La Notizia

Tra Parigi e Mosca è in atto la guerra dello Champagne. Ad innescare la miccia il diktat di Putin, che ha imposto di utilizzare il nome “Champagne” solo per le bottiglie prodotte sul  territorio sovietico. Ma la Francia non ci sta e il colosso Lvmh ferma l’export dei vini più prestigiosi verso la Russia. (QN e La Stampa) @ Il tempo pazzo non dà tregua all’agricoltura. A giugno è stata registrata una grandinata ogni tre giorni, con gravi danni per i vigneti dell’Oltrepò e le campagne del Mantovano, dove le coltivazioni di frumento, kiwi e mais sono state compromesse fino al 70%. (Avvenire). Una situazione che non appare rosea neppure a Gattinara, dove la grandine su alcune vigne non ha lasciato nemmeno l’erba. In pochi minuti sono caduti chicchi di ghiaccio del diametro anche di 4 centimetri che hanno fatto strage sulle colline della Docg vercellese, con danni tra i vigneti di nebbiolo stimati tra l’80 e il 100%. I viticoltori, così come molti frutticoltori, sono al lavoro per cercare di salvare il salvabile ma intanto il Sindaco Daniela Baglione ha scelto di chiedere lo stato di emergenza alla Regione. @ Ma se da un lato le bombe d’acqua preoccupano, dall’altro il Piemonte teme anche per la siccità. L’allarme arriva dall’associazione Acque irrigue cuneesi, per cui sono già molte le segnalazioni  da Consorzi che si alimentano dallo Stura, dal Maria e dal Mellea e che lamentano, già nei primi giorni di luglio, acque a livelli scarsissimi, con possibili ricadute sulle colture. (La Stampa) @ Chi l’ha detto che il Piemonte è solo la patria di grandi rossi? Se lo chiede Patrizia Gamberini su QN per celebrare il Cortese, vino autoctono della zona di Gavi che si mostra in salute nonostante la pandemia. E proprio con lo sguardo rivolto al futuro, il Consorzio di Tutela ha lanciato anche quest’anno il “Premio Gavi la Buona Italia 2021” che nella sua settima edizione ha indagato azioni di marketing e comunicazione del vino attivate in risposta al Covid19 ma che resteranno come strumenti di promozione anche domani. In tutta Italia sono così state selezionate storie di coraggio e intuizione che saranno premiate a Gavi il prossimo 9 luglio. “Il Gavi Docg - ha spiegato il direttore del Consorzio di Tutela Maurizio Montobbio - dovrà essere capace di dare vita a una vera e propria ‘transizione enologica’: nuovi modelli per produrre, comunicare e vendere il vino in un contesto globale ancora in cambiamento. Dobbiamo impegnarci a costruire un nuovo paradigma di sostenibilità ambientale dove produttori associati, università e centri di ricerca lavorino insieme per sostituire la chimica in vigneto e in cantina con la tecnologia applicata”. (QN) @ E che il futuro del Piemonte possa essere in bianco lo conferma Chiara Soldati, imprenditrice alla guida della cantina gaviese La Scolca che in un’intervista sul Corriere della Sera racconta le potenzialità del Cortese e svela le strategie per valorizzare il territorio. “L’agricoltura - spiega - è un lavoro lento, fatto di rapporto con la terra, l’ambiente, le persone. Mi fa soffrire vedere i contadini costretti a vendere”. @ Un allarme arriva invece dal Consorzio Vino Chianti, che denuncia la situazione in cui si trovano ad operare le aziende produttrici di vino a causa della burocrazia. “Agli ingenti danni economici registrati per la chiusura dei ristoranti - spiega il presidente Giovanni Busi - ora si aggiunge anche la beffa di non poter rispondere alle richieste dei compratori perché ritardi burocratici sui controlli tengono in ostaggio le partite di vino che sono oggetto di richiesta di stoccaggio. Il ministero ha il dovere di risolvere al più presto questo paradosso”. @ Tim e Federvini hanno siglato un accordo di collaborazione per favorire l’adozione di soluzioni digitali rivolte alle imprese del comparto vini, spiriti e aceti. In particolare, Tim metterà a disposizione soluzioni di connettività e servizi avanzati del progetto “Smart District” e gli associati a Federvini potranno usufruire di condizioni particolari per l’utilizzo di alcune offerte da Tim in ambito di cybersecurity, cloud, digital marketing, collaborazione e pec. (Italia oggi). @ In tema di vino è anche da leggere, sul Giornale di sabato, l’intervista di Andrea Cuomo a Vincent Chaperon, chef de cave di Dom Pérignon che presenta i “nuovi” Vintage 2012 e Plénitude 2003. 

