La Notizia

150 milioni di export negli Usa. A tanto ammontano i danni che il Grana Padano subirebbe se Washington ritoccasse ulteriormente - come paventato - i rincari sul prodotto lombardo, già colpito per il 40% sul valore all’ingrosso. Su repubblica l’allarme del direttore generale del Consorzio, Stefano Berni: “Se prima si pagavano 2 euro al chilo, ora siamo arrivati al 5,25%. Il 50% sarebbe un colpo per tutta la filiera. (…) Se i prezzi allo scaffale saliranno, i consumatori americani si rivolgeranno a prodotti alternativi di qualità inferiore” (Repubblica) @ Ma tra i prodotti colpiti dai dazi di Trump figura anche un’altra eccellenza del made in Italy: il vino. Sul tema interviene il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, che definisce l’ampliamento della lista dei prodotti a potenziale dazio aggiuntivo “un vero e proprio agguato commerciale ai danni dell’agroalimentare italiano ed europeo”. “Ci auguriamo - spiega in una nota - che la missione del Commissario al Commercio Phil Hogan in programma oggi negli Stati Uniti, possa scongiurare questa ipotesi (…) è necessario che l’Unione Europea dia riscontro alle istanze contenute nella lettera della ministra Bellanova, recapitata nei giorni scorsi al commissario Hogan”. Intanto, a risentire di questa situazione è già la Francia, che nel mese di novembre ha registrato un calo del 36% nelle vendite di vini fermi negli Usa. @ Dai dazi americani alle truffe alimentari. Secondo un rapporto dei Nas, nell’ultimo anno i raggiri sui prodotti made in Italy sono aumentati del 30% rispetto al 2018. Un festival degli orrori di cui farebbero parte non solo vini prodotti senza uva, ma anche oli spacciati per extravergine ma estratti da semi di soia, pesci surgelati e scongelati al sole, tonni deteriorati, carni bovine invase da muffe, sacchi di riso stoccati tra escrementi di roditori e taniche di benzina, formaggi infestati dai parassiti. “Quasi sempre - commenta il generale Gerardo Iorio su La Stampa - la frode alimentare fa rima con lo sfruttamento di chi lavora per imprenditori senza scrupoli. Gli abusi a danno dei lavoratori finiscono per ricadere negativamente anche sulla produzione degli alimenti”. @ 1800 tonnellate di nocciole piemontesi, 500 tonnellate di pistacchi di Bronte e poi latte, zucchero, frutta fresca e 32 mila tonnellate di altre piccole eccellenze. E’ la fotografia del gelato italiano scattata dall’Unione Italiana Food in vista anche del Sigep di Rimini (18-22 gennaio), l’appuntamento che celebrerà la svolta di un alimento diventato cult, di cui l’Italia si conferma il primo consumatore mondiale. Una nota positiva che Patrizia Cecchi, direttore Fiere Italia per Italian Exhibition Group, commenta così: “La crescita delle presenze straniere stimola il business e fa fare rete”. (Corriere della Sera) @ E in tema di gelato, sulle stesse pagine è da leggere l’intervista a Ugo Alciati, lo chef padre del fiordilatte mantecato. “Il segreto di un prodotto tradizionale è il latte: dev’essere eccezionale. Per me il gelato è sempre protagonista”. @ Novità in casa Lunelli. La famiglia alla guida delle cantine Ferrari brinda al record storico di ricavi e bottiglie vendute (5,8 milioni nel 2019) con l’acquisto di nuovi vigneti e l’aumento del numero dei conferitori, atti a soddisfare una richiesta in continua crescita. “La domanda è stata vivace per gli spumanti della linea Perlé e per le riserve Giulio Ferrari, ma l’accelerazione è arrivata nell’area dei non millesimati; Maximum e Brut vanno fortissimo nell’Horeca”, racconta su Italia Oggi il ceo dell’azienda trentina Matteo Lunelli.

Fake news scientifiche, la dieta di Fiorello e biscotti spaziali

In alimentazione se ne sentono di tutti i colori? Colpa delle fake news scientifiche accreditate da riviste che di scienza proprio non hanno nulla. Lo spiega su QN l’economista Mauro Sylos Labini, che cita il fenomeno delle tante riviste che millantano standard accademici ma che invece pubblicano solo articoli a pagamento. Tra le bufale più diffuse quella di una ricca colazione per aumentare il rendimento scolastico o l’utilizzo topico dello yogurt contro le infezioni vaginali. ll segreto della forma perfetta di Fiorello? La dieta del digiuno intermittente, che prevede di saltare (o anticipare) la cena. Attenzione però, avvertono gli esperti, non è adatta a tutti e ha senso cambiando alcuni cibi abituali. (Corriere della Sera). @ Il fast-food della pasta fresca Miscusi: inventato da due ragazzi torinesi under 30 oggi conta 300 dipendenti. Sulla Stampa la storia dell’idea lanciata da Alberto Cartasegna, classe 1989, che nel 2017 insieme al suo socio Filippo Mottolese ha aperto il primo ristorante Milano. Oggi Miscusi, basato su pasta fresca cucinata espressa in abbinamento a diversi sughi, è diffuso in altre dieci città. @ Nella fotonotizia di oggi i primi biscotti sfornati nello spazio a bordo della stazione orbitale: saranno però “gustati” (in realtà sarebbe più giusto dire analizzati) solo sulla Terra perché in orbita le briciole potrebbero creare problemi ai condotti di aerazione.

L'Assaggio

Al ristorante Da O Vittorio (via Roma, 160 • tel. 0185 74029) di Recco (GE). Un ritrovo storico per gli amanti della tipica focaccia con il formaggio, che dagli inizi del secolo la famiglia Bisso gestisce abbinando al piatto forte tante altre proposte che celebrano la tradizione ligure: dalle “frixoe di boraxi”, frittelle di pasta con la borragine, ai pansoti di erbe con salsa di noci; dagli spaghetti alle vongole al verde alle acciughe di Camogli alla Vittorio. Su ilGolosario.it la sosta di Alistra Silva. 

Rubriche

Su Avvenire di oggi Paolo Massobrio racconta dello spirito che le suore di Vitorchiano hanno messo nella produzione di vino nata da un’idea sviluppata dopo l’incontro con il grande vignaiolo Giampiero Bea di Montefalco.

Il Vino

Il Provincia di Pavia IGP Malvasia 2016 Intregh dell'Agriturismo Torrazzetta (tel. 0383 871041) di Borgo Priolo (PV). Dal colore orange, ha naso di incredibile eleganza con note di cedro, frutta candita e mandorle, giusta aromaticità, fine speziatura e sorso di suggestiva armonia, reso agile da bella sapidità, e dal finale lunghissimo.