La Notizia

Lo Zoo al contrario tiene banco sulle pagine dei giornali, che evidenziano il passeggio di animali in città: “Loro liberi e noi in gabbia” scrive La Stampa”  @ Nel frattempo viene confermato il trend discendente dei contagi (anche record di guariti: 2099 in un giorno) e si inasprisce la polemica sulla fase 2. A breve la proroga del lockdown per altri 15 giorni (ma c’è da scommettere che si andrà a lunedì 4 maggio ) @ L’attenzione poi continua a essere puntata sui vaccini. Secondo il Corriere della Sera sarebbero 30 nel mondo gli studi e per metà maggio si attendono i risultati dei primi test italiani. Ma la Moderna di Boston è già avanti e così altri istituti americani. Su questo La Verità titola: “Gates, re Mida dei filantropi già si prepara a venderci il vaccino”. @ Amazon, invece, si offre per un pasto a tutti e dona un milione di euro al Banco Alimentare della Lombardia oltre alle eccedenze della vendita del fresco. @ Intanto si registra una nuova rincorsa ai prodotti: il mascarpone va a ruba ma anche i limoni, che raddoppiano i prezzi per la richiesta come disinfettanti naturali.

 

Chef a 600 euro nella cucina di Giuseppe Conte e le misure per stare seduti al ristorante

Fa discutere la lettera di una chef di Apricena, nel Foggiano, della trattoria Donna Peppina che scrive al Premier Conte rimandando al mittente gli aiuti: “Smetto e prendo il reddito di cittadinanza”. E Mariagrazia Ferrandino, 49 anni, divide in due il mondo, sul sito di Luciano Pignataro, dove piovono condivisioni ma anche insulti. Sulla pagina facebook di Golosaria, stamane apriamo anche noi il dibattito. @ Sul Corriere della Sera si legge invece che molti chef-imprenditori di sé stessi hanno già chiesto i 600 euro al mese a fronte del numero zero di clienti. Nell’articolo, le storie di Federico D’Amato del Caffè Arti e Mestieri di Reggio Emilia; di Davide Oldani del D’O di Cornaredo; di Cosimo Mogavero del Crispaccio di Milano; di Antonio Ziantoni dello Zia di Roma (neo corona della nostra guida) e di Giuseppe Iannotti dei Kresios di Telese Terme (anch’egli “coronato”). @ A Torino, secondo un’indagine di Confimprese, un negozio su quattro resterà chiuso e Gino Sorbillo decide di non inaugurare più la sua pizzeria in città. @ Intanto si profilano le ipotesi per la riapertura di Bar e Ristoranti: distanza obbligatoria di un metro e 80. @ A Torino, l’ordine degli architetti mette a confronto gli imprenditori, fra cui Oscar Farinetti che dice: “L’emergenza ci sta aiutando a toccare il fondo: un rimbalzo ci condurrà a  una rinascita su sentimenti nuovi". @ Ma intanto il fondo è pieno di colombe invendute, con le pasticcerie chiuse per le imminenti feste. Al che Balocco racconta che anzitempo ha bloccato la produzione per orientarsi sui biscotti.

Il caffè diventa un profumo e la robiola vola

L’odore del caffè diventa un profumo da indossare. Anche questo è parte dell’effetto Covid dove la mancanza del bar è assai sentita: “L’aroma del caffè è un odore iconico che ci riporta alle prime levatacce per andare a scuola – scrive Luca Ferrua sulla Stampa – ognuno ha il suo odore di caffè.” Ed è così che Sergio Momo, creatore del brand di lusso Xerjoff lo ha trasformato addirittura in una collezione olfattiva, Coffee break, e in questi giorni, attraverso l’e-commerce è diventato già un successo mondiale. Questa boutique italiana che ha sede in via Cavour a Torino ha deciso di devolvere una parte delle vendite alla Fondazione Specchio dei Tempi della Stampa per la lotta al Coronavirus. @ Ma il Covid 19 ha creato anche un boom di start up – scrive Italia Oggi – 500 mila in due mesi. E vanno a ruba i termometri a distanza. @ Ed ora tutti vogliono la Robiola di Roccaverano – scrive Piero Bottino su La Stampa di Alessandria – che rileva il boom delle richieste dopo l’appello del Consorzio, raccolto anche da IlGolosario, producendo ordini che hanno raggiunto anche la vicina Francia @ Sempre sulla Stampa edizione di Alessandria un curioso articolo sull’uovo di Pasqua ispirato a Pollok da Bodrato, che inaugura la stagione delle uova di Pasqua=opere d’arte.
@ Fra le attività che maggiormente sono ferme c’è anche quella dello sport: “La Pasqua sportiva è in famiglia", titola Avvenire, con una eloquente foto di uova di diverso uso.

Ho capito bene?

L’appello lanciato ieri da Carlin Petrini di un 25 aprile virtuale e solidale, per Il Giornale diventa “La convocazione di Gad Lerner di uno strambo 25 aprile.” E il tutto condito anche di un giallo (sì, come il risotto alla zafferano. Ndr) per cui tra i firmatari dell’evento ci sarebbe Cesare Battisti. Ma è lo chef del Ratanà di Milano, non il terrorista in carcere (risott a la milanesa, appunto)

 

I vini per la Pasqua e la concorrenza che diventa Colleganza

Si arricchisce per la Pasqua la programmazione de IlGolosario.it che oggi ha aperto con gli auguri di Tessa Gelisio (nella newsletter del giovedì tutte le anticipazioni). Su Il sussidiario.net l’articolo di Paolo Massobrio dal titolo: “Il passaggio dalla Concorrenza alla Colleganza. @ E sempre Paolo Massobrio, su La Stampa on line, nell’inserto Tuttigusti consiglia le sue 12 bottiglie per la Pasqua, fra Amarone, Barolo e Brunello di Montalcino e vini bianchi da sorpresa.

L'assaggio

Giovedì? Gnocchi! Oggi li prepariamo insieme a Marco Gatti che, come tanti di noi, ha indossato il grambiule di cuoco casalingo (ma con il Papillon). La ricetta completa su ilGolosario.it.

Il vino

Il Piemonte metodo classico Pinot Nero di Cascina Faletta (tel. 0142 670068) di Casale Monferrato (AL). Si nota subito una spuma molto ricca con note di piccoli frutti e fiori che offrono profondità al naso. In bocca ha una freschezza decisa, scalare, molto persistente; termina con la fragranza amara delle bucce del mirtillo e la freschezza della sua acidità. Bravi, un'ottima interpretazione.