La notizia

Il vino anonimo piace alla burocrazia europea. A far discutere è l’ultima “beffa” (così la definiscono i produttori) in arrivo dal legislatore europeo, che per tutelare le denominazioni che portano il nome di una regione, a partire dal mese di gennaio, impedirà di fatto ai vignaioli di indicare che la zona di produzione delle bottiglie fa riferimento a una regione. Un esempio: non si potrà scrivere Barolo e Piemonte, ma il consumatore del mondo dovrà indivinare dove si trova Barolo o Valguarnera Caropepe. Sull’argomento interviene sulla prima pagina di Repubblica anche Carlo Petrini:  “un’ interpretazione ottusa delle norme fa sì che un produttore di una qualsiasi delle Doc più celebrate non possa dire al mondo dove si trova la sua azienda”. Intanto, la Federazione italiana vignaioli indipendenti presieduta da Matilde Poggi ha deciso di dire “no” e dal primo gennaio, sui siti degli associati, compariranno le regioni in cui si trovano le cantine. Anche nel caso in cui queste coincidano con denominazioni controllate. @ Da una protesta a un’alleanza. Quella tra due vini storici come il Barolo e il Brunello che, deposte le armi della concorrenza, hanno dato avvio a una serie di strategie comuni per conquistare nuovi spicchi di mercato. Primo segnale di questo armistizio, le due degustazioni concomitanti che oggi e domani vedranno protagonisti 70 produttori piemontesi e toscani equamente suddivisi tra il Borsen Palace di Copenhagen e il castello di Barolo, dove 400 operatori professionali e 2000 wine-lovers avranno modo di  scoprire affinità e differenze tra i due colossi made in Italy. E non è un caso che tra i Paesi importatori di vino italiano sia stata scelta la Danimarca: proprio qui, e in generale nel Nord Europa, con una quota di mercato pari al 20%, il vino italiano risulta il più venduto, avendo superato da qualche anno anche quello francese, rimasto fermo al 15%. (La Stampa) 

L'appello di Papa Bergoglio contro la fame nel mondo e il dietro front del ministro Martina

“Il mercato non speculi sul cibo”. E’ iniziato con queste parole l’appello lanciato da Papa Francesco  in occasione dell’ultima Conferenza della Fao contro la fame nel mondo. L’allarme del Pontefice, secondo cui “Madre Terra non è Dio e, se trascurata, non ci perdonerà”, ha riguardato principalmente uno sfruttamento sostenibile del Pianeta e si è rivolto a quella società globale in cui “c’è cibo per tutti, ma non tutti possono mangiare”. Nel suo discorso, Papa Francesco ha puntato anche l’indice contro il mercato, la cui brama di guadagno ostacolerebbe la lotta contro la fame riducendo il cibo a una merce qualunque, soggetta anche a speculazione finanziaria. (La Stampa) @ In questo scenario si colloca anche il parziale dietro front del Governo sulla questione dell’emergenza alimentare. Dopo l’annuncio della sospensione a livello nazionale dei fondi per il cibo, il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha infatti confermato l’attenzione di Roma all’emergenza alimentare, assicurando, in un'intervista su Avvenire, che ieri aveva sollevato il caso, che ”Già lunedì è in programma un tavolo con gli enti caritativi. Per i poveri altri 5milioni di euro saranno erogati direttamente dalle casse dell’Agricoltura”. @ Intanto, sul tema del cibo interviene Paolo Massobrio, che sempre su Avvenire di oggi mette in evidenza un paradosso tutto italiano: mentre l’ultimo anno ha visto esplodere nelle librerie il numero dei volumi dedicati alla cucina, nel nostro Paese rimane altissimo il numero di persone - in tutto 6 milioni -  che hanno accesso insufficiente al cibo. “Il vero gusto - sottolinea Massobrio - è quello dei volontari". E invita tutti al gesto della Colletta Alimentare in programma il prossimo 29 novembre.

