La Notizia

Le riaperture a metà sfiancano i ristoratori che rispondono paralizzando l’A1. Sui quotidiani oggi tiene banco la notizia della manifestazione che ieri, all’altezza di Firenze, ha visto i titolari di bar e ristoranti (ma anche esercenti di altre categorie) bloccare l’Autosole per oltre cinque ore, protestando contro le nuove regole (e gli orari) stabiliti dal Governo. “Chi non ha uno spazio all’esterno del locale - spiegano - non può lavorare”. Oggi intanto è previsto un incontro tra gli esperti del Cts ed entro giovedì dovrebbe essere emanato il decreto che prevede aperture da metà maggio per i locali al chiuso senza possibilità di allentare il coprifuoco. @ In tema dehors, su italia Oggi interviene anche Domenico Cacopardo, che li definisce “Una pagliacciata” e raccoglie lo sfogo di un ristoratore di Napoli, Massimo Di Porzio, secondo cui “Aprire solo i ristoranti all’aperto è una scelta scellerata, una discriminazione inaccettabile verso chi ha posto solo all’interno. Se hanno davvero basi scientifiche sui contagi al chiuso allora chiudano anche supermercati e metropolitane”. @ Tra gli altri nodi da sciogliere vi è anche quello degli spostamenti. Per viaggiare tra regioni in fascia arancione o rossa dal 26 aprile basterà avere un’autocertificazione. In attesa che arrivi il “pass”, il decreto del governo in vigore dal prossimo lunedì autorizzerà gli spostamenti nelle aree a rischio più alto allegando al modulo l’attestato di essersi sottoposti al vaccino o di aver effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti, oppure di essere guariti dal Covid-19. @ Lavoro agile e strumenti digitali. Sono le “armi” anti-Covid svelate dal direttore centrale Risorse Umane del Gruppo Mondadori, Daniele Sacco, che sul Giornale racconta i segreti grazie ai quali il Gruppo è diventato un modello imprenditoriale di riferimento, con numeri che parlano da soli: personale all’80% in smart working, 7.000 screening diagnostici e 1.300 vaccini antinfluenzali somministrati e 153.000 ore di lezione suddivise 33 corsi di formazione per i dipendenti nell’ambito del Fondo Nuove Competenze. @ Il mondo degli eventi rinasce e va oltre la pandemia. E’ il caso di Cheese, che ha confermato l’edizione 2021 in programma a Bra dal 17 al 29 settembre all’insegna della biodiversità, ma anche di Golosaria Monferrato, che dà appuntamento sabato 11 e domenica 12 settembre al Castello di Casale e in altre 30 location del Monferrato. @ Anche Mark Zuckerberg cavalca l’onda dei dialoghi online e punta sull’audio. Il fondatore di Facebook ha annunciato nuovi prodotti che verranno distribuiti nei prossimi 3-6 mesi mettendo Facebook in diretta competizione con Clubhouse. Sono previsti una versione audio delle Stanze; la possibilità di pubblicare sul News feed brevi messaggi vocali chiamati Soundbite e anche dei podcast. @ Esce domani alle 12 Ilgusto.it, il nuovo hub multimediale delle testate del gruppo Gedi (Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, Messaggero Veneto, Il Piccolo, Gazzetta di Mantova, Il Mattino di Padova, La Provincia Pavese, La Tribuna di Treviso, La Nuova di Venezia e Mestre, Corriere delle Alpi e La Sentinella del Canavese) che si occuperà di cibo, vino e di tutto il mondo del turismo enogastronomico. Il portale, diretto dal giornalista de La Stampa Luca Ferrua con il coordinamento del giornalista di Repubblica Antonio Scuteri, raccoglierà - tra le altre - anche le firme di Edoardo Raspelli, Enzo Vizzari e Paolo Massobrio.  Giovedì, insieme a Repubblica e La Stampa, sarà invece la volta de “I Piaceri del Gusto” - edizione cartacea del portale - che dedicherà la copertina alla ripartenza del settore dell’accoglienza e della ristorazione, duramente colpito dalla pandemia.

