La Notizia

Il governo studia il nuovo green pass e molto probabilmente si muoverà sulla scia dell’esempio francese, ma con un modello in “salsa italiana”. Già utilizzato per ambiti come Rsa, matrimoni, stadi ed altri eventi, verrebbe impiegato anche per attività culturali, nei trasporti e nel settore della ristorazione, seppur con limitazioni più blande rispetto alle intransigenti disposizioni d’Oltralpe. E mentre proprio sul green pass lo stesso governo si scinde tra sostenitori (Pd), titubanti (5 stelle) e contrari (Lega e FdI), anche ristoranti e bar mostrano posizioni differenti. Allarmatissimi sono i rappresentanti dei pubblici esercizi, chef e ristoratori, che temono controlli impossibili da gestire e fuga dei clienti. Ma allo stesso tempo, una misura che provi a tenere insieme ripresa della socialità (ed economia) e contenimento dei contagi sembra al momento l’unica via percorribile e non più procrastinabile. Favorevole in questo senso è anche lo chef Vissani, per cui “il green pass per accedere al ristorante è una follia, ma se dovessero essere l’unico modo per evitare le chiusure dei locali, che green pass sia”. Spetterà ora al premier Draghi - dopo aver chiesto il parere degli scienziati del Cts - a dover mediare tra chi ritiene indispensabile imporre una serie di obblighi, come il ministro della Salute Speranza e la titolare degli Affari Regionali Gelmini, e chi invece non vuole sentirne parlare. Uno su tutti Matteo Salvini. Tra gli argomenti più spinosi resta tuttavia proprio quello che riguarda i ristoranti. I gestori già annunciano proteste e l’inserimento nella lista delle attività dove sarà previsto l’obbligo non è scontato. Una mediazione potrebbe essere imporlo soltanto nei locali al chiuso, oppure legandolo alla capienza. (Corriere della Sera, QN, Il Giornale e Avvenire) Intanto, mentre prosegue a spron battuto la campagna vaccinale, gira un sondaggio secondo cui quasi il 70% degli italiani sarebbe favorevole al green pass “rafforzato”, pensa cioè che chi non vuole vaccinarsi non dovrebbe pesare sulla libertà di chi, al contrario, ha offerto il braccio. (Il Fatto Quotidiano) @ In questo clima di incertezza, si diffondono a macchia d’olio anche le voci sulle chiusure di attività specializzate in eventi privati che, secondo le stime della presidente di Federmep, Serena Ranieri, potrebbero portare a una pioggia di disdette e rinunce per feste e matrimoni. (QN) @ In questo senso, ha fatto riflettere la decisione della Pro Loco di Gorgonzola di annullare la tradizionale Sagra nazionale in programma i prossimi 18 e 19 settembre. “Nessuno, oggi, sa dirci come saremo messi fra un mese - hanno spiegato gli organizzatori - e siccome non desideriamo dare alcuna illusione, preferiamo parlare con più durezza: niente sagra”. Ma, assicurano, l’annullamento sarà compensato da una serie di appuntamenti all’insegna della buona cucina, a numero contingentato e su prenotazione, negli spazi della Pro Loco. (QN) @ A fronte di una rassegna che sventola bandiera bianca, altre realtà ripartono garantendo qualità e sicurezza. E’ il caso di TuttoFood e Host, che hanno annunciato un’edizione congiunta, dal 22 al 26 ottobre a Fiera Milano, cui hanno già aderito 1800 espositori da 40 Paesi, per un programma con oltre 1000 eventi. @ Ma è il caso anche di Golosaria, che dopo l’edizione del Monferrato - sabato 11 e domenica 12 settembre - tornerà ad incontrare i suoi visitatori al MiCo di Milano, da sabato 6 a lunedì 8 novembre 2021. Tutte le novità su www.golosaria.it. @ L’Unione Europea “uccide” Diesel e benzina e annuncia, dal 2035, solo auto elettriche. E’ quanto stabilito dalle misure anti CO2 varate da Bruxelles insieme all’aumento delle tasse sui combustibili. Ma i costruttori si dicono scettici in quanto si tratta di “target difficili da raggiungere”. (Il Giornale)

Le vigne del Roero fanno i conti con la grandine e il parco alimentare contro la camorra

