La Notizia

Dal Covid-19 alla xylella, il batterio killer che dall’autunno 2013 sta decimando gli ulivi pugliesi. Su Repubblica Carlo Petrini racconta la storia dei produttori che, opponendosi all’abbattimento degli ulivi proposto dall’Unione Europea, seguono la linea del protocollo definito da Crea e Unisalento, che consente la convivenza con il batterio. Sono un totale di 30 olivicoltori, che su 400 ettari colpiti hanno ricominciato a produrre olio, che dopo la xylella diventa più fruttato, con delle note amare. @ Il Coronavirus manda in tilt l’Azienda Italia. A distanza di un paio di settimane dalla comparsa dell’epidemia in Italia, si fanno i primi conteggi con il morbo. Secondo Confturismo, da qui alla fine di maggio l’isolamento del Paese farà mancare al turismo più di 30 milioni di persone, con danni per alberghi e ristoranti pari a 7 miliardi di euro. Ma oltre al turismo trema anche il sistema dell’export: il solo giro d’affari fra Italia e Cina si attesta intorno ai 44 miliardi di euro, 13 dei quali in esportazioni, mentre in Turchia, uno dei tanti Paesi che ha chiuso i voli da Roma e Milano, ci sono 1.200 aziende tricolore. “Capire oggi quanto tutto questo peserà sull’economia è molto difficile - spiega una fonte del ministero del Tesoro - Non abbiamo ancora i dati a disposizione. Stiamo mettendo a punto un modello”. Su una cosa però tutti gli esperti sembrano d’accordo: per l’Italia evitare la recessione sarà quasi impossibile. Su La Stampa l’analisi di Alessandro Barbera. @ Il nuovo business? Adottare un alveare. E’ l’idea alla base di 3Bee, la start-up di Fino Mornasco (Como) che sviluppa e vende bilance e sensori per arnie in grado di facilitare il lavoro degli apicoltori e che include un programma di responsabilità sociale che permette alle imprese di adottare gli alveari, monitorarli a distanza e regalare il miele ai propri dipendenti. Ne parla Daniele Monaco su QN. @ “Questo fiume è la mia vita”. A parlare è Cesare Bergamini, l’ultimo pescatore di anguille del Tevere che nella zona di Mezzocamino, tra Roma e Ostia, fugge dalla modernità che avanza per tenere vivo un antico mestiere. La sua storia è raccontata da Nicola Pinna su La Stampa. @ Masterchef all’atto finale. E’ in programma questa sera l’ultima puntata del cooking show che ha visto sfidarsi 20 aspiranti chef e avvicendarsi ospiti illustri. A decidere la sorte dei “fantastici quattro” (Antonio, Davide, Maria Teresa e Marisa) saranno, come sempre, i tre giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. Appuntamento alle 21,15 su SkyUno.

 

TuttiGusti si fa digital

L’inserto TuttiGusti de La Stampa da oggi diventa digitale. Nella sezione Top News del sito www.lastampa.it sarà possibile ritrovare tutti gli approfondimenti e le rubriche fino ad ora pubblicate su carta, tra cui anche quella di Paolo Massobrio, che oggi racconta i 21 migliori assaggi tra i 600 totali delle Anteprime Toscane. Chi ha già l’abbonamento a Top News potrà accedere a tutti gli inserti digitali, tra cui TuttiGusti. Allo stesso modo, i nuovi abbonati avranno accesso a tutto il mondo Top News. L’approfondimento a questo link.

Che pizza!

Continua (l’inutile) polemica innescata dal canale francese Canal+ con il contestato video sulla pizza al coronavirus. Al momento sembra pace fatta, come testimonia la fotonotizia del Ministro degli Esteri Italiano, Luigi Di Maio, che in piena emergenza coronavirus si fa fotografate con l’ambasciatore francese Masset e il pizzaiolo Gino Sorbillo con una pizza tricolore creata per l’occasione. (Insomma non sarà Jalta ma poco ci manca). @ Chi non l’ha digerita bene (questa storia della pizza al coronavirus) è uno degli ex alleati di Di Maio, il deputato leghista Leonardo Tarantino, che invece ribatte postando una pizza bruciata corredata dalla frase (che si commenta da sola), “Pizza Notre Dame, tiè”. Dal dramma alla farsa, purtroppo, il passo è breve. @ Chi invece non l’ha presa sul ridere è Coldiretti che contro le fake news (cominciando da quella della pizza) ha lanciato la campagna #mangiaitaliano. I pesanti danni di immagine, spiega Coldiretti, si uniscono già al salasso in atto per l’agroalimentare italiano.

Ho capito bene?

Vino dai rubinetti. Non è il paese dei balocchi ma quanto è successo davvero ieri in alcune case della frazione Settecani del comune di Castelvetro di Modena. Qui infatti - più o meno all’ora di pranzo - è uscito dai rubinetti pregiato Lambrusco di Castelvetro. Una riedizione delle nozze di Cana in salsa modenese? Non proprio: si è trattato in realtà del problema ad una valvola che ha permesso l’immissione nel circuito dell’acqua potabile - a causa dell’elevata pressione - di circa mille litri di vino. Se state già prendendo la macchina per andare nel modenese, però, sappiate che il guasto è stato riparato e dai rubinetti sgorga di nuovo semplice acqua. Il miracolo non può durare per sempre.

 

L'assaggio

Quello di oggi è a La Ménagère (via de’ Ginori, 8/R • tel. 055 0750600) di Firenze. Nel cuore della città, un locale polifunzionale e di charme, che da mattina a sera declina un’offerta divertente con una cucina eccellente che si muove tra tradizione e creatività. Ecco allora ortaggi e radici in brodetto di funghi, castagne, salsa cren e datteri; il foie gras in polvere con pan brioche croccante ai pistacchi in salsa d’uva e rabarbaro e il salmone marinato con avocado kumquat e radici. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

 

Il Vino

L’Orcia “Petrucci - Anfiteatro” 2016 di Podere Forte (tel. 0577 888 5100) di Castiglione d’Orcia (SI). Macerazione di quasi 30 giorni e affinamento in barriques e tonneau. Netti i sentori di lampone, si percepisce anche l’arancia. Sentori di caramello che addolciscono le bevuta, ben bilanciata dalla sapidità finale. L’elegante filigrana di spezie in chiusura ci rapisce totalmente, che spettacolo.