La notizia

Italia campionessa d’Europa nel consumo di frutta e verdura. Secondo Coldiretti ne mangiamo 160 kg a testa ogni anno (anche fuori pasto), ovvero più di macedoni, francesi e tedeschi, con un aumento di quasi 1 miliardo di chili nell’ultimo decennio. Ma c’è un punto dolente: consumiamo sempre le stesse varietà e ne abbiamo perse 3 tipologie su 4. (Il Giornale) @ Al supermercato il carrello non si riempie. Il Pil dovrebbe tornare il prossimo anno sui livelli pre-crisi, sale la fiducia delle aziende ma i consumi ripartiranno solo dal 2023. E 5 milioni di italiani temono di dover risparmiare sul carrello della spesa. E’ la sintesi del rapporto Coop 2021, che segnala anche un cambio dei gusti: più attenzione alla sostenibilità, tendenza al risparmio e corsa ai discount. (Repubblica e Corriere della Sera) @ Intanto, l’agroalimentare italiano accelera all’estero ma viene superato da francesi e spagnoli. Il made in Italy mantiene però intatto il vantaggio di un prezzo medio più elevato rispetto ai competitor grazie all’alta reputazione di cui godono i prodotti Dop. (Italia Oggi) @ Quando il caos fa nascere la biodiversità. Così La Repubblica presenta l’iniziativa del Vivaio Bicocca, che a Milano ha recuperato un’area e l’ha aperta al quartiere: un esperimento riuscito che può diventare un modello per il risanamento di spazi abbandonati. @ Di piante si parla anche su Avvenire, dove Daniele Zappalà spiega come la riscoperta dell’importanza delle mondo botanico affonda le radici in una lunga tradizione artistica e spirituale. E di come la difesa dell’ambiente sia prioritaria per uno sviluppo (e un futuro) sostenibile. @ Su Avvenire di oggi è poi da leggere l’Appello di Gusto di Paolo Massobrio, che racconta di chi, pur essendo un “gigante” accetta di essere un particolare per appartenere a un quadro più grande. Il nostro approfondimento a questo link. @ “Niente stipendio ai non vaccinati”. L’ad della catena di supermercati Conad ipotizza la stretta, prevedendo un periodo a casa in aspettativa non retribuita. Ma scatena l’ira dei no-vax, che ora vogliono boicottarla. (QN) @ Su La Stampa di Mondovì parlano gli imprenditori del mondo della ristorazione, che in replica al preside dell’Alberghiero di Mondovì, per cui cuochi e camerieri sono stufi di essere sfruttati, rispondono che “Oggi ai ragazzi manca la passione”. @ “Venite a pranzo da me”. E’ questo il malinconico appello lanciato sui social da Padre Bianchi, l’ex priore che dopo l’allontanamento dalla Comunità di Bose ha pubblicato una foto di peperoncini ripieni con il messaggio: “Vivo in esilio, vi aspetto per mangiarli”. (QN) @ Il gelato diventa espresso. Su QN il progetto di Maria Paola Merloni, che a Fabriano ha brevettato delle macchinette per realizzarlo in tre minuti, dove si vuole.

Settembre all'insegna del vino, ricette per la ripartenza e vino in lattina

Meno tre giorni alla Douja D’Or, che dall’11 settembre al 3 ottobre porterà ad Asti le migliori produzioni enologiche del Piemonte, nel segno della ripartenza. Un’edizione che avrà tra i suoi protagonisti il Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, che pure sarà a Golosaria il prossimo fine settimana, con banchi d’assaggio e l’incontro a tema “Un bianco per il Monferrato” (sabato ore 14,30 - Hotel Candiani di Casale), una degustazione di Cortese e vini da uve baratuciat con Paolo Massobrio e il presidente del Consorzio Filippo Mobrici. @ Di ripartenza parla anche Oscar Farinetti, che su Repubblica svela la sua ricetta per la ripresa, raccolta anche nel suo ultimo libro “Never Quiet” (letteralmente “Mai tranquillo”). “Da Bologna a Tokyo - racconta Farinetti - qualche errore l’ho fatto. Ma la mia missione resta quella di vendere il made in Italy, ho paura solo dei sovranisti”. E sempre Farinetti interviene anche sul Corriere della Sera dove, tra le altre cose, confessa: “Mi innamorai di Matteo Renzi ma rifiutai di fargli da ministro”. @ Intanto a Vittorio Veneto si consuma la “battaglia del Prosecco”. Ad accendere la miccia il Vescovo della città, ricoperto di insulti dopo che aveva messo nel mirino i pesticidi e la monocoltura. “Sentiamo forte nel nostro territorio il richiamo del rispetto della salute. Vogliamo porre con urgenza l’attenzione sul tema della preservazione della biodiversità”, aveva spiegato il Monsignore suscitando in tutta risposta l'ira dei cittadini, per cui “La chiesa non vivrebbe senza i nostri denari”. @ Dagli scarti del vino profumi e prodotti di bio-cosmesi. In Toscana nasce Profumi Divini, progetto cofinanziato dalla Regione Toscana per l’utilizzo di fonti energetiche a basso costo nell’industria enologica. L’approfondimento su Italia Oggi. @ Dalla Toscana a Calamandrana, patria del Moscato, della Barbera e dello spumante dove il vino viene messo in lattina dalla SoViPi, unica azienda di imbottigliamento in lattina conto terzi di tutto il Piemonte che va a ritmo di 6 milioni di lattine all’anno, il corrispettivo di 2 milioni di bottiglie. (La Stampa di Asti)

Ho capito bene?

Per festeggiare le nozze di una coppia di sposi, gli invitati scaricano due quintali di riso sul sagrato. E’ successo davanti alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Leini (Torino) e il gesto ha fatto imbufalire il parroco, don Pierantonio Garbiglia, che ha dovuto radunare un folto gruppo di volontari per ripulire l’area. (La Verità)

L'assaggio

Al ristorante Residenza del Lago (via Roma, 48 • tel. 0119834885) di Candia Canavese (TO). In una cascina del ‘700 che ospita albergo e ristorante, una sosta felice in cui si gustano piatti tra cui spiccano il vitello tonnato d’antan e lo sformatino di tarassaco accostato al trancio di salsiccia; quindi gli spaghetti di Gragnano con cipolla di Tropea, ciuffetti di calamari e crema di rucola o il salmeggino in crosta di erbette aromatiche con patate fritte. Su ilGolosario.it la sosta di Silvana Delfuoco.

Il vino

Il Valpolicella Superiore “Formiga” 2017 di Collina dei Ciliegi di Grezzana (VR). Di colore rubino trasparente, ha note vivide di frutti rossi e sentori di erbe officinali. In fondo al sorso accompagna una freschezza pregnante, con una bella sapidità. Lo descrive Paolo Massobrio in un approfondimento dedicato alla Valpantena a questo link.