Le anagrafiche
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Il vino italiano rischia di essere penalizzato da nuove etichette allarmistiche. Questo secondo la proposta contenuta nel Documento di lavoro dei servizi della Commissione (Staff Working Document) pubblicato il 4 febbraio dalla Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare (Dg Sante) della Commissione Europea, in preparazione della revisione del Piano europeo di lotta contro il cancro. Coldiretti e Filiera Italia si fanno sentire: "Siamo pronti a scendere in piazza per difendere il nostro patrimonio enogastronomico" e scrivono una lettera al presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. @ Questo non è l’unico guaio per il vino. Per via del Codice della strada più severo, calano i consumi di vino e il Veneto fa - 20%. Locali e ristoranti, soprattutto quelli lontani dai centri storici, risentono del timore di sanzioni per guida in stato di ebbrezza. @ Non tutto il male viene però per nuocere: la tendenza è un mercato più aperto ai prodotti alcol free. Oltre al vino dealcolato si apprezzano anche i cocktail e FerroWine inserisce in catalogo diversi gin zero alcol. @ Il gianduiotto diventa IGP ma a calamitare l’attenzione della filiera sono i prezzi della materia prima alle stelle: +180% in un anno. Il rischio è che si trasformi in un bene di lusso (Repubblica). @ Il comparto dei formaggi nazionali è sempre più proiettato nel mondo: sono la seconda voce nel food nazionale con 21,8 miliardi di ricavi. E se oggi l’Europa rappresenta l’80% delle esportazioni, la sfida è agganciare la crescita dei consumi nel resto del mondo. (Il Corriere della Sera). E in questa prospettiva Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, guarda agli USA e chiede di uscire dal muro contro muro dei dazi: “Ci proponiamo come interlocutori per far riconoscere nella UE le eccellenze americane. Possiamo collaborare”. @ L’olio tunisino invade le tavole italiane: la richiesta del condimento prodotto dal Paese nordafricano supera 75 volte l’offerta. E nonostante tutto la quotazione cala ancora. (Libero) @ Le imitazioni del made in Italy possono anche far bene al nostro Paese. E’ la tesi di Garbelli di Confagricoltura sulle pagine del Corriere della Sera dove spiega: l’italian sounding può diventare uno strumento utile ad aprire nuovi mercati. @ Il Fondo per l'Ambiente Italiano celebra mezzo secolo di impegno per la conservazione del nostro tesoro culturale e naturale. "Il FAI ha l'intelligenza che serve il bene... In un mondo che si consuma, la coscienza si educa anche attraverso la bellezza." scrive Vito Mancuso su La Stampa di sabato.
Matteo Baronetto lascia il Del Cambio dopo undici anni: «Ho dato tutto me stesso e l'ho destabilizzato» spiega in un'intervista a La Stampa. Dopo l'addio al Del Cambio, però Baronetto si prepara per una nuova avventura. «Mi sto guardando attorno, voglio qualcosa di speciale che non esiste ancora. Conto di partire entro fine anno con un’idea di Bottega». @ Ma il valzer dei locali non finisce qui. Milano si prepara ad accogliere nuove insegne di prestigio, come il ristorante gourmet della famiglia Cerea e una nuova sede della Langosteria in via Montenapoleone. Ma non mancano le difficoltà: lo storico Boccondivino di via Carducci ha chiuso i battenti; a Torino invece lo chef Christian Mandura lascia Unforgettable per unirsi a Reply, un'azienda che sta aprendo una nuova sede a Torino. In questa nuova avventura, Mandura lavorerà in uno spazio dedicato alla sperimentazione, esplorando i confini del gusto e creando ricette innovative con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale grazie alla collaborazione con un team di sviluppatori software ed esperti AI. Poi l’apertura al pubblico nel corso del 2025. @ A Cervia c’è una mensa in cui paga solo chi ha i mezzi, con gli chef dei ristoranti romagnoli che si danno il cambio ai fornelli. Si tratta di un’impresa no profit che funziona benissimo e che si basa sul principio di restituzione. Da leggere su La Stampa di oggi l’articolo di Maurizio Maggiani.
Un solo tavolo per tutti i commensali e la politica è bandita. Il Corriere della Sera intervista a un anno dall’apertura Micol Zorzella che ha ideato la nuova formula nel suo ristorante L’Antica Amelia. “Si arriva quando si vuole, si ordina alla carta ma si condivide il tavolo” spiega. Non tutti però hanno subito capito: “C’è chi pensava di venire a cuccare”.
Un solo tavolo per tutti i commensali e la politica è bandita. Il Corriere della Sera intervista a un anno dall’apertura Micol Zorzella che ha ideato la nuova formula nel suo ristorante L’Antica Amelia. “Si arriva quando si vuole, si ordina alla carta ma si condivide il tavolo” spiega. Non tutti però hanno subito capito: “C’è chi pensava di venire a cuccare”.
È al ristorante RAL 3000 ad Alassio (Sv) per una cucina che punta sulla freschezza degli ingredienti locali e selvatici e sulle tecniche della cottura a fuoco vivo. Tra le proposte spiccano, lo Scorbutico: ovvero il formaggio alla brace con i cachi, il tris di faraona: petto, filetto e coscia e il gelato al fine. Sul Golosario l’articolo di Gabriele Scivetti.
È la Barbera d’Asti “Mavi” 2023 di Ca’d Gal di Santo Stefano Belbo (At). ha colore violaceo brillante, al naso c’è la mandorla tipica della barbera, la frutta fresca e una parte intrigante di erbe aromatiche. In bocca si conferma una Barbera gastronomica, morbida, con la giusta acidità che la rendono perfetta ad accompagnare tutto il pasto