Gli eventi di maltempo marcato diventano sempre più frequenti e le grandinate degli ultimi giorni mandano in affanno l’agricoltura con oltre dieci milioni di danni in Piemonte. Si legge su Repubblica Torino, dove Carlotta Rocci spiega come, in meno di sei giorni, la Regione abbia inviato due richieste per lo stato di calamità. E il Roero fa i conti con la distruzione di interi vigneti di nebbiolo, arneis e barbera. @ Una situazione drammatica confermata su La Stampa dagli stessi vignaioli, per i quali “Da 45 anni non si vedeva un disastro di queste dimensioni”. @ Si può dare un valore misurabile alla bellezza? Se lo chiede chi vive e lavora sulle colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, ultimo arrivato tra i patrimoni Unesco in Veneto, e ne discuteranno i protagonisti della quarta e ultima tappa degli appuntamenti di Green & Blue, hub del gruppo Gedi dedicato ai temi della sostebilità. Oggi, alle 20,45, in diretta su greenandblue.it da Villa dei Cedri a Valdobbiadene con l’incontro a tema “Quanto vale la bellezza”, dedicato alle prospettive economiche e non solo delle eccellenze ambientali e culturali della regione. L’incontro sarà moderato dal direttore del Secolo XIX Luca Ubaldeschi. (La Stampa e Repubblica) @ Si chiama “Forestami” il progetto che entro il 2030 si pone come obbiettivo quello di piantare 3 milioni di piante nell’area della città metropolitana di Milano e che ha già ricevuto donazioni per quasi due milioni di euro, a dimostrazione che la sensibilità per l’ambiente è in costante crescita. L’approfondimento di Sofia Rossi su Avvenire. @ Agrorinasce è invece il nome dell’iniziativa che in Campania, nelle zone deteriorare e contaminate dalla camorra, punta a valorizzare e riqualificare il territorio, con l’aiuto della Regione. Il consorzio, composto da sei Comuni della provincia di Caserta (Casal di Principe, Casapesenna, S. Cipriano d’Aversa, Villa Literno, S. Marcellino e S. Maria La Fossa) da oltre vent’anni ha lo scopo di rafforzare la legalità in un’area ad alta densità criminale attuando progetti di rinascita dei beni confiscati ai clan. Nello specifico, grazie a un finanziamento di 30 milioni di euro, Agrorinasce realizzerà un parco alimentare dei prodotti tipici della regione Campania, portando il territorio ad essere nuovamente una leva di sviluppo. (Corriere della Sera) @ Su La Stampa è infine da leggere la storia della Saclà, azienda alimentare di Asti che dal 1923 mette la verdura in scatola.

Il pensiero

Quello di oggi è affidato a Marino Niola, che su Repubblica riflette sul legame tra cibo e religione.  “Sacrificare agli dei - scrive - significa principalmente dar loro da mangiare. A dirlo è il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach. Come dire che se l’uomo è ciò che mangia, Dio non è da meno. Perché in realtà, da che mondo è mondo, attraverso le scelte alimentari ogni popolo costruisce simultaneamente l’immagine di sé e quella della divinità. In questo senso, il cibo, proprio in quanto carburante della storia, è anche la materia prima della religione. E le norme alimentari sono il fondamento di quelle morali, non la loro conseguenza”.

Animalia

Londra verso lo stop alle aragoste bollite vive. Il Regno Unito si appresta ad abolire una prassi di cottura giudicata crudele anche da chef di livello come, ad esempio, il giudice di Masterchef Giorgio Locatelli. Secondo il quotidiano ‘Times’, il governo Johnson sarebbe pronto a varare questa decisione dopo aver ricevuto i risultati di un’indagine atta a verificare se i crostacei siano esseri capaci di provare dolore. E la risposta sarebbe positiva.

L'assaggio

All’enosteria Semi di Vino (via Maurizio Talice • tel. 366 1214961) di Ricaldone (AL). Un’equipe giovane è alla guida di questo locale che propone piatti convincenti e di valore come l’uovo cotto a bassa temperatura con crema di parmigiano e focaccia; le linguine al pesto di pistacchio e stracciatella di bufala con guanciale croccante o il pollo arrosto con mousselline di patate al tartufo e demi-glace affumicata. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il vino

Il Metodo Classico Blanc de Noirs Brut Nature 2016 dell’azienda agricola Barbaterre di Quattro Castella (RE). Lo abbiamo assaggiato insieme ad altri vini che hanno raggiunto la nostra redazione e ci ha colpiti per la sua ricchezza aromatica. Al naso è ricco di note floreali (violetta) e fragrante crosta di pane, mentre il sorso è elegante nel perlage, di lunga acidità e piacevolmente ammandorlato. La degustazione di Paolo Massobrio  e Fabio Molinari a questo link.