La notizia

Primavera soffocante e sempre più calda. Su La Stampa il meteorologo Luca Mercalli riporta l’allarme lanciato dal Cnr sui cambiamenti climatici che hanno interessato l’Italia nel trimestre marzo-maggio, facendo registrare le temperature più alte dal 1800 con un’anomalia di +1,9° rispetto alla media del periodo. Ma oltre alle temperature, a preoccupare è stata anche l’eccezionale scarsità d’acqua, con un 50% di deficit nelle precipitazioni che ha colpito principalmente regioni come l’Emilia, il Veneto e la Sardegna. Una situazione allarmante che ha avuto effetti anche sul Mare Mediterraneo, sempre più invaso da specie di pesci aliene, e sull’agricoltura, dove l’alternarsi di caldo e gelate ha causato danni per circa un miliardo di euro. @ Si chiama “Ghe n’è minga de ruera”, in dialetto milanese “Non ce n’è di spazzatura” ed è il nome scelto dal Centro Servizi per il Volontariato di Milano per la campagna volta a riutilizzare il cibo rimasto invenduto. Il progetto, presentato ieri e realizzato in collaborazione con Milan Center for Food Law e Policy, punta a creare un network tra commercianti e associazioni solidali per il riutilizzo del cibo altrimenti destinato al macero: panettieri, pasticceri, lattai, fruttivendoli, trattorie e piccoli negozi a fine giornata cederanno ai volontari gli alimenti rimasti invenduti, che saranno subito distribuiti ai più bisognosi. (Corriere della Sera) @ Non solo insetti, ma anche farine di baco da seta, oli di microalghe e integratori a base di grilli. Sono solo alcuni degli alimenti - oggi vietati - che tra 200 giorni potrebbero finire sulle tavole degli italiani. A stabilirlo il regolamento UE che da gennaio 2018 consentirà anche in Italia l’introduzione dei cosiddetti Novel food, ovvero tutti quegli alimenti per cui non è dimostrabile un consumo significativo al 15 maggio 1997. Tra questi: grilli, locuste, tenebrione, buffalo work, tarma della cera e baco da seta. In ogni forma e variante. (La Stampa) (Sigh n.d.r) @ Dai menu a base di insetti al successo della carne padovana della Cooperativa Azove. Il consorzio ieri ad Agripolis ha presentato numeri record, con un +12% nelle vendite dell’ultimo triennio e un fatturato salito oltre i 130 milioni di euro, e annunciato la nascita di un nuovo marchio di qualità verificata. (Il Mattino di Padova). @ E in tema di cibi interviene anche Alessandra Dal Monte, che sul Corriere della Sera presenta il libro “Low Foodmap: consigli e ricette ad alta digeribilità per un intestino felice” ed elenca le principali caratteristiche della Fodmap, una pratica molto utilizzata in cucina che porta a selezionare i cibi in base alla loro digeribilità, combinandoli poi in ricette. Una tendenza partita da uno studio dell’Università australiana di Monash sui gonfiori addominali, che denigra i carboidrati fermentabili presenti in vari alimenti e responsabili della cattiva digestione.

Sommelier del riso, lezioni di olio e i grani mangia-petrolio

Sommelier del riso? Si può! Debuttano a Brescia i primi corsi per diventare “degustatori” di chicchi; ad organizzarli è l’associazione Aquaverderiso (che proprio a Golosaria Milano per la prima volta presentò questo progetto), che sfruttando il “metodo DG” ideato da Davide Gramegna, allenerà i sensi di neofiti e addetti ai lavori facendo valutare campioni di riso a cotto e a crudo. “Sono sempre mancati strumenti sensoriali per la valutazione del riso - spiega uno dei soci di Acquaverderiso, Massimo Biloni - Non esiste nessun obbligo di scrivere in etichetta il luogo di coltivazione, ma esistono alcuni modi per comprendere se un riso è italiano”. (Corriere della Sera) @ Dal riso all’olio, con la prima scuola per assaggiatori di extravergine in programma a Milano, in via San Pietro all’Orto. Le lezioni, nate dalla collaborazione tra il Seminario permanente Luigi Veronelli e l’Associazione Internazionale Ristoranti dell’Olio, partiranno il prossimo 25 settembre e prevederanno 40 ore di corso ripartite su tre livelli che spazieranno dai fondamenti della tecnica di degustazione alla valutazione dei migliori abbinamenti. Lo spiega su Libero Massimo De Angelis. @ Dai grani mangia-petrolio la soluzione per ripulire i mari. E’ l’obiettivo di Minerv Biorecovery, una tecnologia brevettata dalla società bolognese Bio-on in grado di dissolvere gli idrocarburi in acqua grazie a speciali micro polveri biologiche. Le particelle di queste polveri, gettate nel mare inquinato, formano una struttura porosa adatta ad ospitare una serie di batteri che si nutrono della bioplastica, attivando processi che in circa 20 giorni assicurano l’eliminazione della frazione degradabile degli idrocarburi presenti nell’acqua. (Libero)

Rubriche

Le migliori amiche dei giardini sono le “piante scapigliate da sottobosco”. Così Paolo Pejrone su La Stampa presenta il lamium galeobdolon, una pianta considerata poco più che un’erba comune e spesso bandita dai giardini ma che “Con i suoi lunghi tralci e le foglie chiare, permette di unire e incorporare e nasconde le magagne del giardino”. @ Sul Corriere della Sera Luciano Ferraro racconta la storia di Giacomo Neri, il vignaiolo stacanovista che a Montalcino produce un Brunello pluripremiato e che presto trasformerà la sua tenuta Casanova di Neri in un resort di lusso con 10 camere, piscina e spa ricavate negli spazi del casale. @ Nuova sosta anche per Gianni e Paola Mura, che sul Venerdì di Repubblica recensiscono i piatti del ristorante Al Garamond di Torino, mentre da bere consigliano il Criseo 2015 prodotto da Guado al melo a Castagneto Carducci (Livorno)

Ho capito bene?

Dopo i cani, ora anche i gatti arrivano in ufficio. Succede in Giappone, a Tokyo, dove la Ferray Corporation, un’azienda specializzata nella produzione di contenuti per il web, ha “assunto” ben 9 gatti randagi come collaboratori. Secondo i manager, il loro atteggiamento contribuirebbe ad alleviare lo stress da ufficio e rendere più produttivi gli impiegati perché più concentrati. Ma non è tutto; l’azienda ha apprezzato questa scelta a tal punto che ha deciso di incentivare i dipendenti a portarsi i gatti da casa e stanziato un bonus mensile di 5mila yen (l’equivalente di 50 euro) per chi adotterà un felino randagio (Libero).

L'assaggio

All’Antica Locanda (via Spirito Santo, 49 - tel. 0804972460) di Noci (BA). Non distante da Bari, a pochissimi chilometri dalla rinomata Castellana Grotte, un locale accogliente incentrato sulla cucina della tradizione pugliese, con piatti - principalmente di terra - che vanno dalle olive locali alla crema di patate di Polignano; dai lampascioni fritti alle polpettine di gallina, passando per le strascinate al sugo di pomodoro e caciocavallo podolico e l’agnello in casseruola. Su ilGolosario.it la sosta di Domenico Arecco.

Il Vino

Il Terre di Chieti Pecorino 2016 di Villa Medoro (tel. 085 8708139) di Atri (TE). Giallo paglierino con riflessi oro, ha naso floreale, note di frutta esotica, sorso fresco, di bella sapidità e buona persistenza.