la piantumazione di tremila nuovi alberi su sei ettari di terreno in passato destinato a porcilaia. Si tratta del primo bosco sostenibile d’Italia e sorgerà a Montopoli, nel Pisano. “Il vero problema - racconta il neurobiologo Stefano Mancuso - è ridurre il tasso di crescita dell’anidride carbonica e l’unico modo per farlo è quello di piantare alberi”. (Avvenire) @ Sulla stessa pagina trova spazio anche l’Appello di gusto di Paolo Massobrio, che muove dalla storia di Virginia Tozzi della Tozzi Green di Ravenna per invitare a riflettere sui temi dell’energia e del biologico. Per Massobrio ora è tempo di affrontare questi temi e trovare risposte, anche perché sono sempre di più i giovani “con il green nel Dna” che si dimostrano pronti ad accogliere questa sfida.  L'articolo a questo link

L'assaggio

Al Ristorante Ambasciata - Fratelli Tamani (via dell’Accoglienza, 4 • tel. 044278532) di Villa Bartolomea (VR). All’interno dell’hotel & residence Villa Bartolomea, la nuova avventura dei fratelli Tamani con un menu che “canta la tradizione” portando in tavola piatti quali uova di gallina padovana, vellutata di zucchine e parmigiano di Quistello; tortelli di coda di bue; tagliatelle al ragout di germano reale; faraona del Vicariato di Quistello con uva, arancia, mostarda mantovana e melograno o fegato alla veneziana secondo Romano. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il vino

Il Barolo Bussia 2017 di Amalia Cascina in Langa di Monforte d’Alba (CN). Un vino che al naso è sontuoso, con i suoi profumi che ricordano il chinotto e la grafite, e in bocca scivola su un tannino che pare disegnato tanto è perfetto. L’avevamo notata a Nebbiolo Prima ed ora l’attenzione è ai massimi livelli, ancorchè il Bussia ha ottenuto i nostri 5 asterischi. Questo e altri vini della cantina sono raccontati da Paolo Massobrio e Fabio Molinari a questo link.