Fine settimana a tutta mostarda

Grande successo per il festival della mostarda che ha chiuso la sua terza edizione ieri a Cremona e a Mantova, dove Paolo Massobrio ha condotto un talk show con i ristoratori delle varie province lombarde confermando che l’abbinamento ideale è con le carni, non solo lesse. Nella foto l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava con Giorgio Conte che ha chiuso la manifestazioni con un concerto dal nome evocativo, "Sfogliar verze", titolo di un suo libro di racconti.

La notizia

I grandi della birra puntano ai microbirrifici. Ultima acquisizione in ordine temporale quella che ha riguardato il birrificio brianzolo Hibu, nome noto al Golosario acquisito all’inizio del mese da Divebit Import, società del gruppo Heineken. E UnionBirrai lancia l’allarme: “E’ una lotta di Davide contro Golia (…) I birrifici che hanno perso la loro indipendenza non sono tanti ma se dovessero aumentare creeremo una lista per assicurare massima trasparenza per i consumatori”. (La Stampa) @ “Il potere sul cibo è di pochi”. Così Carlo Petrini, è intervenuto ieri alla giornata conclusiva del G7 dell’agricoltura tenutosi Bergamo. Una situazione che, per il fondatore di Slow Food richiede il concepimento di risposte internazionali e trasversali: “I tempi sono maturi per chiedere con forza ai governi qui rappresentati di riconoscere la piena dignità politica alla questione alimentare”. Con la conseguente nascita dei ministri dell’alimentazione. (La Stampa) @ Inalpi pronta a raddoppiare la produzione di latte in polvere. L’azienda di Moretta (Cuneo) annuncia novità nell’ambito del progetto intrapreso nel 2008. Per il numero uno dell’azienda, Ambrogio Invernizzi: “La condizione per farlo è riuscire a sensibilizzare le industrie agroalimentari ad utilizzare il prodotto italiano. Daremmo un nuovo sbocco di mercato a molti allevatori piemontesi e lombardi”. (Affari&Finanza) @ Un’industria locale capace di competere con le multinazionali. E’ il piano avanzato da Costa d’Avorio e Ghana, i Paesi che insieme producono il 60% del cacao utilizzato a livello mondiale, ma incassano il 10% dei profitti. Lo spiega Pietro Saccò su Avvenire. @ Italiani pazzi per il caffè. La filiera del caffè italiano vale attorno agli 11miliardi, dall’acquisto di materie prime alla vendita nei bar. Ma la cialda sta insidiando la moka, con volumi di vendita cresciuti del +24,5% nel 2016. (QN) @ Vignaioli gaviesi uniti per la California. E’ l’iniziativa solidale avviata dai produttori di Gavi sotto l’egida del Consorzio di Tutela, che ha chiesto ai suoi 180 associati di devolvere almeno un’ora di lavoro per azienda ai colleghi della Napa Valley Vintners Trade Association. Della raccolta e dell’inoltro dei fondi si occuperà direttamente il Consorzio. (La Stampa)

Anno dell'olio, tempo dei cachi e la buona pratica del riciclo

Buone notizie per l’olio italiano. La campagna 2017/2018 si prospetta più abbondante della precedente (+175%) e i produttori sono ottimisti sulla qualità. E mentre l’obiettivo resta “difendere l’olio di oliva come componente essenziale per l’economia agroalimentare”, dall’associazione Città dell’Olio arriva la prima giornata nazionale “Camminata tra gli Olivi” per diffondere la cultura e la conoscenza dell’olio in tutta Italia. (Avvenire) @ Intanto, una guida alpina della Valle d’Aosta nasce l’idea di coltivare ulivi tra le montagne. E dopo aver piantato 100 olivi in un terrazzamento a 650 metri di altezza, ha ottenuto quello che ha già ribattezzato “olio dei ghiacciai”. Il segreto? La posizione del terrazzamento, che consente di ripararsi dai ghiacci dell’inverno. @ Prezzi alle stelle per il tartufo. La stagione si è aperta con poca disponibilità di prodotto e costi intorno ai 3.500 euro al chilo, con punte di 4.500 per le pezzature più pregiate. Ma, nonostante la siccità, la qualità dei tartufi disponibili è alta. (La Stampa) @ I cachi sono frutti tipici dell’autunno ma anche un simbolo di pace. Li racconta su La Stampa di sabato Carlo Bogliotti @ Un lungo viaggio chiamato riciclo. Grazie a Conai, in 20 anni è stata ridata vita a 50milioni di tonnellate di imballaggi, ma la prossima sfida è centrare gli obiettivi europei al 2030. Utilizzando le nuove tecnologie e diffondendo l’educazione ai materiali già a partire dalle scuole. (Corriere della Sera) @ Il cibo è meglio cotto oppure crudo? Sul Corriere della Sera di domenica risponde la nutrizionista Carla Favaro, secondo cui va fa fatta distinzione tra le tipologie di cibo. Ma per proteine, amidi, grassi e vitamine il calore “fa digerire”. @ “Mangiare bene previene l’80% dei tumori". Su la Verità Umberto Tirelli spiega come un corretto stile di vita possa ridurre notevolmente l’incidenza della malattia. Obesità, diabete e patologie cardiovascolari sono la conseguenza dell’adattamento del nostro metabolismo all’eccesso di cibo.

