La notizia

Turismo in crescita in Italia. Secondo le stime Istat presenze aumentate nel 2016 del 2,3% per una permanenza media di 3,45 notti. Lo stato di salute del settore si legge anche nella crescita delle strutture ricettive (aumentano i posti letto soprattutto per quanto riguarda i B&B) e dei servizi ristorativi: + 4,8%, dato che riporta l’Italia ai livelli pre crisi (QN del 29 dicembre). @ Una buona notizia al debutto dell’Anno nazionale del cibo italiano annunciato il 30 dicembre dai ministri Franceschini e Martina. Nel 2018 quindi sarà dato ampio spazio ai patrimoni Unesco legati al cibo (Monferrato, Langhe-Roero, Dieta Mediterranea; Arte dei pizzaioli napoletani; vite ad alberello di Pantelleria; Parma città creativa dell’enogastronomia) al riconoscimento di nuovi, all’avvio del progetto die distretti. L’anno del cibo, hanno detto i ministri, sarà dedicato a Gualtiero Marchesi. @ E lungo sarebbe ricordare i tanti articoli dedicati alla figura del maestro della cucina italiana, scomparso il 26 dicembre. Mentre procede l’avventura del Marchesino (a cui è stata rinnovata la concessione per altri dieci anni), fioccano le proposte per ricordarne la figura: una strada, un premio e un museo tra le strade più percorribili.

Nuovo anno con ilGolosario

Festività ricche di sorprese per i nostri libri, finiti sotto i riflettori in diverse occasioni. A partire da "Adesso, 365 giorni da vivere con gusto", il libro-agenda per la famiglia  al centro di due belle recensioni in Buone Notizie del Corriere della Sera ma anche sulle pagine di Avvenire. Quindi "L'Apericena non esiste", la guida di Federico Francesco Ferrero per imparare a mantenersi magri e in salute presentata dall'autore nella trasmissione "Le parole della settimana" con Massimo Gramellini. Quindi ilGolosario, lanciato a fine anno da Striscia la Notizia e protagonista di due pagine su Bell'Italia di gennaio che annunciano l'uscita, in allegato al mensile, di tre agili guide per scoprire, da Nord a Sud, le migliori botteghe del gusto che offrono anche un servizio di ristorazione.

Le palle di Mozart e la querelle della mozzarella

In Austria è battaglia sulle celeberrime palle di Mozart: secondo i giudici austriaci le originali sono solo quelle della pasticceria Furst di Salisburgo, eredi del pasticcere che le inventò nel 1890. Le vere palle di Mozart hanno l’effige del compositore con il profilo rivolto verso destra. Particolare importante dato che i tarocchi guardavano a sinistra. (La Stampa dal 24 dicembre) @ E’ nuovamente lite sul Balsamico Igp. Questa volta non sono contrapposti Igp e Tradizionale ma la querelle è interna ai produttori del Balsamico Igp. Il motivo? L’imbottigliamento che si può fare ovunque, secondo un disciplinare troppo flessibile, e la mancanza di possibilità di indicare gli anni di invecchiamento. Quest’ultimo elemento, spiega chi vorrebbe cambiare le regole come alcuni storici produttori, fa sì che sul mercato ci siano bottiglie da pochi euro o da decine senza che il motivo sia leggibile in etichetta. (Repubblica di oggi) @ Sempre a tema denominazioni, scoppia la lite tra Campania e Puglia sulla Dop alla mozzarella pugliese. Il consorzio campano non vorrebbe infatti la concessione della Dop Gioia del Colle ai produttori della mozzarella (a latte vaccino) pugliese rivendicato la denominazione solo per la campana (di bufala). Il ministero ha però già dato il via libera, in attesa di un prossimo pronunciamento del Tar. (Corriere della Sera del 29 dicembre) @ Intanto diventa Igp la lenticchia di Altamura: con questa salgono ufficialmente a 295 i riconoscimenti nel nostro Paese. @ Anche Heinz Beck arriva sotto la Madonnina: inaugurerà al Citylife il bistrot Attimi, replica del locale aperto all’aeroporto di Fiumicino. @ Uno sconto sui caffé se porti la tua tazzina: l’idea sdoganata da una nuova legge del Regno Unito ha coinvolto decine di aziende. Tra le prime Starbucks che offre 25 centesimi di sconto a chi porta la tazza riutilizzabile.

