Golosaria dei record: il giorno dopo

I giornali di oggi parlano di un’edizione record di Golosaria e di 20.000 partecipanti nei tre giorni della manifestazione che si è chiusa ieri con la presentazione del GattiMassobrio, la guida nazionale alle migliori tavole. Tantissimi i cuochi intervenuti, e un omaggio speciale ai 70 anni di Aimo Moroni a Milano. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha mandato un messaggio ad Aimo e Nadia: “Milano vi deve molto!”. Straordinaria anche la partecipazione delle Botteghe del Gusto che hanno animato la giornata di domenica dopo la premiazione dei Top Hundred, i 100 migliori vini d’Italia, e dei Patriarchi della Barbera d’Asti, mentre un pubblico interessato ha affollato il palco dell’Agorà anche sabato sera, in occasione della presentazione della ricerca presentata dall’Università IULM di Milano sui giovani e la comunicazione del vino, cui è seguita la degustazione dei vini del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. Ma Golosaria è stato un crocevia di buyer, operatori del settore e consumatori attenti, che hanno apprezzato i 300 espositori presenti, sia nell’area wine, sia in quella food, per non parlare della Cucina di Strada che è stata presa d’assalto. La soddisfazione è davvero tanta, anche per le prospettive presentate lunedì mattina, con l’accordo fra Golosaria e Artimondo, per favorire la vendita on line dei migliori prodotti del Golosario e l’attenzione del Giappone ai prodotti italiani, come ha testimoniato Thierry Coen di Solleone Bio. Fra tre giorni lo staff di Golosaria sarà a Tokyo per una serie di incontri con gli operatori del Sol Levante, con conferenze sulla cucina italiana, ma anche momenti di degustazione. Golosaria ha poi lanciato un’iniziativa di solidarietà per le 18 realtà del Golosario colpite in qualche modo dal terremoto in Centro Italia: 4 mesi di cene in ComPagnia, in tutte le community del Club di Papillon. La prossima edizione di Golosaria a Milano sarà il secondo weekend di novembre, mentre Golosaria Monferrato è fissata per il 1° e 2 aprile e in Veneto per il 20-21 maggio. W Golosaria!

Start-up sostenibili e il fenomeno degli home restaurant

Start-up sempre più green. Sono più di 380mila le aziende made in Italy che hanno fatto della sostenibilità il loro cavallo di battaglia; da Poliphenolia, che produce creme anti-invecchiamento con i polifenoli estratti da bucce e semi dell’uva a DueDiLatte, il marchio che utilizza tessuti ricavati dal latte per produrre indumenti che idratano la pelle. Ma anche Mycoplast, che trasforma paglia di riso, segatura e fondi di caffè per creare un materiale alternativo a terracotte, Aep Polymers, che realizza liquidi e schiume adatti per l’isolamento con i gusci degli anacardi. Fino alla milanese GS4C, che trasforma il basalto in una fibra elastica alternativa al vetro resina. Tutte saranno presentate a Ecomondo, il salone dell’innovazione green in scena da oggi a venerdì nei padiglioni di Rimini. (Italia Oggi) @ Ma in fatto di tendenze va forte anche il “social eating”, ovvero il fenomeno della ristorazione in abitazione privata. Complici la crisi e la diffusione di casalinghi provetti, sono già 7mila in tutta Italia i “cuochi social” che nell’ultimo anno hanno organizzato più di 37mila eventi di condivisione della cena con ospiti reclutati anche sul web, creando nel 2014 un fatturato di 7,2milioni di euro. Tra le regioni più entusiaste in questo senso la Lombardia, seguita da Lazio e Piemonte, mentre resta ancora un po’ diffidente il Sud Italia. Un argomento che oggi sarà dibattuto anche alla Camera, dove si cercheranno soluzioni per disciplinare il fenomeno anche dal punto di vista fiscale. (La Stampa) @ Sulla stessa pagina anche il commento di Federico Francesco Ferrero, che a proposito del social eating scrive: “Il cibo è una variabile marginale in queste cene che prevedono, come portate principali, incontri, atmosfera e parole (…) ma rispetto ai ristoranti, il nodo è proprio nella sottile differenza tra ospite e cliente, tra condividere e acquistare. Tra la possibilità, legittima, di non gradire un piatto e quella di non voler pagare una compagnia indigesta. Questi infatti, non sono ristoranti e non vendono cibo”. @ Poche calorie, molte vitamine. E’ la ricetta benefica del minestrone, ideale per fare scorta di verdure anche fuori stagione. Fresco o surgelato non fa differenza, ma è importante sceglierlo nel modo giusto. A partire dall’etichetta, più utile se dettagliata, e passando per la confezione, badando a evitare quelle bagnate o ricoperte di brina. Ne parla su Repubblica Marta Dore.

L'assaggio

Il Ristorante Materia (via Cinque Giornate, 32 - tel. 0312075548) di Cernobbio. Il nuovo locale bomboniera del giovane Davide Caranchini, chef con un passato nelle cucine di grandi ristoranti internazionali che riserva ai clienti una cura sartoriale. La sua cucina è un mix di creatività e tecnica, dove spiccano piatti come il risotto Carnaroli Riserva San Massimo sedano rapa birra e tacete, il piccione “Az.agricola Moncucco” lattuga sambuco e radice di polipodio e il Bansky, un’interpretazione golosa de “Il lanciatore di fiori” dell’artista omonimo. Su ilGolosario.it l’approfondimento di Marco Gatti.

Il Vino

E’ il Moscato di Saracena di Cantine Viola (tel. 0981349099) di Saracena (Cs). Un gran vino con riflessi ambrati; al naso ha sentori di scorza d’arancia, frutta secca, datteri, miele e, soprattutto, fichi secchi. In bocca è elegante e molto persistente, accarezzato da un’acidità che sembra proteggere il sole caldo di Calabria concentrato dentro a questo sorso di vino passito.