Sua Maestà il porro, Giappone a Milano e l'aperitivo che fa bene alla salute

Il porro cibo da schiavi che ha conquistato i re. Su La Verità Giancarlo Saran racconta un alimento che è stato cibo dei costruttori delle piramidi e della povera gente , duttile in cucina e apprezzato anche per le virtù afrodisiache. @ Da 40 anni per portare il Giappone a Milano. Su QN l’anniversario di Poporoya, primo sushi bar milanese, tra i difficili inizi (“Dovevo regalare il sushi” spiega il titolare Shiro) e le celebrità che si sono sedute ai tavoli (da Paolo Rossi a Carmen Consoli) @ L’aperitivo può essere salutare. Ne sanno qualcosa Jacopo e Leonardo Signani, che insieme al coetaneo Guillaume Desforges Marzotto hanno dato vita a Holi, una bevanda limpida e dal gusto frizzante che non contiene alcol né zuccheri, ma solo sostanze benefiche. “Quello che piace della nostra idea - hanno spiegato gli inventori - è il fatto di aver coniugato il bere come fattore social al benessere”. (Il Giornale) @ Giovanni Rana compie 80 anni e per festeggiarlo i suoi operai gli regalano un’auto: una Renault4 come quella che utilizzava nel 1963 per consegnare porta a porta i tortellini.

Il pensiero

Quello di oggi è di Francesco Gesualdo, che su Avvenire riprende la protesta portata in piazza da Coldiretti in occasione del G7 dell’agricoltura al coro de “Il cibo non è solo merce” e scrive: “Riducendo il consumo di carne possiamo indebolire un sistema agricolo perverso che ha dato vita a una pletora di animali per assorbire una pletora di cereali, prodotta da una pletora di chimica (…) La soluzione è nelle mani dei Governi e dei Parlamenti perché possono, anzi debbono, intervenire per impedire che le imprese ci trascinino in avventure tecnologiche dagli esiti ignoti per la natura e gli esseri umani“.

L'assaggio

All’osteria Ponte Pietra (via Ponte Pietra, 34 - tel. 0458041929) di Verona. Una trattoria di lusso che è un vero gioiello, con un delizioso balconcino affacciato sull’Adige e un menu allettante che tra i piatti migliori annovera la tartare di gamberi con cacio pepe e lime, gli gnocchi di patate all’amatriciana bianca, gli spaghettoni Benedetto Cavalieri con carbonara, mazzancolle e tartufo nero ma anche la tagliata di manzo, la costata o il rombo con lenticchie salsa di cozze e chips di patate. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il Vino

Il Brunello di Montalcino selezione Madonna delle Grazie 2012 prodotto a Montalcino (SI) da Il Marroneto (tel. 0577 849382). Ottenuto da particolare selezione di uve raccolte nella vigna storica del Marroneto, ha colore rosso rubino intenso, naso intenso ed elegantissimo con profumi di frutti di bosco, e in particolare di mora, cui seguono sentori di menta, prugna, agrumi e spezie, quindi in chiusura nota balsamica e di tabacco, mentre in bocca è di rara complessità, con la sua grande struttura ben sostenuta da ottima freschezza e affascinante sapidità, e un finale di lunghissima persistenza. Su ilGolosario.it l'approfondimento di Marco Gatti. 

Lutti

Addio a Luigi “Puny” Miroli, il ristoratore simbolo del turismo ligure che nella piazzetta di Portofino, al ristorante il Navicello servì i suoi piatti a celebrità e personaggi di spicco. Se ne è andato all’età di 84 anni, lasciando la sua “creatura” alle cure della moglie Vanna e del figlio. @ Ma un’altra grave perdita ha colpito anche il mondo caseario. E’ morto a Roccalbegna (Grosseto) a 92 anni Duilio Fiorini (nella foto), fondatore del caseificio “Il Fiorino”, oggi condotto dalla figlia Angela e dal genero Simone. Definito da molti come “Il Re del pecorino”, aveva firmato con la sua professionalità alcuni grandi successi dell’azienda.