La Notizia

Continua il braccio di ferro tra Governo e Regioni contro le linee guida su bar, negozi e spiagge diffuse dall'Inail. E metà delle Regioni, a quanto pare, non comunica al ministero i dati sul monitoraggio epidemiologico; i ministri Speranza e Boccia intervengono: "Senza quelle informazioni non possiamo decidere nulla". (La Stampa) @ Un ordine sparso che vede molte regioni muoversi autonomamente per gestire la ripresa. E se l'Emilia-Romagna riduce il il distanziamento nei locali, la Liguria lo fa in spiaggia, portando a 3 metri la distanza tra ombrelloni, la Sardegna riapre i voli (dal 1° giugno quelli nazionali e dal 25 quelli internazionali), Veneto e Friuli pensano alla riapertura di piscine e palestre e alla possibilità di spostarsi fuori regione, stringendo accordi bilaterali con il Trentino. Ma anche la Lombardia, secondo l’assessore Fabio Rolfi intervenuto ieri ad una diretta Facebook con Paolo Massobrio, dice che, pur non volendo fare fughe in avanti, qualche misura di distanziamento va rivista (Repubblica) @ Intanto, in Piemonte, dopo il flash mob di 54 associazioni davanti al palazzo della Regione,  il governatore Cirio ha sciolto gli ultimi dubbi garantendo la riapertura, il 18 maggio per i negozi e il 25 maggio per bar e ristoranti.  @ Ma oltre alle regioni, contro le decisioni del governo si trincerano anche i ristoratori al grido di "Io non apro". A guidare la rivolta il titolare dell'Harry's Bar di Venezia, Arrigo Cipriani, che stamane su Repubblica rilancia il suo disappunto e dice: "Le regole sono sbagliate. Il mio locale passerebbe da 150 coperti a 10. (...) Abbiamo già perso due milioni di euro". A dar man forte alla sua dichiarazione è anche un sondaggio tra i locali del Veneto ripreso dal Corriere della Sera che fotografa il dramma di un settore in ginocchio: in 3 mila non riapriranno più - si legge - e le osterie rischiano di sparire. La stessa situazione si vive anche a Milano, dove i ristoratori si sono ritrovati (con figli) davanti all'Arco della Pace per protestare nuovamente contro i divieti imposti, che costringeranno un locale su tre a restare chiuso. Tanto che anche i super chef prendono tempo e Berton e Bartolini rinviano l'apertura all'inizio di giugno. (Corriere della Sera) @ Su Repubblica è poi da leggere  l'intervista di Mariella Tanzarella al titolare dell'Antica Trattoria Redecesio di Milano, Giancarlo Montalbetti. "Se riapro la trattoria non copro neppure le spese - dice - così rischiano 4 famiglie. Spero che i clienti poi tornino, la socialità è necessaria come l'aria". @ E in tema di socialità, fa riflettere anche il dato evidenziato da un sondaggio svolto in vista delle riaperture del 18 maggio, secondo cui solo un italiano su due è disposto a tornare come prima nei negozi e al ristorante. (Libero) @ Intanto, cambia la modalità di diffusione del virus, con casi insospettabili che diventano sospetti e una maggiore diffusione nelle fasce più giovani della popolazione. Lo spiega su La Stampa il professore Guido Chichino, primario di Malattie Infettive dell'azienda ospedaliera Santi Antonio e Biagio di Alessandria. E a proposito di una possibile seconda ondata, dice: "Occorrerà attendere 10-14 giorni per vedere cosa succede". @ Più ottimista è invece il virologo Fabrizio Pregliasco, che su QN tranquillizza: "La Fase 2 funziona, il rimbalzo non c'è. A quest'ora avremmo già potuto riscontrare segnali negativi. Ma la guardia deve restare alta". @ Una parziale conferma arriva anche dai dati. In tutto il Paese ieri i morti sono stati 262, a fronte di 2.747 guariti e di ricoveri ancora in calo. Restano alte le vittime in Lombardia (111) e i positivi (+522 nella giornata di ieri). Ma per l'assessore Rolfi "Il dato R0 è allo 0,53, inferiore allo 0,7 nazionale".

 

Regole per i migranti e la crisi delle pommes (frites)