Protocollo sul cibo e Mc Donald con carni scelte

Non solo lotta alla fame nel mondo, ma anche protocollo sul cibo. Si parte da Parma, nella mensa della sede Barilla, dove il premier Matteo Renzi ha firmato il protocollo di Milano lanciato da Barilla Center for Food and Nutrition. Come afferma anche il presidente dell’azienda, Guido Barilla: “Con questo protocollo ci poniamo tre obiettivi: lottare contro la fame e l’obesità e varare una serie di riforme agrarie e combattere la speculazione sui prezzi delle materie prime; ridurre gli sprechi del 50% entro il 2020. (Corriere) @ Kfc sbarca in Italia. La catena statunitense di fast food ha previsto 100 aperture in tutta la Penisola, con un investimento totale di 15 milioni di euro. Ieri l’inaugurazione del primo locale a RomaEst, il 27 novembre prossimo anche alla Gallery del Lingotto @ Intanto Mc Donald’s punta sulla carne italiana, con un’offerta che dal 27 novembre vedrà protagonisti in 500 suoi ristoranti due nuovi panini: il Mc Italy Chianina e il Mc Italy Marchigiana. La presentazione ieri a Roma  con un ospite d’eccezione, Diego Abatantuono, che ha tenuto una vera lezione di Chianina e Marchigiana. (Italia Oggi) @ Dopo New York, Eataly punta alle vette del Monte Bianco. A dirlo il patron Oscar Farinetti, annunciando l’apertura di un punto vendita all’interno di una delle tre stazioni delle nuove funivie del Monte Bianco, a 2173 metri d’altezza. L’inaugurazione è in programma nella primavera del 2015. (La Stampa) @ Pronta al suo battesimo la “Banca della Terra”, l’inventario dei terreni incolti disponibili, pubblici e privati, che sarà consultabile sul web e destinato ad incentivare i giovani al loro affidamento.Il provvedimento è stato votato all’unanimità dal Consiglio regionale lombardo e ora verrà chiesto ai Comuni e ai privati di segnalare gli appezzamenti. (QN)  @ Ai nastri di partenza anche il nuovo reality dedicato ai pasticceri. A condurre “Il più grande pasticcere”, in onda in prima serata su raidue dal prossimo martedì, sarà Caterina Balivo, che dovrà gestire 10 pasticceri già professionisti che affronteranno il giudizio di grandi maestri come Luigi Biasetto, Roberto Rinaldini e Leonardo di Carlo. (QN)

Ho capito bene?

Coldiretti agenzia matrimoniale. Non un incipit ironico ma pura realtà, perché proprio Il coltivatore cuneese, mensile della Coldiretti diffuso nelle campagne della provincia di Cuneo, accoglie la rubrica Matrimoniali, contenitore di annunci che a prima vista si direbbero degli anni 50, ma che in realtà testimoniano come il tempo dell’amore si sia fermato in queste campagne. Riscuotendo grande successo soprattutto tra le donne (Repubblica)

La Spa che sa di caviale e i nuovi turisti

In arrivo la Spa che sa di caviale. Succede in Kazahkhstan, dove il cavallo di battaglia del resort Kenderli, prossimo all’apertura, sarà una spa al caviale nero. La struttura, che sarà inaugurata tra un paio di anni, accoglierà i magnati di tutto il mondo con 22 alberghi, diversi centri commerciali e tre campi da golf, per un valore complessivo di 3,3 miliardi di dollari. (Repubblica) @ Quando la crisi cambia la vacanza. Secondo lo studio di Think with Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, il 60% degli italiani fa due vacanze all’anno ma ha cambiato il proprio modo di viaggiare. Su Sette Manuela Ravasio raccoglie alcuni degli atteggiamenti più diffusi tra i nuovi turisti: meno beni di lusso e più lusso del piacere. Il turista del futuro è “esperienziale” e ricerca cultura, conoscenza e condivisione. (Corriere della Sera)