L'agricoltura riparte (ma non senza minacce); l'ambiente al centro

L’agricoltura è ripartita, ma non va tutto bene. Lo scrive Andrea Zaghi su Avvenire di domenica, riprendendo i dati forniti da Coldiretti che indicano un balzo in alto del comparto agricolo nei primi tre mesi dell’anno, ma sottolineando allo stesso tempo come non manchino le insidie: “La stessa Coldiretti - scrive Zaghi - fa notare come quante siano le minacce alle vendite agroalimentari nazionali in giro per il mondo”. A partire dalle imitazioni dei prodotti italiani, che da sole valgono 100 miliardi, con due prodotti su tre che nel mondo richiamano l’Italia ma non hanno nulla a che vedere con il tessuto produttivo nazionale. @ Sulle stesse pagine si parla poi dell’adozione (verde) a distanza che salva la valle dimenticata. Un’iniziativa che, durante la pandemia, ha visto una promotrice finanziaria regalare ad ognuno dei suoi clienti un albero nei boschi del Comune di Cerignale, in Valtrebbia, ferito dallo spopolamento. E che ora vede un’intera comunità coltivare il territorio. @ Ambiente protagonista anche su La Stampa con il premio Acqui Ambiente, che sabato, a Villa Ottolenghi, ha acceso i riflettori su Bee Green, neonata associazione creata da 4 giovani studenti acquesi per sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche green, partendo proprio dalle scuole. Madrina dell’evento la conduttrice e giornalista “ecocentrica” Tessa Gelisio, che ha dato il suo assist ai giovani della neonata realtà. @ Mascherine biologiche dagli scarti del latte: è l’obiettivo di “SMascherATe”, il progetto che sarà sviluppato da tre unità di ricerca di Cnr-Ismn e delle università di Catania e Torino Vergata e che affronterà il tema dell’impatto ambientale delle mascherine con un approccio sostenibile. Le “nuove” mascherine anti-droplet saranno infatti realizzate in plastica sostenibile ottenuta dagli scarti del latte eliminando del tutto l’utilizzo dei materiali plastici provenienti da sorgenti non sostenibili e non rinnovabili. (QN) @ Il negozio che rende di più non è nelle vie dello shopping. Uno studio World Capital mette a confronto i rendimenti delle locazioni commerciali: bene le vie secondarie, in calo la grande distribuzione mentre, a sorpresa, i locali affittati alle banche hanno mantenuto la loro redditività. (Repubblica Economia)