Segnalazione all'Inps e un forfait di 400 euro da pagare. Sono queste le regole cui ci si dovrà attenere per regolarizzare baby sitter, colf, badanti e lavoratori del settore agricolo, secondo quanto stabilito nell'accordo raggiunto ieri dal Governo. Le richieste potranno arrivare dal dipendente o da chi lo assume nel periodo compreso tra il 1° giugno e il 15 luglio. (La Stampa) @ Intanto, dagli allevatori piemontesi arriva un'altra denuncia sul prezzo del latte. Il lockdown ha frenato gli acquisti di hotel e ristoranti e ora si punta alla vendita diretta. "Ma - spiegano - supermercati e caseifici ci impongono ribassi inaccettabili". (La Stampa) @ Più generi alimentari in dispensa e meno sprechi. Così si sono comportati gli italiani durante il lockdown secondo il rapporto #iorestoacasa 2020 dell'Osservatorio Waste Watcher ripreso stamane su Avvenire. La ricerca ha evidenziato che in quarantena l'acquisto di generi alimentari è decisamente aumentato per 1 italiano su 3. Ma più della quantità è cresciuta la qualità, con pari preferenza per prodotti freschi e confezionati. E il 61% degli intervistati ha dichiarato di non aver buttato nulla nella pattumiera in una sola giornata. @ Anche le patatine finiscono tra le vittime del Covid-19. In Belgio, la chiusura di pub e ristoranti ha messo in ginocchio l'industria delle "pommes frites" e secondo i produttori agricoli ci sono già 750 mila tonnellate di patate invendute che rischiano di finire al macero. Così, per far fronte alla crisi, le associazioni dei produttori si sono appellate alla solidarietà dei connazionali, invitandoli a mangiare almeno due volte a settimana il loro piatto simbolo. (Il Venerdì di Repubblica) @ Dolce&Gabbana si danno al vino e, in collaborazione con l'azienda vinicola siciliana Donnafugata lanciano "Rosa", un rosato della vendemmia 2019 che nasce da un blend di due vitigni autoctoni, il nerello mascalese e il nocera. Il vino, di cui - ca va sans dire - gli stilisti hanno disegnato bottiglia, packaging ed etichetta, sarà commercializzato a partire da giugno. (Corriere della Sera)

Rubriche

Non tutte le quarantene vengono per nuocere. Almeno per Il Mulino del Sassello, attivo dal 1830 nel savonese che con la super richiesta di lievito e farine ha aumentato la sua produzione del 40%, facendo rinascere un antico mestiere. La storia dei titolari, Diego e Rinaldo Assandri, è ripresa stamane sul Venerdì di Repubblica. @ Sempre sul Venerdì, nella rubrica "Pentole e Parole", Tommaso Melilli racconta l'epopea del merluzzo, un prodotto arrivato in Italia grazie a un mercante veneziano naufragato in Norvegia, dove provò il piatto locale e non ne volle più fare a meno (e cade a fagiolo, la ricetta del giorno in onda alle 15, del baccalà alla vicentina del ristorante Palmerino di Sandrigo). @ Sul Giornale Andrea Cuomo racconta le 10 grandi sfide per la cucina della "nuova normalità". 10 parole che racchiudono le poste in gioco per chef e clienti, ovvero distanze, ambiente, prenotazione, empatia, conto, menu, piatti, format, tecnologia, innovazione e sostenibilità.

Il Pensiero

Sul Venerdì di Repubblica Gad Lerner si interroga sulla legge del supermercato in tempo di Coronavirus e scrive: "E' giusto che l'aumento del fatturato e degli utili rimanga appannaggio dei supermercati davanti a cui facciamo la fila, o una quota di essi dovrebbe servire al soccorso dei bisognosi? Mi rendo conto che viviamo in un'economia di mercato… e dunque, dopo averlo pensato mi rimetto disciplinatamente in fila".

Ho capito bene?

L'abito intelligente? E' fatto con i gamberi. Miscelando seta e chitosano, un biopolimero contenuto dal carapace di gamberi e granchi, sono state ottenute fibre dotate di numerosi micropori, successivamente riempiti con un polimero che assorbe energia termica. Questo presto potrebbe permettere di realizzare tessuti (e quindi vestiti) in grado di rinfrescare d'estate e tenere caldo d'inverno, cambiando la funzione a seconda della temperatura esterna. (Il Venerdì di Repubblica)

 

L'assaggio

Venerdì, pizza! Oggi scopriamo come preparare a casa la pizza in padellino, seguendo la videoricetta di Giuseppe Rizzo, titolare della pizzeria Dell'Angolo di Vittuone (MI). Il procedimento su ilGolosario.it.
 

Il Vino

Il Toscana Rosso “Do Ut Des” 2016 di Fattoria Carpineta Fontalpino (tel. 0577 369219) di Castelnuovo Berardenga (SI). E’ un blend di merlot, petit verdot, cabernet sauvignon in parti eguali. Ha colore rubino di bella brillantezza e consistenza; al naso un misto di note animali e vegetali (tifo per l’intuizione di aver inserito il petit verdot) di bella intensità. In bocca è ficcante, ampio, con una sua intensità avvolgente e un po’ speziata. Temina con un finale amarognolo marcato, ma quando lo porti in tavola scopri che è un abbinamento eccezionale con le carni.
 

Week-end con ilGolosario!

Su ilGolosario.it i nostri aggiornamenti proseguono anche nel fine settimana. Oggi non perdete l'approfondimento sul design dei locali del futuro nella sezione Il SOSTENIsario, le lezioni di Petra sulla farina, la ricetta del baccalà alla vicentina proposta dallo chef Antonio Chemello e il pensiero della sera di Elena Lega.  Domani l'appuntamento è invece con la sesta lezione di ginnastica casalinga di Monica Gatti, la ricetta della trippa del ristorante La Grangia di Settala e il pensiero della sera (in musica) di Laura Falcetti. Domenica vi aspettiamo con un'altra degustazione de L'Ascolto del Vino con Paolo Massobrio, la ricetta degli gnocchi alla romana di Federica Borasio e le riflessioni serali di Don Lucio Guizzo. Buon week-end!