La notizia

Un turista su due sceglie la destinazione di un viaggio in base alle esperienze gastronomiche offerte. E’ il dato emerso dal Food Travel Monitor 2016, che analizzando gli ultimi trend in fatto di turismo gastronomico ha messo in evidenza come negli ultimi due anni, il 93% dei viaggiatori abbia partecipato ad almeno un’attività enogastronomica. I più interessati a questo tipo di esperienze sono i millennials, ovvero i nati tra il 1965 e il 1980. Quanto alle nazionalità, i più appassionati in assoluto sono i cinesi (69%), seguiti da messicani (63%), indiani (52%), australiani (48%) e statunitensi (47%), mentre fra gli europei, l’interesse oscilla tra il 21% degli italiani e il 37-46% di spagnoli, tedeschi, irlandesi, britannici e francesi. L’Italia? “E’ percepita in modo molto positivo - ha confermato l’ambasciatrice della Wfta Roberta Garibaldi - Entra in quasi tutte le top ten dei Paesi intervistati e supera nazioni competitors come Francia e Spagna. (…) Ma potrebbe performare ancora di più se gli stakeholder del turismo enogastronomico collaborassero maggiormente con i tour operator”. (Italia Oggi) @ Negoziati sempre più lunghi e Ttip sempre più in bilico. E’ lo stato dell’arte sul Trattato di Libero Scambio, dopo il passo indietro fatto da Bruxelles estendendo la ratifica anche ai parlamenti nazionali. E mentre a gioire sono i movimenti anti Ttip e Ceta, il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda lancia l’allarme: “Questo fa morire la politica commerciale della UE”. A dargli manforte anche il commissario Ue al commercio, Cecilia Malmostroem, che accusa i 28 Stati membri di essere i responsabili, mentre il presidente della Camera, Laura Boldrini, invita a rimodulare i trattati commerciali sulle esigenze di equità e democrazia. Prossimo round lunedì 11 luglio, quando si aprirà la 14esima serie di negoziati. (QN) @ Via libera della Francia alla sperimentazione dell’etichetta di origine obbligatoria per il latte e le carni. La proposta di Parigi, notificata a Bruxelles lo scorso marzo, ha ricevuto il disco verde dall’esecutivo Ue. La fase di sperimentazione durerà due anni, dopodiché il Governo francese dovrà presentare un rapporto sul risultato dell’iniziativa. E mentre l’Italia - che ha presentato un analogo schema di decreto sul latte - è ancora in stand-by, a tirare un sospiro di sollievo è Coldiretti, per cui “Si tratta di un primo passo per dire finalmente basta all’inganno del falso made in Italy”. (Italia Oggi) @ Tempi duri per il grano italiano, che dimezza i prezzi rispetto al 2014. Una situazione che ha portato alle stelle la tensione tra produttori e industriali, con i primi che non riescono ad andare avanti e i secondi costretti ad importare materia prima dall’estero. “A fronte di una maggiore produzione nazionale - ha commentato Onofrio Giuliano di Confagricoltura - l’importazione dovrebbe essere minore. Le aziende chiedono maggiore qualità? Giusto, ma non tutto il grano può essere venduto a prezzi da discount”. Pronta anche la replica di Aidepi, l’associazione che rappresenta i pastifici: “Saremmo ben lieti di utilizzare solo materia prima nazionale, ma i produttori devono garantire gli standard qualitativi richiesti”. (Corriere della Sera)

Il valore del made in Italy, pranzo di nozze contro lo spreco e il segreto della longevità

Qual’è la vera valenza del made in Italy? Risponde Paolo Massobrio, che su Avvenire di oggi mette al centro le vicende recenti che hanno coinvolto il Bitto, un formaggio Dop storico diviso da un contenzioso tra i produttori tradizionali e il Consorzio che ne raggruppa altri. Una battaglia che - paradossalmente - ha penalizzato chi il Bitto lo produce secondo i crismi di un’antica ricetta e non secondo le regole imposte dal disciplinare di produzione della Dop. “Ma - scrive Massobrio - non sempre Davide vince su Golia, giacché nel marketing ci sono parole che valgono più di altre. (…) E le leggi del marketing mettono sotto scacco quelle della tradizione, secondo il principio che bisogna promuovere il made in Italy. Ma il “Made in Italy” non è forse un insieme di specificità?” (Avvenire) @ La lotta allo spreco passa anche dalla tavola…nuziale. Ne sanno qualcosa Orazio e Norma, la coppia di Giovinazzo (Bari) (già impegnata nel sociale nell’ambito del progetto “Avanzi Popolo” n.d.r) che ha destinato gli avanzi del banchetto di nozze alla mensa gestita dalla Caritas locale. Per qualche giorno gli ospiti della mensa hanno consumato il menu proposto al matrimonio e per dimostrare la loro gratitudine hanno pensato anche a un regalo per i neosposi: alcune icone prodotte artigianalmente. (Avvenire) @ E in tema di nozze low-cost interviene anche Davide Ilarietti, che sul Corriere della Sera mette a registro le voci di spesa per il grande passo; dal buffet al giardino, passando per gli abiti e la luna di miele. Ma senza dimenticare l’alternativa economica, una missione possibile risparmiando sugli invitati e la location. @ Il segreto della longevità parte dalla dieta. Le ultime novità in fatto di salute e alimentazione arrivano da una ricerca firmata dalla Harvard Chan School e dal Brigham and Women’s Hospital, che invita a cancellare la lista della spesa per scriverne un’altra da zero. Bando a brodini fatti con il dado, hamburger e cibo spazzatura, il segreto della longevità risiede in abbondanti porzioni di pesce, condito con olio extravergine d’oliva e accompagnato da semi di lino o girasole. Tutti grassi insaturi che, se consumati regolarmente, ridurrebbero la mortalità dall’ 11 al 19%. (Corriere della Sera)

Ho capito bene?

Da Casa Savoia…alla pasta on the road. E’ quanto successo a Emanuele Filiberto Umberto Reza Ciro Renè Maria di Savoia, il rampollo della casa reale che ha deciso di aggiungere una nuova voce al suo - già ricco - curriculum. Da qualche tempo, infatti, l’erede al trono si è fatto imprenditore del cibo di strada e batte le strade della California, non in sella a un cavallo bianco ma su un furgone superattrezzato con tanto di cucina. Dove insieme al fidato cavalier…ehm, chef..Mirko, prepara succulenti piatti di pasta italiana realizzata ad hoc. Lo racconta Andrea Cuomo sul Giornale. 

L'assaggio

E’ alla Trattoria Ressi (via Ressi 8/10 - tel. 038220184) di Pavia. Nel centro storico della città, con vista su una suggestiva torre medievale, uno degli indirizzi più golosi della provincia, reso speciale non solo dall’accoglienza di Marco e Cristina ma anche dalla cucina, ben rappresentata dallo strudel con verdure grigliate e caciocavallo Silano su salsa al basilico, dai ravioli di erbette e ricotta in salsa di noci e dalla faraona disossata e ripiena al forno con sformatino di asparagi. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti. 

Il Vino

E’ il Pecorino Docg Villa Angela 2014 prodotto dalla cantina Velenosi (tel. 0736341218) di Ascoli Piceno. Un Pecorino minerale, con profumi di frutta esotica - ananas, banana - accenni balsamici (salvia) e fiori gialli (ginestra). In bocca è sapido, di grande rotondità, piacione. Un vino coinvolgente, dal buon rapporto qualità/prezzo (in enoteca costa 10-12 euro). Il nostro approfondimento su ilGolosario.it