La notizia

Tempi duri per gli alberghi italiani. La crisi che ha messo in ginocchio il settore turistico si sta facendo sentire anche sulle strutture ricettive: le città d’arte sono deserte, nessuno entra più nei musei e si moltiplicano i cartelli con scritto “vendesi” appesi davanti agli hotel, che però fanno gola agli inglesi. Tra gli ultimi acquisti dei britannici il Sestriere, venduto con un accordo di 110 milioni di euro, mentre l’hotel Luna Baglioni di Venezia è stato ceduto ai miliardari inglesi Reuben brothers lo scorso maggio e, sempre nella Laguna, il Bauer è stato acquistato dal gruppo immobiliare Signa a giugno 2020. Sul Lago Maggiore, invece, il Lido Palace di Baveno è andato al magnate russo Mikhail Kusnirovich a febbraio 2021. (Libero) @ Il valzer degli aumenti dei prezzi travolge il caffè. Complici gli aumenti dei trasporti e delle materie prime, è partita la corsa ai rincari anche al bar, con prezzi medi che per ogni tazzina arrivano già a 1,50 €. E i consumatori protestano: “Così la colazione diventerà un lusso”. (La Repubblica) @ Si parla ancora del prezzo del grano con l’intervista a Domenico Toso, amministratore unico del pastificio Rey di San Damiano d’Asti, che non nasconde una certa preoccupazione, ma pensa al futuro e rilancia: “Il grano costa di più, ma noi investiamo 5 milioni nelle lasagne”. L’azienda nel 2021 ha prodotto 34 mila tonnellate di pasta di grano duro, con un fatturato che ha raggiunto i 41 milioni di euro contro i 38,5 milioni del 2020. E il 95% del mercato è all’estero. (La Stampa di Asti) @ A pochi giorni dalla presentazione ai servizi della Commissione Europea del piano strategico della Pac si avvertono le prime preoccupazioni tra i settori produttivi che lamentano di aver subito le maggiori penalizzazioni e temono per la sostenibilità economica di medio e lungo termine. E’ il caso della filiera dei cereali, con riferimento al mais, al frumento tenero e duro, all’orzo e agli altri cereali foraggeri che subiranno una riduzione del 50% del pagamento di base della Pac, ma senza avere la possibilità di recuperare questa riduzione utilizzando altre soluzioni come gli eco-schemi e il sostegno accoppiato. Ne parla Ermanno Comegna su Italia Oggi. @ Fratture nel Consorzio del Parmigiano Reggiano, da qualche settimana nuovamente al centro delle polemiche (dopo il super criticato spot “schiavista” ndr) per la scoperta che l’azienda del presidente Nicola Bertinelli produce e vende un formaggio simil-parmigiano stagionato a pasta dura, una sorta di parmesan che disattende su tutta la linea la mission di tutela portata avanti dal Consorzio. Il Cda al momento lo ha risparmiato, ma la spaccatura resta. (La Verità) @ Su Avvenire di oggi Paolo Massobrio si appella al mondo della pizza, affinché non cristallizzi il lavoro del pizzaiolo farcendolo con i deja-vu, quasi a mettere in dubbio l’avanzata della pizza gourmet. “Ma perché - scrive - si teme il nuovo che avanza, sempre, e per fermarlo si mettono i paletti della tradizione che in verità non è mai qualcosa di museale e statico, ma significa innovazione?”. Il nostro approfondimento a questo link.

Storie di vino

Per un ettaro in Valpolicella si spende fino a 600 mila euro. Sebbene la pandemia abbia prodotto una contrazione delle compravendite, le quotazioni dei terreni sono rimaste stabili, variando a seconda delle e delle colture. A dirlo l’indagine annuale sul mercato fondiario curata dal Crea, che ha individuato in Valpolicella prezzi dei terreni che raggiungono cifre apicali a 600 mila euro per ettaro e nell’Est Veronese un valore medio dei vigneti di circa 200 mila euro. Più contenuti invece i prezzi in pianura, specialmente se si tratta di seminativi, dove le quotazioni variano da 60 mila a 45 mila euro. (Corriere di Verona) @ L’enoturismo è una passione al femminile che traina il settore con un aumento del +12% per le prenotazioni in cantina da parte delle donne. E’ quanto emerge dall’anticipazione del report annuale sull’enoturismo e sulle vendite direct-to-consumer che Divinea ha sviluppato sull’analisi dei dati aggregati con il software WineSuite e il portale divinea.com. (Italia Oggi) @ Di vino parla anche Camillo Langone, che sul Foglio celebra i frizzanti rifermentati in bottiglia. Si tratta di una tecnica che affonda le proprie radici nell’Ottocento (secolo romantico per eccellenza) e, riscoperta oggi con tutte le migliorie del caso, “Genera vini più personali, più pazzi, più poetici”.

Fuori dalla tavola

Italiani stufi dei Social. Secondo il Digital consumer trend survey 2021 di Deloitte, tra gli utenti si diffonde una disaffezione ai social network dovuta a stanchezza per i contenuti negativi, alle fake news e alle preoccupazioni per la privacy. Tanto che uno su cinque (il 22%) ha smesso di utilizzare almeno una piattaforma, per sempre o temporaneamente. L’83% vorrebbe poter cancellare in maniera permanente un post pubblicato in passato. Per il sociologo Derrick de Kerckhove: “I giovani cambiano, non vogliono stare nella stessa piattaforma dei genitori”.

Animalia

Anche i pesci danno i numeri. La scoperta arriva da un laboratorio di Trento, dove si stanno compiendo esperimenti sulle capacità di calcolo della specie “arciere”. Secondo i ricercatori, l’animale sputa per catturare le sue prede e sembra farlo riconoscendo certe quantità. (Il Giornale) @ E’ l’asino l’animale dell’anno. Non più una bestia da soma, ma un animale a tutti gli effetti da compagnia e affetto. Lo hanno stabilito i tedeschi scegliendo il somaro Esel come Haustier, animale domestico del 2022. (E’ il caso di dire…”Asino a chi?” ndr)

L'assaggio

Al ristorante La Locanda - Le Vie del Borgo (via alla Piazza, 6 • tel. 3406228970) di Toceno (VB). Una trattoria entusiasmante, il cui nome dichiara che qui si fa anche ospitalità con una teoria di camere per gli ospiti. La cucina è quella di Norman, un giovane cuoco davvero bravo, e si concretizza in piatti quali la tartare alla senape condita in vari modi e gli agnolotti bislunghi al plin, ma anche nel Carnaroli riserva san Massimo mantecato con zucca stufata e fonduta di taleggio o nel filetto di cervo con purea di zucca mantovana e verdure dell’orto. Su ilGolosario.it il racconto di Paolo Massobrio.

Il vino

Leggerete prossimamente di un locale a Pasturana, dove siamo stati bene. Ma chi l’avrebbe detto che avremmo trovato una bottiglia di Biancolella 2019 di Cenatiempo, uno dei produttori più bravi che conosciamo e che vorremmo un giorno a Golosaria? Ha colore giallo tendente all’oro, al naso note franche di frutta con declinazioni esotiche. In bocca è il velluto e la freschezza che conquistano. Biancolella per tutta la vita!