La Notizia

Carne di Waygu prodotta in Italia come in Giappone. L’idea è di Stefan Rottensteiner, l’imprenditore’ altoatesino che dal 2012 ha trasferito l’allevamento del pregiato manzo da Kobe nelle sue vallate. “I giapponesi non rivelano i loro segreti” spiega sul Corriere il giovane, che per avviare l’attività ha dovuto sperimentare autonomamente l’allevamento, fino alla collaborazione con i biologi dell’Università di Bolzano, che grazie a un sistema a infrarossi monitorano lo spessore di grasso raccolto intorno al muscolo dei manzi pronti per il macello. @ Dopo gli ulivi, Xylella ora mette a rischio i soldi. Dopo circa 10 anni dalla sua comparsa e ingenti danni causati agli ulivi del Salento, il batterio ora avanza verso il nord della regione e accende nuove polemiche sull’utilizzo dei fondi messi a disposizione dalla UE per i reimpianti. All’origine del dibattito non solo una burocrazia troppo lenta, ma anche l’inadempienza delle istituzioni: il 20% degli enti non ha ancora completato l’istruttoria delle domande per l’utilizzo del denaro, il cui termine è scaduto il 31 marzo. Chiara Spagnolo sul Venerdì di Repubblica. @ App che vai, conta-calorie che trovi. Nel mare magnum delle applicazioni per smartphones si fanno largo anche quelle dedicate all’alimentazione e al conteggio delle temute calorie. Da Yazio a MyFitness Pal, passando per Easy Fit, Lose It e l’italiana MelaRossa; sicuramente un modo per aumentare la motivazione a mantenersi in forma. Ma gli esperti avvertono: “Servono solo per consigli generici”. (Corriere della Sera) 

Messaggi in bottiglia (di Barolo) e l'esempio di Vinitaly

Messaggi in bottiglia anche tra le colline. La notizia arriva da La Morra (Cuneo) dove sono state ritrovate 9 bottiglie di Barolo del 1967 e una pergamena arrotolata in un tubo di ferro conservate nel basamento del monumento al Vignaiolo, realizzato da Antonio Munciguerra nel 1972. Mittenti del messaggio furono l’allora sindaco Ottavio Borgogno e la presidente della pro loco Claudia Ferraresi Locatelli, che nella lettera ai posteri scrissero: “I nostri padri, quando nasceva un figlio, gli dedicavano le bottiglie migliori e le nascondevano nelle nicchie delle cantine. Anche noi al nascituro vignaiolo dedichiamo, muriamo e riserviamo le migliori bottiglie, a sua gloria e soddisfazione”. (La Stampa) @ Vino e design sono invece al centro del commento di Bruno Villois, che su QN indica il Vinitaly di Verona e il Salone del Mobile di Milano come “Inconfutabile testimonianza di quanto possa valere e contare il made in Italy per il nostro sistema economico”. Due modelli virtuosi che secondo Villois “Il sistema attrattivo Paese dovrebbe recepire e poi clonare, anche con minori risultati ma con ampia diffusione, in un numero illimitato  di altre manifestazioni su altre tematiche”. @ Addio al bar Metro in piazza De Angeli a Milano. Il “Re” del whisky, Giorgio D’Ambrosio, dopo mezzo secolo di onorata carriera va in pensione e abbassa le serrande del bar che per anni è stato “orgoglio dei milanesi e Shangrilà per gli appassionati da tutto il pianeta”. Marco Cremonesi sul Corriere della Sera di Milano.

Rubriche e appuntamenti

In tema di vino è anche l’affondo di Luciano Ferraro, che sul Corriere della Sera racconta la storia di Michele Placido, l’attore pugliese che ha puntato sul vino con un progetto per rilanciare la Puglia. E insieme alla figlia Violante produce etichette in collaborazione con la famiglia Volpone. @ Sul Venerdì di Repubblica Gianni e Paola Mura recensiscono i piatti del ristorante Da Pasquale di Parasacco di Zerbolò (Pavia) e da bere consigliano il Donna Filomena 2016 prodotto dalla Masseria Falvo a Saracena (Cosenza). @ Una nuova “tulipomania” si aggira per l’Europa. Ne è convinto Paolo Pejrone, che su La Stampa spiega come la moda dei tulipani abbia creato una vera e propria corsa all’arraffo. Ma invita ad evitare soluzioni veloci ed estemporanee per la loro cura. Perché “I fiori richiedono pazienza e amore”. @ Nuovo itinerario goloso per Roberto Perrone, che sul Giornale propone un viaggio a Vigevano, patria di calzature e piatti di pesce, ma anche di grandi ristoranti che offrono menu sia di terra che di mare. @ Si terrà oggi, in occasione dei 50esimo anniversario della DOC, un convengo dedicato alla storia e al futuro del Verdicchio dei Castelli di Jesi. All’incontro, organizzato dall’azienda vitivinicola Sartarelli - che lavora con verdicchio al 100% - interverrà anche Paolo Massobrio con un focus sulle potenzialità di questo vitigno identitario delle Marche. (nella foto la famiglia Chiecchiarini-Sartarelli)

L'assaggio

All’Osteria Manzoni (via Roma, 87 - tel. 0314143305) di Barzago (LC). Una nuova realtà, creatura della famiglia Manzoni, che ha tutti i numeri per diventare un riferimento per i golosi del territorio. In cucina operano i bravi Francesco Cheloni e Giorgia Pambianco, che propongono un menu in equilibrio tra tradizione e fantasia. Da provare il persico in carpione marinato all’aceto di mele con verdure stufate, pinoli e uvetta, il raviolo di patate e tartufo nero con cipolle fondenti e pecorino di Pienza e il baccalà mantecato con asparagi, humus di ceci morbido e croccante. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti. 

Il Vino

Il Greco di Tufo Vigna Cicogna di Benito Ferrara (tel. 0825.998194) di Tufo (AV). Giallo oro, ha naso elegantissimo con note di timo e tiglio, sentori di salvia e macchia mediterranea, nota minerale, sorso fresco e sapido, lunga persistenza.