La Notizia

I no show (ovvero le prenotazioni buche al ristorante) generano perdite fino al 20%. A sostenenerlo il sito di prenotazioni on line The Fork, che spiega: in Italia vanno nulle il 2,1% delle prenotazioni. Peggio di noi solo Spagna (2,8%) e Portogallo (2,6%). @ “Concordo con Greta e tutti quei sedicenni che oggi scendono in piazza pronti all’azione concreta”. Parola di Carlo Petrini che su La Stampa aggiunge: “Il 2020 sarà l’anno di Terra Madre, la salvaguardia dell’ambiente è più importante del cibo”. @ “Ora voglio tutelare lirica e caffè”. A dirlo su QN il professor Luigi Petrillo, unico italiano nella commissione Unesco, che racconta le difficoltà incontrate con la Dieta Mediterranea e arte dei pizzaioli napoletani. @ Salgono i Pat (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) lombardi che toccano quota 264. Tra questi anche delle bibite: aranciata, ginger, limonata e chinotto. 

A tavola senza ideologie e le impressioni di "Mr. Panettone"

Basta con le balle della lobby vegana. La carne fa bene, anche all’ambiente. E’ il messaggio contenuto in “Carnipedia. Appunti per una piccola enciclopedia della carne”, il libro in cui il professor Giuseppe Pulina spiega come maiale, vitello, agnelli e pollame costituiscano “lo scrigno di composti bipartivi di importanza fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo”. Ne parla Adriano Scianca su La Verità. @ Se ti abbuffi di dolci e pietanze, la colpa è del circuito edonistico del cervello. Lo afferma uno studio americano condotto da Thomas Kash, che ha scoperto una rete specifica di comunicazione cellulare che emana dalla regione di elaborazione delle emozioni del cervello: questa motiverebbe gli individui a continuare a mangiare cibo gustoso, anche se il bisogno energetico di base è già stato soddisfatto. La ricerca potrebbe aprire nuovi scenari per elaborare terapie efficaci contro disturbi alimentari come il binge-eating e altre patologie, dall’obesità al diabete. (TuttoSalute de La Stampa) @ “Sono la prova che qui vince il merito”. Parola di Salvatore De Riso, il pasticcere salernitano che domenica ha ritirato il premio per il miglior panettone artigianale 2019 e che su Repubblica dice: “Un salernitano premiato per il vostro dolce simbolo? E’ indicativo di come questo sia il cuore del benessere: valuta le persone per quello che sanno fare”.

Il Pensiero

Quello di oggi è firmato da Mattia Feltri, che su La Stampa commenta l’assalto ai Nutella Biscuits e avanza una curiosa analogia con la politica. “Il clamoroso successo dei Biscotti Nutella - scrive - è che non ci sono. Tutti li vogliono perché nessuno li ha. E ho riflettuto sui nostri leader di partito, l’intero giorno in tv, nelle piazze, sui social: scomparite, datevi alla macchia, sarete eremiti e dunque indispensabili. Ma è stato un pensiero fugace. Perché non sono di Nutella, sono intercambiabili, come i Biscotti della Nonna: durano un attimo e, se non ci sono, si mangeranno quelli della Zia”.

L'Assaggio

Al ristorante Wistèria (San Polo 2908 • tel. 041 5243373) di Venezia. Il locale di Andrea Martin e Massimiliano Rossetti, che in un ambiente suddiviso in tanti spazi propongono, grazie ai bravi Simone Selva e Francesca Regaiolo, piatti creativi e dai sapori intensi realizzati a partire da pochi ingredienti: dal fegato di rana pescatrice e gelatina di funghi alla sfogliatella di barbabietola e amchoor; dal cioccolatino alla nocciola e alici grué al calamaro ripieno di topinambur con menta e limone. Su ilGolosario.it la sosta di Emanuela Sanavio. 

Il Vino

Il Sardegna Semidano superiore "Costa J Vacca" 2016 di Muxurida (tel. 070 910151) di Samatzai (CA). Di colore giallo oro intenso e di evidente concentrazione, frutto di una vendemmia prolungata e quasi tardiva di uve semidano. Al naso avvolge un frutto intenso a polpa gialla: frutti esotici certamente. In bocca c'è un incredibile velluto che accompagna questo sorso complesso dove la freschezza avvolge un corpo ben sostenuto e lo rende elegante. La chiusura sapida e di persistenza assai lunga ne fa un vino capolavoro che ci ha dato una suggestione ancora nuova di questa uva straordinaria: il semidano, su cui si scriveranno nuove pagine della Sardegna del vino.