Germania Paese di würstel, elogio della porchetta e il ritorno del MotoTeatro

Come si può governare un Paese con 246 tipi di formaggio?”. Lo scrive su Italia Oggi Roberto Giardina riprendendo la celebre frase attribuita a De Gaulle ma per spostarsi dalla Francia alla Germania, dove l’orgoglio gastronomico nazionale non sono i formaggi, bensì i (o le) würstel, presenti in ben 1.500 tipologie. Come tutte le pietanze, anche le salsicce richiedono abilità e ingredienti non sofisticati - spiega Giardina - e per cuocerle al meglio occorre grigliarle lentamente, per una ventina di minuti a 80°C. @ Da un vanto teutonico a un prodotto simbolo del tricolore: la porchetta, celebrata su La Verità da Gemma Gaetani che la definisce un “Cibo del popolo amato dai vip di ogni tempo”. Da Leonardo a Modugno, l’antico piatto dei latini attraversa le generazioni e viene riscoperto anche da chi si mette a dieta. @ Cinque buone ragioni per essere stanchi di Londra. Sono quelle indicate da Caterina Soffici su La Stampa, che tra i contro della vita nella capitale Uk indica non solo la Brexit e la pioggia, ma anche l’assenza di gelato. “Ne esistono vari tipi - spiega - Il più diffuso è un composto definito Ice Cream, ma che sta al gelato italiano come la pizza con l’ananas alla vera margherita”. @ Un palcoscenico di circa due metri quadrati per riportare il teatro in città (nel vero senso della parola). E’ quello allestito da Giacomo Poretti, che da stasera ritorna in alcuni dei luoghi più suggestivi di Milano con l’Apecar del MotoTeatro. Primo appuntamento di un cartellone che proseguirà fino a settembre nei chiostri di Sant’Eustorgio al Museo Diocesano insieme all’Orchestra Notturna Clandestina. (La Repubblica) @ Non c’è pace per Carlo Cracco. Il noto chef ha in corso due processi a Verona in veste di parte civile nei confronti del giornalista Achille Ottaviani. L’imputato è stato denunciato dall’ex giudice di Masterchef per averlo “gravemente diffamato mediante una doppia pubblicazione sulla testata online ‘La Cronaca di Verona”. (Corriere di Verona) @ Novità per Dario Cecchini. Il macellaio chiantigiano famoso in tutto il mondo per la sua filosofia “zero sprechi”approda in Franciacorta con due locali grazie alla collaborazione con la famiglia Moretti. Dalla seconda metà di luglio, a Erbusco, via a Panini Cecchini, dove le tipiche rosette toscane saranno proposte con tre ripieni: hamburger, pancia e pastramino. A settembre invece aprirà Quintale, un’osteria contemporanea con uno chef professionista. (Corriere della Sera di Brescia) @ Da Torino all’Argentina e ora di nuovo a Torino. E’ la storia di Rapa Nui, la pasticceria nata nel Sud dell’Argentina dal torinese Aldo Fenoglio, che oggi è un’azienda con punti vendita in tutto il Paese del tango, uno stabilimento in Spagna e un progetto di espansione globale. Il loro prodotto di punta è il Fra Nui, un dessert di lamponi ricoperti di cioccolato che si possono acquistare anche a Torino, nel market della multinazionale Glovo. L’articolo di Paolo Coccorese su Corriere della Sera di Torino. @ L’allergia alla nocciola può dipendere da una proteina. La scoperta al Regina Margherita di Torino, che ha individuato nell’oleosina una proteina allergica che è già stata depositata nella banca degli allergeni. Il frutto è il secondo alimento causa di reazioni allergiche severe, specialmente nei bambini, dopo l’arachide. (La Stampa)

L'assaggio

Al ristorante L’Ombra che Conta (p.zza San Martino, 2 • tel. 3934282434) di Abano Terme (PD). Sui Colli Euganei, una sosta da ricordare che dalle 18 accoglie con aperitivi e taglieri prima di trasformarsi in una vera e propria enotavola che strizza l’occhio alla tradizione e alla stagionalità con piatti che vanno dal la classica tartare al diaframma con crema di zucca ed erbette di campo; dal tortello di pasta rossa, caprino e piselli al filetto di ombrina, erbette, ceci e ciliegino. Su ilGolosario.it il racconto di Emanuela Sanavio. 

Il vino

Colpo di fulmine per il Predappio di Predappio Vigna del Generale Sangiovese Superiore Riserva 2018 della cantina Nicolucci di Predappio (FC), che affina per due anni in botte grande. Il risultato è un vino franco e intenso: c'è tanta ciliegia, poi cioccolato e uno spunto minerale (grafite) che è cifra distintiva, assieme a una speziatura elegante. In bocca è ricco, dai tannini setosi, ma anche fresco e di buona sapidità, per un sorso avvolgente che dura a lungo. Notevole. L’approfondimento a questo link.