La Notizia

Italia senza più bollicine. La Co2 è introvabile e il suo prezzo è salito del 550% in quattro anni. E’ di ieri la notizia che lo stabilimento della Sant’Anna di Vinadio ha dovuto sospendere la produzione di acqua frizzante, ma il problema è destinato a toccare anche altre aziende produttrici di bevande analcoliche gassate, oltre all’industria alimentare. A confermare la crisi è Air Liquide, gruppo francese leader in Europa nella produzione di Co2, che parla di una situazione che sta rallentando la distribuzione: mentre prosegue quella negli impianti di produzione, si è interrotta - a Ferrara - quella di trasformazione. L'allarme di Assobibe: “I rincari di di energia e materie prime mettono a rischio anche le bibite analcoliche. E nel 2023 arriva la sugai tax…”. (La Stampa e La Verità) @ Una possibile soluzione alla mancanza di Co2 arriva però da Coldiretti, che individua negli allevamenti animali un’alternativa. Se gli allevamenti conferiscono gli effluenti animali a un impianto per la produzione di biometano liquido - spiegano - l’anidride carbonica viene liquefatta pura al 100% e diventa utilizzabile per il mercato delle bolle. “Con la diffusione di biodigestori di nuova generazione - commenta il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici - gli allevamenti da ‘problema ambientale’ possono diventare una risorsa industriale”. @ C’è finalmente una data per l’apertura di Eataly a Verona, che sarà inaugurato il prossimo 24 settembre all’interno della storica “ghiacciaia” degli ex magazzini Generali, di fronte alla Fiera. Lo ha annunciato l’amministratore delegato, Nicola Farinetti, per cui: “E’ incredibile motivo di orgoglio aprire un punto vendita così speciale nella ex Stazione Frigorifera Specializzata di Verona (…) I lavori di allestimento stanno andando avanti e Eataly Verona avrà circa 1.000 prodotti locali su un totale di 10mila referenze, con tante eccellenze del Veneto”. (Corriere di Verona)

Custodi del riso, intelligenza del polpo e cioccolato sostenibile

Da leggere, sul Venerdì di Repubblica, il reportage di Maurizio Crosetti dedicato ai “Custodi del riso amaro”, l’Ente Risi che a Castello d’Agogna, nel Pavese, assiste gli agricoltori e sperimenta soluzioni per il risparmio idrico. “Mai vista una cosa del genere in tanti anni di lavoro - spiega il direttore dell’Istituto di Agronomia dell’Ente, Marco Romani - Ci aspetta un’estate di continua sofferenza. La siccità ha un peso notevolissimo anche sull’efficacia degli erbicidi, e qui studiamo come aggirare almeno in parte il problema”. @ Sulle pagine della Stampa Luca Ferrua racconta la storia dello chef Paolo Griffa, talento dei fornelli nato a Carmagnola e oggi in Valle d’Aosta che “Per i professori delle medie era troppo bravo a scuola per fare l’Alberghiero”. @ Il Green Hero scelto questa settimana da Alessandro Gassmann è invece Livia Lombardi, che nel suo agriturismo Le Campestre a Castel di Sasso ha ridato vita al Conciato Romano, il formaggio amato secoli fa dal poeta Marziale e oggi ricercato dagli chef di mezzo mondo. (Il Venerdì di Repubblica) @ “Non insultiamo l’intelligenza del polpo”. Così titola il Venerdì di Repubblica, dove Tommaso Melilli racconta che l’idea di mettere un tappo di sughero nell’acqua di cottura per rendere più morbida la carne del polpo sia all’origine di una superstizione. La ragione è che un tempo, i mercanti di polpi li vendevano già cotti, lasciandoli raffreddare in grandi pentole piene d’acqua: per non scottarsi, quando dovevano estrarli, legavano uno spago alla testa di ogni polpo e attaccavano un tappo di sughero all’altra estremità. Quando il cliente arrivava il mercante tirava il tappo, estraeva il polpo e, non sapendo che farsene del tappo, lo infilava dove poteva. “Aggiungere il tappo - scrive Melilli - oggi sarebbe un po’ un insulto all’intelligenza del polpo”. @ Il cioccolato di Guido Gobino si fa a chilometro zero. Lo scrive Federica Vivarelli, che a poche ore dalla presentazione del bilancio di sostenibilità dell’azienda, sul Corriere della Sera racconta l’anima green della storica fabbrica torinese del cioccolato: dall’installazione dei pannelli solari all’abolizione delle bottigliette di plastica, fino alla cessione delle bucce delle fave a dei produttori locali per realizzare del fertilizzante.

L'appuntamento

E’ in programma da oggi a domenica, a Diano Castello, la 29^ edizione del Premio Vermentino, storica rassegna di carattere nazionale organizzata per valorizzare questo pregiato vitigno. Cuore della rassegna è il concorso che vedrà la partecipazione di aziende provenienti da ogni parte d’Italia, i cui vini saranno valutati da una commissione di esperti presieduta da Paolo Massobrio. Accanto al concorso anche diverse iniziative in programma: dal mercatino Km0 ai laboratori culturali e di degustazione; dai prodotti tipici per le vie del centro alle passeggiate guidate gratuite tra sentieri e vigneti intorno al borgo. Su ilGolosario.it il programma completo dell’evento.

L'assaggio

Alla Trattoria Bertero (viale Ennio Massobrio, 15 • tel. 3314023559) di Borgoratto Alessandrino (AL). Da Gabriele Bertero per assaggiare la Perbureira e altri piatti che raccontano il territorio, tra cui si distinguono l’insalata di trippa alla piemontese, ma anche gli gnocchi di patate al sugo di salsiccia; i rabattoni alle erbette; gli agnolotti fatti in casa; la guancia di Fassona al vino bianco e pepe rosa; l’ eccellente parmigiana di verdure miste e la cima alla genovese con insalata. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio e Andrea Voltolini.

Il vino

Il Vino Frizzante Bianco “Falesia” della Fattoria Querciarossa di Magliano in Toscana (GR). Un vino curioso, prodotto da uve vermentino in purezza con metodo ancestrale. Di colore giallo oro, velato, ha bollicine fini e al naso è intenso e allo stesso tempo fine, con note sgrumate e una marcata speziatura di zenzero. In bocca ha un’acidità ficcante, è freschissimo, sapido, amaricante. Un gran bel sorso. La degustazione di Paolo Massobrio e Fabio Molinari a questo link