Il giorno di Vinitaly & the City

E’ il grande fuorisalone di Vinitaly, che da oggi a lunedì vestirà a festa il centro di Verona, ma anche Bardolino, Soave e Valeggio sul Mincio per una quattro giorni di iniziative e degustazioni riservate ai wine lovers. Vinitaly & the City prende il via oggi, con l’inaugurazione della rassegna alle 17 cui seguirà, alle 18, l’apertura ufficiale di Palazzo Carli, la Casa del vino sostenibile e dintorni, presenti Ettore Capri dell’Università Cattolica di Piacenza, che illustrerà il progetto VIVA, Maurizio Danese, Giovanni Mantovani di VeronaFiere e l’artista Katia Ricciarelli. Qui si potranno degustare 80 etichette di tutta Italia attraverso i dispenser di WineEmotion, seguendo un nuovo format che stamane è raccontato anche sulle pagine de l’Arena in un’intervista a tutta pagina a Paolo Massobrio, tra i promotori dell’iniziativa. E oltre 10 etichette si potranno anche acquistare direttamente con il sistema Enoscial. Il Consorzio del Formaggio Asiago, sempre a Palazzo Carli, farà degustare 4 stagionature mentre domani alle 12 in nella Loggia Antica, si terrà una masterclass condotta da Paolo Massobrio con i vini del gruppo Santa Marghertita e l'Asiago top. Sul sito www.vinitalyandthecity.com, tutto il programma del Fuorisalone più divertente del mondo.

La Notizia

Il vino italiano non conosce crisi. In controtendenza rispetto al Paese, il settore vinicolo italiano gode di buona salute e mostra un comparto in costante crescita in termini di fatturato, ma anche di occupazione. Lo afferma l’ultimo rapporto dell’area studi di Mediobanca, secondo cui nel 2018 i ricavi sono saliti del 7,5%, con performance costanti nelle esportazioni e un aumento delle vendite interne che ha sfiorato il 10%. (Il Giornale) @ Milano futurista anche nel campo del vino. Alla Cantina Urbana nasce il Naviglio Rosso, il primo vino “made in Milano” realizzato con uve dell’Oltrepò. “Una piccola rivoluzione - spiega il titolare della cantina Michele Rimpici - Abbiamo portato il vino in città, cosa che non aveva mai fatto nessuno”. (Corriere della Sera ed. Milano) @ Nozze enoiche sull’asse Veneto-Puglia. Attori della liaison Sandro Boscaini, patron dell’azienda Masi in Valpolicella, e Bruno Vespa, nelle vesti di viticoltore, che insieme lanciano un vino nato da un assemblaggio inedito di Amarone e Primitivo. Le bottiglie, 13mila, saranno presentate il prossimo agosto a Cortina d’Ampezzo. Il racconto di Luciano Ferraro su LiberiTutti del Corriere della Sera. 

Cibo da marciapiede e l'orto che incontra la mixology

Cucine di strada, golosità pret-à-manger o semplicemente street food. I piatti da marciapiede continuano a conquistare proseliti e finiscono al centro di un approfondimento a firma di Andrea Cuomo, che sul Giornale passa i rassegna i numeri monstre del cibo da passeggio attraversando l’Italia alla scoperta delle proposte più ghiotte: dalle tigelle ai supplì; dai morzeddhu ai gofri. @ Zafferano senza più segreti. In molti lo utilizzano principalmente in cucina, ma la spezia ricavata dagli stimmi dei fiori dell’omonima pianta, in realtà è utilizzata da millenni anche dalla medicina tradizionale per le sue proprietà sedative, antidepressive e decongestionanti e ora, grazie a uno studio pubblicato su New Phytologist, è stato identificato anche il suo dna. (Repubblica) @ E’ Valeria Raciti la nuova Masterchef d’Italia. Nella puntata finale del talent andata in onda ieri sera, la chef-segretaria siciliana ha trionfato sui compagni convincendo i giudici (Joe Bastianich, Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli ndr) con un menu a base di molti prodotti della sua terra. Per lei 100 mila euro in gettoni d’oro e la pubblicazione di un ricettario con i suoi consigli culinari. (QN) @ “Orto e mixology saranno la mia Vi.Va”. Dopo la separazione dalla socia Sandra Ciciriello, Viviana Varese, scrive un nuovo capitolo con Vi.Va (ovvero Viviana Varese). Il corso del ristorante è raccontato dalla chef a Mariella Tanzarella sulle pagine di Repubblica: “Studierò infusi, mix di erbe, fiori e radici, creeremo cocktail botanici insieme ad Andrea Farinetti, figlio di Oscar”. @ “Faremo pane con le farine della zona”. Parola di Chiara e Flavio, i giovani che hanno scelto di vivere e aprire una panetteria a Ostana, un borgo disabitato della Valle Po dove l’ultimo negozio aveva chiuso 40 anni fa. (Repubblica) 

Rubriche

Sul Venerdì di Repubblica Gianni e Paola Mura raccontano i piatti del ristorante Primo di Roma e da bere consigliano l’Avanà Finiere prodotto a Chiomonte (Torino) da La Chimera. @ Roberto Perrone sul Giornale porta in viaggio in provincia di Verona, dove ville-cantine, polenta e piatti antichi si intrecciano con nuove proposte per concedersi una pausa di gusto lontani (ma non troppo) dallo stress fieristico di Vinitaly. 

Il pensiero

Poveri ma grassi, va così in scena il classismo del cibo. E’ da leggere su Repubblica la risposta di Michele Serra a un lettore indignato dal business multi milionario avviato dalle multinazionali dei farmaci, delle armi e del junk food. Uno spaccio mondiale di veleni legalizzati “Che ingrassa soprattutto i poveri, tanto che l’antico paradigma di classe, ricchi ben pasciuti e poveri macilenti, nell’Occidente del terzo millennio è perfettamente ribaltato”.

L'assaggio

Al ristorante Perbellini (via Muselle, 130 • tel. 0457 135352) di Isola Rizza (VR). E’ una delle soste consigliate stamane da Paolo Massobrio, inviato speciale in occasione di Vinitaly and the City. Una sosta che conferma ogni volta la piacevolezza dell’accoglienza, abbinata a un menu intrigante dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. In tavola uovo in camicia su vellutata di burro di malga, crudo di Montagnana fumè e fagioli cannellini; tortelli farciti di patata arrosto in consommé di coniglio alla cacciatora e ricciola alla griglia con polenta al cavolo nero. L’approfondimento su ilGolosario.it.

Il Vino

Il Verona Pinot nero "Pinuàr" 2013 di Corte Quaiara (tel. 349 1727437) di Sommacampagna (VR). Un rosso di un certo spessore, che ha freschezza da vendere, giustamente tannico e con tutti i connotati di un grande pinot noir, mi chiedevo che bestia strada era questo vitigno. Difficile da esprimersi, ma sorprendente se colto in una zona come Sommacampagna, alle porte di Verona.