La notizia

Per la cena di Natale non più bufale, ma pesce. Dalle vongole al capitone fino alle orate e al salmone in crosta. Sulle tavole natalizie degli italiani è boom per i piatti di pesce ma, specialmente durante le feste, è importante saperlo scegliere per non farsi imbrogliare. Ne parla su Repubblica Elvira Naselli, che presenta l’opuscolo informativo messo a punto da Assoittica con l’istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana e dispensa qualche consiglio per districarsi nel mare magnum dei preparativi per il cenone. A partire dalla riconoscibilità: il pesce fresco, ad esempio, si distingue sempre per il profumo di mare e il corpo lucido e brillante. @ Ma Natale, si sa, mette a dura prova anche la bilancia. Una settimana di abbuffate basta per danneggiare il controllo della glicemia e la sensibilità all’insulina, ma dai ricercatori della University of Michigan arriva la soluzione. A compensare questi danni metabolici è lo sport: una settimana continuata di attività aerobica come marcia, corsa, cyclette o spininng può evitare i chili di troppo e i danni dei super pranzi. Ma quanta ne serve per i piatti “extra” mangiati durante le feste? Per smaltire un piatto di tortellini servono 30 minuti di corsa, 10 piegamenti sulle gambe e 10 sulle braccia (entrambi ripetuti 3 volte). Stessa cosa per 100 grammi di capitone o un piatto del tradizionale cotechino e lenticchie. (La Repubblica) (E se uno mangia il bollito misto? Deve scalare l'Everest? n.d.r). 

Boom di turismo nelle Langhe, salvatori di semi e il nuovo corso di Gramellini

Siamo riusciti ad allungare la stagione turistica sulle nostre colline. Non più i tre mesi d’oro da settembre a novembre, ma un arco ben più lungo che va da aprile a novembre”. Su Repubblica il presidente di Atl Alba Bra Langhe e Roero Luigi Barbero commenta i dati relativi sul turismo delle Langhe nel 2016 e annuncia i nuovi obiettivi: “L’ultimo tassello è il turismo congressuale. (…) Non ci spiacerebbe usare questa nicchia per coprire i quattro mesi in cui le strutture delle Langhe e del Roero non fatturano”. (La Repubblica) @ Verdure cotte “vecchie” 10 mila anni. A scoprirle uno studio coordinato da Savino di Lernia dell’Università La Sapienza di Roma, che analizzando i resti di ceramiche trovate in Libia, ha potuto osservare le più antiche tracce di cottura dei cibi vegetali registrate fino ad oggi. (QN) @ E in tema di piante antiche è da leggere, su La Stampa, il servizio di Cinzia Attinà sui “salvatori di semi” della Valle Antrona, a pochi chilometri da Domodossola. Agricoltori e appassionati che hanno selezionato e conservato 15 mila semi provenienti dagli orti di famiglia e che hanno lanciato l’iniziativa Scambio semi Valle Antrona. “La parola chiave - spiega l’ideatrice del progetto Edith Steinback - è la condivisione. I semi sono un tesoro che la natura ci ha donato, per questo vanno salvati e piantati per garantire la continuità della biodiversità”. (La Stampa) @ Cambio di scrivania per Massimo Gramellini. Il vice direttore de La Stampa il prossimo 13 febbraio entrerà nella famiglia del Corriere della Sera come vice direttore ad personam ed editorialista. Ad annunciare il nuovo ingresso è stato Urbano Cairo, presidente di Rcs MediaGroup. (Il Giornale)

L'assaggio

Al ristorante Al Ceppo (via Panama, 2 - tel. 068419696) di Roma. In zona Parioli, un locale che sorprende per l’accoglienza dell’insieme e le belle sale che favoriscono la conversazione. Il menu vira essenzialmente sul pesce, con piatti che vanno dalla schiacciatina di bianchetti grigliata al timo con cruditè di carciofi alle crocchette di coda alla vaccinara, dalla zappetta di ceci di Serra dei Conti e baccalà ai mezzi paccheri con triglie capperi di Salina e alloro, al trancio di dentice reale al sale con bagnacauda e verdure. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il Vino

L'OP Bonarda Bricco del Prete di Ca' Del Ge' (tel. 0383 870179) di Montalto Pavese (PV). Da uve Croatina (95%) Barbera e Uva Rara (5%), ha colore rosso rubino fitto, violaceo, ha naso profondo con note di viola, amarena, lampone, sentori di confettura, mentre al palato ha buon corpo, sorso fruttato e piacevole freschezza, persistenza.