Emergenza alimentare e il boom degli orti urbani

L’emergenza alimentare condiziona il futuro del pianeta. Un rapporto Onu monitora il post-pandemia e denuncia la crescita della forbice tra chi ha troppo e chi invece soffre la fame. Ne parla su QN Elena Comelli, che nel suo reportage riprende anche i dati Fao che rilevano, tanto nel 2019 quanto nel 2020, una riduzione del consumo di carne a livello globale, pur non fermandosi la trasformazione di aree verdi in grandi allevamenti. @ Lo champagne è solo e soltanto francese. I giudici svizzeri hanno dato ragione ai produttori francesi di bollicine contro la nuova denominazione di origine controllata voluta dai produttori elvetici del piccolo comune di Champagne. I vini svizzeri prodotti a Champagne non potranno dunque usare sull’etichetta l’appellativo di “comune di Champagne” perché potrebbe trarre in inganno i consumatori. (Italia Oggi) @ Cresce la passione per gli orti urbani. Il fenomeno dell’agricoltura cittadina è in espansione in molte regioni italiane. La necessità di avere cibo sano a km zero si è accentuata anche nella pandemia, spinta dal desiderio di innovazione e sostenibilità nella produzione ma anche da finalità educative e sociali. Sul Corriere della Sera l’inchiesta di Paolo Riva, che racconta il “modello Parigi” e l'esperienza degli Orti Generali di Torino con la tele-coltivazione. @ Della fattoria urbana di Parigi si parla anche su QN, che delinea le caratteristiche del grande orto appena aperto sul tetto del padiglione fieristico del parco espositivo alle porte di Versailles, che con la sua superficie di 14 mila metri quadri, è la più grande fattoria del mondo. Obiettivo del progetto, curato dall’azienda agricola Agripolis, è coltivare oltre 30 specie diverse di piante e produrre una tonnellata di frutta e verdura al giorno in alta stagione, grazie al lavoro di una ventina di agricoltori urbani. @ I “contadini da salotto” sono poi al centro dell’approfondimento di Tiziana Lapelosa, che su Libero spiega come coltivare l’orto in casa preferendo vasi lunghi 30 centimetri e facendo attenzione all’acqua, che non deve mai ristagnare. Tra le piante da coltivare, meglio partire con lattuga, fragole e pomodori. E preparare il concime direttamente a casa. @ Tutta da leggere è anche la storia di Viviana e Alain, una coppia di manager che, dopo una carriera in giro per il mondo, ha deciso di cambiare vita comprando un campo nell’Oltrepò, imparando a seminare e dando avvio a una nuova attività. Su #Buonenotizie del Corriere la loro testimonianza: “Abbiamo imparato che si può essere felici con poco”. @ Sulle stesse pagine trova spazio anche l’impegno sociale del Pastificio Rana, che in 5 mesi dona oltre 2 milioni di piatti freschi alle persone bisognose e che, in collaborazione con il Banco Alimentare, ha distribuito in tutta Italia 267 tonnellate di pasta. @ Una bella intuizione è anche quella avuta da Matteo Manetti, che in Liguria ha fondato “Il Quadrato Luminoso”, un' oasi degli animali che accoglie 80 ospiti tra tacchini, capre e conigli salvati dall'abbandono o dal macello. @ Nuova era per la Pernigotti. La più antica impresa dolciaria di Novi Ligure ha in corso un efficientamento, non solo energetico, in vista dell’avvio della produzione delle sue creme spalmabili, trasferita dalla Turchia. (La Stampa) @ “Ciao Pio, ti immagino da ragazzo a far amare il tuo vino a New York”. Su La Stampa di Cuneo Oscar Farinetti ricorda l’amico produttore Pio Boffa, il titolare della cantina Pio Cesare morto per Covid a 66 anni. “Siamo cresciuti insieme - spiega - poi ci siamo persi per tre decenni e quando ci siamo ritrovati eravamo rimasti ancora gli stessi”.

L'assaggio

Con la primavera arriva anche la voglia di gelato e quelli di oggi arrivano dalla gelateria-pasticceria Materica di Sondrio, artefice di gelati dai gusti originali tra cui spiccano il cremino di Ponente, a base di distillato di acqua di fiori d’arancio amaro con pralinato di nocciola Piemonte Igp, lo yogurt dell’azienda agricola bio La Taiada di Berbenno e la crema all’ “uovo di Selva” delle galline che razzolano libere in un bosco di castagni sopra Morbegno. Ne parla Silvana Delfuoco su ilGolosario.it.

Il vino

Il Venezia Giulia Bianco “Confini” 2016 di Lis Neris di San Lorenzo Isontino (GO). Da uve pinot grigio, traminer e riesling, a comandare è il traminer anche se questa è un’architettura geniale come concezione che porta al velluto puro. Ti avvincono le note di frutta esotica e poi quella scalarità in bocca per cui ti intriga il gioco fra freschezza, sapidità e persistenza aromatica. Un vino pazzesco!