Le anagrafiche
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Oggi i principali quotidiani ricordano Aimo Moroni, il celebre chef venuto a mancare domenica sera a 91 anni. La sua rivoluzione fu quella di celebrare con onestà le eccellenze delle materie prime italiane e del territorio, elevando a icona anche piatti considerati popolari assieme alla moglie Nadia. (Paolo Galliani su QN) Una rivoluzione che “prese per la gola Milano” scrive Andrea Cuomo nel suo titolo sul Giornale. E in effetti passò da vendere le caldarroste ad essere un vero e proprio punto di riferimento nella cucina meneghina, tanto da ricevere l’Ambrogino d’Oro. Ma è ricordato anche come un uomo di grande rigore e gentilezza, che ha sempre messo la persona prima del personaggio (Corriere della Sera). Su La Repubblica Antonio Ricci ricorda quella volta in cui Aimo spiegò al Gabibbo come fare il risotto. Insomma, un mito della cucina, considerato “il controcanto di Marchesi”. I funerali si terranno giovedì alle 14,45 nella Chiesa di via Arzaga.@ Il Consorzio del Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani registra un cambiamento al vertice: il direttore Andrea Ferrero ha rassegnato le dimissioni dopo 15 anni di servizio. Mentre il Consiglio sta organizzando un comitato per gestire la transizione verso la nuova figura direzionale, il presidente Germano ha delineato gli obiettivi per tutelare e promuovere le denominazioni con manifestazioni più continuative per massimizzare la visibilità. (LaStampa) @ La provincia di Brescia rafforza il suo patrimonio gastronomico raggiungendo le 74 De.Co. con l’ultimo riconoscimento dei casoncelli bresciani, proprio nel capoluogo, portando a sei le sue denominazioni cittadine. (Corriere della Sera) @ Ha aperto anche a Milano Fassushi, il ristorante nato a Ovada e già presente con una seconda sede a Como. Il format unisce la carne di Fassona lavorata con le fini tecniche orientali, in pieno centro città.