Barolo d'oro e bollicine antiossidanti

Barolo sempre più d’oro. La Poderi Einaudi ha acquistato il cru Monvigliero (un ettaro e mezzo di terreno) per tre milioni di euro. Intanto sale anche la richiesta di riconversione dei terreni all’interno della Doc che però la Regione riconosce con il contagocce (non più di 20 / 30 ettari l’anno) @ Cresce anche il mercato delle bollicine: + 4% secondo i dati dell’osservatorio Ovse - Ceves. Durante le feste sono state stappate 68 milioni di bottiglie (Italia Oggi) @ La notizia farà piacere al nutrizionista Ciro Vestita che su La Verità ha spiegato: secondo una ricerca dell’epidemiologo statunitense Arthur Klatasky i vini con le bollicine contengono idrossirosolo, un potente antiossidante che si forma durante la fermentazione. @ E’ il villanovese Federico Martinotti l’inventore del metodo di fermentazione in autoclave brevettato ben 12 anni prima del francese Charmat. A dirlo Andrea Desana, presidente del Comitato Casale Monferrato capitale della Doc. L’obiettivo è portare a un più ampio riconoscimento storico. (La Stampa) @ Dal calcio alla vigna: cresce il numero di calciatori e allenatori che investono nel mondo dell’uva. Tra i casi più eclatanti: Andrea Pirlo con il Nitor Pratum Coller, Andrea Barzagli con il Faro Le Casermette, Alessandro Gamberini con Casariccio San Leonino, Luciano Spalletti con Bordocampo La Rimessa, Gigi Buffon con il Primitivo Cordella e Alberto Malesani con l’Amarone La Giuva. @ Il Grignolino ritrova la sua storica casa: riapre infatti l’enoteca all’interno del Torrione sulla piazza di Portacomaro. (La Stampa)

Dilemma cenone, insetti e vino e la dieta dei grassi che migliora la produttività

Abbondante e quindi liberatorio o controllato ma non meno appagante? Il cenone è una cosa seria e può diventare oggetto di dibattito. Ne sa qualcosa Federico Francesco Ferrero, autore de “L’Apericena non esiste” che su La Stampa dialoga con il critico enogastronomico sulle alternative più salutiste alle abbuffate di fine anno. Ma se per il nutrizionista “E’ bene scegliere una sola portata, purché speciale” per il giornalista Paolo MassobrioAl cotechino, proprio non si può rinunciare”. @ A ogni insetto il suo vino. Parola di Renato Farina, che su Libero commenta l’ingresso a tavola degli insetti dai primi giorni del 2018 e propone una “guida semiseria” per i piatti del futuro. Così, se al formaggio con i vermi è preferibile abbinare un Vermentino sardo (più che altro per ragioni fonetiche ndr), alle blatte grigliate ben si accosta lo Schioppettino friulano di Cividale. Mosche, lepidotteri e ragnetti vanno a braccetto con il Merlot della Bergamasca, formiche verdi con il Verdicchio di Matelica e tarme da farina con un Franciacorta Saten. E le zanzare? Meglio accompagnarle al Sangue di Giuda. @ E di insetti si parla anche su QN che sull’onda dell’avvento dei novel food propone un menù alternativo composto da fettuccine fashion bug con farina di formiche, risotto con camole della farina e formiche, tortelli salterini con impasto di patate lesse e locuste sbriciolate. @ Uova, bacon e burro per aumentare l’efficienza al lavoro. Dopo l’innovazione tecnologica, la Silicon Valley diventa patria di un nuovo stile di vita ma anche di un regime alimentare decisamente curioso, noto come Keto-diet, che promette di migliorare forma e produttività ingurgitando una valanga di grassi, una buona quantità di proteine e pressoché nessun carboidrato. Ma (ovviamente) i nutrizionisti la condannano: “E’ un veleno per il fegato”. (La Stampa) @ E mentre nella Valle del Silicio abbondano i grassi, a New York spopola il brodo grazie al contributo dello chef Marco Canora, che dal 2015 serve brodo da asporto nella Grande Mela, ma anche della naturopata Kellyann Petrucci, divenuta famosa grazie all’idea che il brodo sia “Un alimento magico che strappa via il grasso e fa ringiovanire di anni”. Valentina Della Seta su Il Venerdì di Repubblica. @ “Se piace il crudo, meglio la carne”. Parola di Ciro Vestita, che mette in guardia gli amanti dei cibi senza cottura dalle insidie del pesce per via dell’inquinamento dei mari. “Dal punto di vista nutrizionale - scrive - la carne cruda ha molti vantaggi: meno colesterolo e soprattutto migliore digeribilità”.

L'assaggio

Al ristorante di Anna Ghisolfi (piazzetta Giulia - tel. 0131 894219) a Tortona (AL). In un ambiente affascinante, ricavato nelle sale di una ex chiesa e con una splendida cucina a vista, la proposta di una vera innovatrice che offre un menu sorprendente in continua evoluzione. Tra i piatti imperdibili l’anatra avvolta in foglia di cavolo, il riso nero con merluzzo Unalenta ma anche il Pasta e Fagioli, le lasagne con topinambur e gocce di acciuga e il cappone farcito con le castagne. Su ilGolosario.it la sosta di Domenico Arecco.

Il vino

Il Barbaresco 2102 di Fabio Gea (tel. 3337888330) di Neive (CN). Di colore rubino, ha naso intenso ed emozionante con note di viola, marasca, liquirizia e spezie, mentre al palato è ampio, di grande struttura, vigoroso ma armonico come un abbraccio pieno di passione, di persistenza infinita. Un vino che è pura Bellezza!