La Notizia

Pranzi in casa? Con un’app si può sapere quanto si rischia. Il suo nome è Event Risk Planning Tool, è scaricabile sul telefonino e in base alla città in cui si vive è in grado di comunicare la percentuale di pericolo. A metterla a punto è stato il Georgia Institute of Technology. (Libero) @ E proprio in tema di pranzi in famiglia, sul Giornale interviene Renato Manheimer parlando di “resa degli italiani” di fronte al cenone di Natale. Il dato è emerso da un sondaggio dell’istituto di ricerche Eumetra, secondo cui un campione rappresentativo di italiani al di sopra dei 17 anni, il 68% si è detto disposto a rinunciare ai festeggiamenti natalizi. “Ma - conclude Manheimer - quando tutto questo sarà finito, rimpiazzeremo il Natale perduto con un’esplosione di festeggiamenti e iniziative. Si assisterà a una ripresa del Paese pari a quella del Dopoguerra. Speriamo accada presto”. @ Per contro, su Libero, Maria Emma Galbassini invita a non perdersi d’animo, anche se i rapporti interpersonali sono ridotti al minimo e nell’aria aleggia lo sconforto. “Che si tratti di un Natale cristiano o pagano - scrive - creiamo nelle nostre case un clima di serenità, rendendole il più belle e accoglienti possibile. Dedichiamoci con passione ad alberi, presepi, lucine, candele e decori, addobbiamo balconi e davanzali e poi sbizzarriamoci nella preparazione del menu, magari andando a scovare qualche ricetta inedita o rivisitata. (...) E poi scambiamoci l’augurio più desiderato: che questo maledetto virus con l’anno nuovo ci lasci finalmente in pace”. (Ma pensare anche a qualcuno, anziché solo a qualcosa no? NDR) @ Da leggere è poi il punto di vista di Franco Bechis, che su Italia Oggi spiega come nelle figure dei ristoratori sia stato trovato un capro espiatorio per celare le inadempienze del Governo di fronte alla seconda fase della pandemia. “Conte - scrive - ha aspettato con le mani in mano. Si è inventato nuovi posti in terapia intensiva che non ci sono. Non ha fatto gli appalti necessari, non ha messo in sicurezza il sistema ospedaliero. E per la seconda volta gli italiani stanno morendo. Ci sarebbe da inginocchiarsi davanti agli italiani chiedendo scusa. Macché, Conte e le sue belle statuine le scuse non riesce a chiederle mai, come il Fonzie di Happy Days a cui si attorcigliava la lingua in quel momento”. @ Intanto, la crisi dei ristoranti non ha risparmiato neppure Verona. Con i negozi chiusi e il divieto di passeggio, bar e ristoranti sono andati in crisi e due terzi dei locali del centro storico ha deciso di chiudere. Per il portavoce dei Ristoranti Tipici di Verona, Simone Vesentini: “E’ una situazione umiliante. Alcuni ristoranti riapriranno, altri temo non li vedremo più”. (Corriere di Verona) @ Buone notizie per Gerry Scotti. Il conduttore (e produttore di vino) che abbiamo incontrato anche in occasione di Golosaria Fiera Online è guarito dal Coronavirus e ha lasciato l’ospedale. Lo ha comunicato lui stesso su Instagram con un post in cui ha fatto sapere: “A casa, finalmente. Grazie a tutti voi, al vostro affetto e grazie a tutti i medici, infermieri e collaboratori di Humanitas che ci hanno creduto prima di me”.

Tortellini sociali, Ambrogini 2020 e crisi delle mulette

Tortellini di famiglia: il ripieno segreto è sociale. Su #Buonenotizie del Corriere della Sera è da leggere l’intervista a Gian Luca Rana, figlio di Giovanni, che a proposito dell'azienda di famiglia spiega: “Il fatturato serve a misurare i conti, ma non sarà mai l’anima di un’azienda”. E sull’eredità dell’etica aggiunge: “Il vero successo non è fine a se stesso, ma fa crescere tutti”. @ Una grande medaglia d’oro alla memoria di medici e infermieri caduti sul lavoro durante l’emergenza Covid. Ambrogino d’Oro ai “Ferragnez”, alias Fedez e Chiara Ferragni, che hanno lanciato la prima vera raccolta fondi da 4 milioni di euro grazie ai quali è stata ampliata la terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele. Ma anche al professor Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. Quindi attestato al dispositivo “Milano Aiuta” per la consegna di pasti e farmaci a domicilio a chi è in difficoltà. Sono tra i nomi che verranno premiati con l’Ambrogino 2020 il prossimo 7 dicembre. (Il Giornale) @ “Mulette ferme, la pandemia ha prodotto una grave crisi”. A parlare è Roberto Miglietta, titolare dell’omonimo salumificio di Madonnina, che su Il Monferrato spiega: “Le perdite della mia attività possono essere quantificate nel 40-50%. Non ha senso chiudere i negozi a singhiozzo. O tutti o niente”. @ Una bella iniziativa dalla Cantina Sociale di Quistello, che in vista del Natale permette di acquistare le sue bottiglie di Dolce del Vicariato di Quistello con etichette disegnate dai clienti. Maggiori informazioni sul sito https://shop.lambruscomantovano.it. @ Addio a Matteo Palma, imprenditore proprietario di diversi locali in tutta Italia e titolare del ristorante “Totò e Macario” di Mathi e delle pasticceria “Pastarell”. (Corriere della Sera ed. Torino)

L'appuntamento

Andrà in onda questo pomeriggio, all'interno del programma Geo&Geo, il documentario "Il latte della pace" in cui Gianni Rigoni Stern, agronomo autore del libro "Ti ho sconfitto felce aquilina" (Comunica Edizioni) racconterà la transumanza della pace e il suo impegno sociale in Bosnia a favore della popolazione locale. Appuntamento alle 16.30 su Rai3. 

L'assaggio

Oggi scopriamo il Palpitun, un dolce tipico di Mongrando preparato seguendo antiche ricette. Proprio a Mongrando lo realizza Raffaella Donegà, accanto ad altri prodotti come i peperoni e gli zucchini in agrodolce, l’antipasto piemontese , salse, confetture, succhi di frutta e dadi vegetali. L’approfondimento di Arnaldo Cartotto su ilGolosario.it.

Il vino

Il Monferrato Rosso "Capolinea" 2016 di De Alessi di Lu Monferrato (AL). Un vino che rappresenta un punto di arrivo di Roberto De Alessi, uno dei produttori che più abbiamo nel cuore. Si tratta di un nebbiolo in purezza, che è appunto la tentazione, il capolinea, di tanti produttori monferrini. Il vino ha un colore trasparente da cui emergono profumi caldi e qualche nota vegetale. In bocca è finemente tannico, ma con quella tannicità felice che si apre, alla fine, all'acidità. Non un vino muscoloso, ma sicuramente un bel bicchiere a tutto pasto, elegante, da accostare al coniglio monferrino.