Rubriche

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio racconta la sua sosta a Castagnito all’Ostu di Djun, dove la bagnacauda è a disposizione di tutti e ognuno se ne serve a piacere. @ Qualche pagina più in là anche Paolo Pejrone. Protagonista della sua rubrica è il Sorbo, che con le sue bacche scarlatte colora i giardini d’autunno. @ Poi Luciano Ferraro, che sul Corriere scrive del signore dei bicchieri. Lui è Georg Riedel e la sua nuova collezione di calici, chiamata “Veritas” si adatta al dna delle uve. @ Roberto Perrone invece è sulla sponda lombarda del Lago di Garda, dove ci si può disintossicare senza rinunciare al piacere del gusto. (Corriere della Sera) @ Gianni e Paola Mura sul Venerdì di Repubblica recensiscono il ristorante Au Cheval Blanc di Baldersheim (Francia), mentre da bere consigliano il Perricone Maque 2012 prodotto da Porta del Vento a Camporeale (Palermo) @ Enzo Vizzari è invece al Bistrot64 di Roma, mentre per Altre Tavole consiglia la Taverna del Pirata du Viareggio e l’Osteria Madre terra di Andria. APPUNTAMENTI: tutto pronto per il Bagnacauda Day. Dopo il successo della prima edizione, anche quest’anno l’associazione Astigiani è pronta a festeggiare la Bagnacauda. L’appuntamento sarà ad Asti oggi e domani a cena e domenica a pranzo. La bagnacauda sarà servita in contemporanea in 85 cantine, ristoranti e vinerie di Asti, Monferrato, Langa e Roero. E si potrà scegliere in due varianti: “Come Dio comanda”, secondo ricetta tradizionale, oppure “Eretica”, con poco o senza aglio. @ E’ in programma questa domenica, 23 novembre, la cerimonia di premiazione e presentazione dei piatti del concorso “Sua Maestà il porro Cervere a scuola di cucina”, cui hanno preso parte gli studenti di 5 istituti alberghieri di Cuneo, Bra, Mondovì e Barge. All’incontro, organizzato dal Consorzio per la valorizzazione e la tutela del Porro Cervere e in programma a Cervere alle 10,30, prenderà parte come relatore anche Paolo Massobrio.

Fuori dalla Tavola

Trolley al bando in Laguna. Mai più turisti con valigie rumorose che scorrono sui "masegni" di Venezia. Lo ha deciso il commissario prefettizio Vittorio Zappalorto, intenzionato a far approvare un’ordinanza anti inquinamento che obbligherà i turisti ad utilizzare esclusivamente ruote di gomma e che prevederà per i trasgressori multe fino a 500 €.

Il Vino

E’ un Bolgheri rosso 2012 prodotto fra Bolgheri (Via Bolgherese - Tel.0565 762143) e Castagneto Carducci dall’azienda agricola Donne Fittipaldi (www.donnefittipaldi.com) Questo ha una base di cabernet sauvignon (50%), merlot (30%) e poi cabernet franc, petit verdot e sangiovese. Ha colore rubino molto pieno e intenso; al naso spiccano il ribes e la ciliegia, ma poi i sentori speziati. In bocca si evince freschezza e morbidezza, accompagnata da una setosità magica dei tannini. Una gran bel rosso di Bolgheri che alla bottiglia costa sui 20 euro.

L'assaggio

E’ all’ Osteria Scotti (ss.Villa d’Almè ang. Via Stazione – tel. 035541119) di Paladina (Bg) dove c’è tutta una famiglia a lavoro capitanata da Claudio e Carla Scotti. Nella prima sala un fornito wine bar anticipa il ristorante vero e proprio dove si assaggiano foie gras con gocce di Porto e mele Granny Smith, risotto mantecato al Franciacorta Brut con gamberi rossi di Sicilia e scorzette di agrumi e stracotto di manzo al Valcalepio rosso. L’approfondimento di Marco Gatti su IlGolosario.it

Adesso

Oggi si celebra la Presentazione della Beata Vergine Maria. Per la rubrica "Spuntini di salute" qualche consiglio utile per non trascurare l'attività fisica.