Le anagrafiche
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Nasce a Milano l’istituto che studia il valore dei cibi e il loro impatto sulla longevità e sulla salute e contemporaneamente il rapporto con la sostenibilità climatica e ambientale. Fondato da Università Cattolica e Istituto Mario Negri, si chiamerà Italian Institute for planetary health e avrà uno sguardo mondiale. (Avvenire) @ La cucina italiana è la più forte nel mondo e contemporaneamente quella con le maggiori potenzialità di crescita, secondo il Monitor di Deloitte. La Cina, con 71 miliardi, è il primo mercato per il cibo italiano insieme agli Usa dove il giro d’affari arriva a 69 miliardi. Seguono India e Brasile. In Europa invece la ristorazione pesa tra i 3 e i 4 miliardi in Francia, Spagna e Regno Unito. Ancor più interessanti le possibilità di espansione che ci vedono al primo posto (per il 50% del campione intervistato) seguiti da Giappone (40%) e Francia (13%). (Italia Oggi)
50 casse di cognac marchiate “De Haartman & Co” e 16 casse di liquore “Benedectine”, per un totale di 600 bottiglie. Sono quelle recuperate da un team svedese di cacciatori di relitti nella pancia della Kyros, una nave a vapore affondata nel 1917 dai sottomarini tedeschi nel Golfo di Botnia. Per sapere se i liquori si possono ancora bere occorrerà aspettare i risultati delle analisi di laboratorio. Ma intanto gli enologi sperano: “Non è stata rilevata traccia di perdite, poiché le bottiglie erano sigillate con lo stagno”. (Corriere della Sera) @ Un risotto da 30mila euro. E’ quello creato da Alessandro Colli, giovane chef alessandrino di origine e londinese di adozione che due mesi fa è volato a Bordeaux per lavorare con un collega italiano in una cantina e servire i suoi piatti. Tra questi anche il risotto con lumache e uva Liber Pater, del valore di 30 mila euro. La storia raccontata da Valentina Frezzato su La Stampa di Alessandria.
Al ristorante Vitium (via Ginnasio, 4 • tel. 0373622071) di Crema (CR). In un antico edificio del 1300, un locale accogliente ed elegante dove Federica Bernabini e Fabrizio Annarelli regalano un servizio autentico e puntuale. La cucina è il regno di Michele Minchillo, che fa convivere tradizione e creatività con proposte che vanno dalla lingua con salsa alla brace, curry verde e caviale ai ravioli di ragù alla genovese con Salva cremasco Dop e mostarda di zucca; dal rombo con porcini, cipollotto e lemongrass all’agnello con tarassaco, latticello e chinotto. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.
Il brut Rosé Montmary di Grosjean (tel. 0165 775791) di Quart (AO). Prodotto con uve rosse della Vallée questo brut rosé della cantina bio Grosjean è una bella realtà dedicata alla montagna alta 2015 metri che sta alle spalle della cantina. Nel bicchiere un vino di color rosato tenue, ma nelle stesso tempo brillante e fascinoso. In bocca il sorso si presenta ampio con note di setola tannici come se stesse sorseggiando un grande rosso. E nel sottofondo una speziatura sottile.