La Notizia

Snob, ricconi, modaioli e luogocomunisti. E’ il variegato mondo dei “winelovers” secondo Andrea Cuomo, che sul Giornale riporta un’antropologia semiseria degli appassionati di vino con cui condividiamo cene e degustazioni. @ Il vino in crisi? Allora spazio alla bicicletta. A Montepulciano si punta sull’enoturismo attraverso bici iper tecnologiche. Si tratta del progetto Nobile Biking che prevede il noleggio di bici che grazie al collegamento con lo smartphone guidano alla visita alle cantine e invitano a scattare immagini nei punti più panoramici o significativi. (Venerdì di Repubblica) @ Ivrea punta a limitare lo spreco delle arance che dopo il carnevale saranno trasformate in fertilizzanti biologici. Durante i giorni del Carnevale infatti sono 600 le tonnellate di arance impiegate. (Corriere della Sera) @ Il moscato diventa più accessibile grazie all’etichetta in braille: l’idea dell’azienda Ca’ del Principe che ha accolto l’invito dell’Unione italiana ciechi di aiutare i non vedenti a gustare meglio il vino. @ Vegetarianesimo e religioni: arriva un libro, La scelta vegetariana di Paolo Scarpi e Chiara Ghidini, che mette in relazioni l’origine di questa particolare dieta con motivazioni di carattere compassionevole nei confronti degli animali. Però si ribadisce il dubbio sul Buddha che nell’ultima cena potrebbe aver assaggiato carne di maiale. (Il Venerdì di Repubblica)

Spaghetti teutonici e i 100 anni del signor Negroni

I tedeschi amano gli spaghetti. La cucina italiana è la prediletta dai vicini teutonici, che reduci da decenni di autarchia gastronomica con osterie dominate da piatti nazionali, provano il piacere di andare al ristorante per gustare (anche) cucine da oltreconfine. E così, accantonati würstel, bouletten e zuppe di patate, sempre più spesso scoprono gli spaghetti - che dicono essere “alla bolognese” - per la cui preparazione si prendono però ancora delle licenze. L’affondo di Roberto Giardina su Italia Oggi. @ Nell’anno in cui il Negroni compie 100 anni, anche QN dedica un approfondimento con la storia e alcuni aneddoti curiosi legati all’aperitivo italiano più famoso e bevuto al mondo, inventato a Firenze nel 1919 su richiesta del conte Camillo Negroni. Amato da personaggi celebri come Orson Welles, va però preparato con un pizzico di creatività e il trucco non è “mescolare e basta” i suoi ingredienti, ma “alzare il ghiaccio dentro un highball, il bicchiere a forma cilindrica". @ Dal Negroni al, sempre meno british ma sempre più amato anche in Italia, tanto che nelle grandi città si moltiplicano le sale dedicate alla bevanda “regina del mondo”; dal Camellia di Torino al Babington’s Tea Room nella Capitale. (Il Venerdì di Repubblica) @ E a proposito di locali, è tutta da leggere, sul Corriere della Sera, la storia dell’Enoteca Naturale che a Milano, negli spazi di Emergency al Ticinese, promuove progetti di inclusione sociale. Un trend particolarmente sentito nel capoluogo lombardo, dove sono molte le realtà che uniscono la piacevolezza del vino ai progetti di solidarietà. Tra questi Rob de Matt - che abbiamo premiato all’anteprima di Golosaria Milano - Bistrolinda e Jodok.

Rubriche e appuntamenti

Nella rubrica Il Viaggiatore Goloso su Il Giornale Roberto Perrone va sul lago di Como dove si festeggia Alessandro Volta. @ Sul Corriere della Sera Luciano Ferraro si occupa invece del Vermentino maremmano. APPUNTAMENTI: giornata torinese per Paolo Massobrio, che dopo l’intervento di stamane al Festival del Giornalismo Alimentare, questo pomeriggio alle 17 sarà a Palazzo Cisterna per presentare il libro di Salvatore Vullo dal titolo “Il Piemonte Agricolo, tra memoria e futuro”, mentre domani sarà ospite al Festival della Fede di Garbagnate Milanese per discutere di fede e spreco alimentare (tutte le info su www.festivaldellafede.it)

L'assaggio

Alla Taverna Del Pian delle Mura (via delle Casine, 12 • tel. 0577 874009) di Vivo d’Orcia (SI). Una sosta di sicura soddisfazione dove Luisa Battistini propone una cucina incentrata sull’andamento delle stagioni, con prodotti possibilmente bio e a KM0. Non potete perdervi la pappa al pomodoro (una delle migliori mai assaggiate), ma meritano l’assaggio anche la parmigiana di zucca gialla, i pici all’aglione, i fagioli bastardoni dell’Antea e il coniglio leporino viterbese alle erbe aromatiche. Su ilGolosario.it l’approfondimento di Paolo Massobrio.

Il Vino

Il Lacryma Christi del Vesuvio Rosso Cratere di Tenuta Le Lune (tel. 081 8282420) di Terzigno (NA). Un rosso che ha la forza del vulcano, per come si propone con decisione con la sua intensità aromatica. Rosso rubino profondo, ha naso intenso con note di frutta rossa, e in particolare di ciliegia , sentori di erbe aromatiche, tabacco, caratteristica speziatura, sorso caldo, con sapidità che svela la sua origine vulcanica, e che rende invitante la beva, equilibrio e lunga persistenza .