La Notizia

L’inflazione va (anche) in vacanza: hotel, cene, mare o montagna costano in media 700 euro in più per ogni famiglia. A dirlo L’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori, che prevede per una settimana di ferie in montagna un aumento del + 7,8% rispetto allo scorso anno, che sale al +16,8% se si va al mare. Se ne parla su Repubblica, dove si legge che, nonostante l’abolizione delle restrizioni anti-Covid, otto italiani su dieci hanno anche deciso di non andare all’estero. @ Un dato in linea anche quello evidenziato su QN, che parla di 200 euro in più a persona per le vacanze 2022. L’Italia resta la metà principale, con il mare che attira più della montagna e delle città d’arte. @ Con l’inflazione galoppante (è arrivata all’8,6% ndr) cambiano anche le scelte di consumo degli italiani, che vogliono di risparmiare sul cibo ma non accennano a rinunciare allo smartphone. Il 21% degli italiani, infatti, ha già cominciato a razionare l’acquisto di carne e pesce e la prospettiva di un prolungamento del carovita spinge a riempire le dispense con prodotti a lunga conservazione, grazie alle offerte speciali e all'appeal dei prodotti low-cost non brandizzati rispetto agli omologhi più conosciuti (e cari). (QN) @ “Al carovita - spiega sul Corriere della Sera il presidente del Censis Giuseppe De Rita - l’Italia può adattarsi, ma scivolerà in basso”. Per De Rita l’inflazione degli anni ’80 fu uno stimolo alla crescita, ma non è detto che oggi il Paese abbia la stessa forza di reagire. @ Oltre all’inflazione, continua a preoccupare anche la siccità. Tra le colture maggiormente colpite dal cambiamento climatico c’è il riso, per cui la Cia stima una produzione in calo del 30%. E il presidente dell’Airi scrive al governo: “Non limitate i prelievi irrigui”. Intanto, tra il Vercellese e il Novarese si moltiplicano le segnalazioni dell’invasione di popillia japonica, una specie di coccinella dalla corazza verde scuro che intacca i giardini privati e, in particolare, è ghiotta di foglie di vite e ciliegi. (La Stampa) @ Nell’ambito dell’emergenza idrica anche il Trentino fa la propria parte. Trento e Bolzano confermano i rilasci di acqua, ma invitano i confinanti a fare gli invasi e a non coltivare più riso. Intanto, alla richiesta di cambiare colture, il Veneto risponde  con un secco “No” dell’assessore all’Agricoltura Federico Caner, che ha sottolineato come il problema dell’acqua abbia portata nazionale, caldeggiando il provvedimento che sarà varato quest’oggi dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, con 4 miliardi di euro stanziati  nel Pnrr che daranno le prime risposte. Nel frattempo, però, dopo Padova anche Verona ha chiuso le fontanelle cittadine e nei campi pullulano le angurie crepate, gli alveari innaffiati dagli agricoltori e le invasioni di cavallette e cimici asiatiche. (Corriere di Verona) @ Sul tema c'è poi l’intervista al consigliere delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, che su La Verità spiega: “L’Europa è preoccupata per il grano ucraino, ma non per le nostre produzioni. Preferisce importare prodotti di pessima qualità”. E ancora: “Il progetto sugli invasi e i laghetti di Coldiretti è fermo da 30 anni. Non abbiamo investito né in logistica, né in energia e adesso siamo in crisi”. @ Gli aumenti sulle materie prime non fermano però la produzione del sigaro toscano. La storica azienda ha stanziato 5 milioni di euro per compensare i rincari della filiera. L’obiettivo è sostenere la filiera del tabacco Kentucky, un comparto di nicchia ma che coinvolge 2 mila addetti, circa 200 imprese familiari e oltre 1.300 ettari coltivati tra Toscana, Lazio, Campania, Veneto e Umbria. (Italia Oggi) @ Nelle scuole tedesche si mangiano schifezze. Si legge su Italia Oggi, dove l’inviato da Berlino Roberto Giardina racconta come in Germania si punta a risparmiare riducendo sempre di più la qualità dei piatti serviti nelle mense, dove gli “Spaghettibolognese” (scritto tal quale ndr) sono il piatto che va per la maggiore. 

La guerra del Borsch e i superpoteri dell'avocado

Nel conflitto tra Russia e Ucraina si gioca anche la guerra del Borsch. Per l’Unesco la zuppa è ucraina e la sua preparazione fa parte del patrimonio immateriale culturale dell’Umanità. Mosca perde in questo modo un contenzioso molto antico e il Cremlino urla all’ennesimo complotto occidentale. Il caso è ripreso sulle pagine di Repubblica e de La Stampa. @ Nizza Docg: obbiettivo 1 milione di bottiglie nel 2022. La denominazione, che proprio in questi giorni festeggia i suoi primi sei anni con una serie di eventi celebrativi, brinda anche a numeri in crescita. Su Repubblica il presidente Stefano Chiarlo parla di “Un grande lavoro di squadra, fatto da produttori che prima erano concorrenti  e che si sono resi conto che unire le forze e avere una denominazione forte alle spalle potevano essere le chiavi del successo”. @ Consigli nutrizionali su Specchio, dove Giorgio e Caterina Calabrese celebrano le proprietà dell’avocado, il superfood la cui nomea ha fatto volare il consumo. La maggior parte delle calorie - spiegano - proviene dai grassi, ma sono benefici e aiutano a mantenere sazi perché rallentano la scomposizione dei carboidrati e ciò consente di mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Inoltre, migliorano l’assorbimento di vitamine liposolubili, minerali e altri nutrienti che aiutano a rafforzare il sistema immunitario. @ Quando la storia si fa in stato di ebbrezza. Così titola Libero per presentare “Sbronzi”, il libro in cui il filosofo Slingerland sostiene che le sbornie migliorano la creatività, alleviano lo stress e hanno avuto un ruolo cruciale nella formazione della società, riportando una serie di storiche sbronze che da Tacito arrivano fino ai giorni nostri. @ Da leggere, su QN, dopo il disastro avvenuto sulla Marmolada dove si è staccato un grande saracco di ghiaccio che ha travolto degli escursionisti, è poi l’intervista a Reinhold Messner, l’alpinista che denuncia l’immobilismo di fronte al cambiamento climatico. “Abbiamo vissuto per decenni - spiega - con il mito della crescita infinita. Ieri in cima alla montagna c’erano 10 gradi. E’ un’enormità”. @ Sul Giornale parla invece Massimo Bottura, lo chef stellato che ha aperto i ristoranti di Gucci e 13 locali nel mondo per persone in difficoltà e che confida di voler aprire anche un refettorio a Betlemme. “Vorrei intitolarlo a mia madre Maria Luigia”, racconta. @ Addio ad Aldo Balocco, l’inventore del Mandorlato mancato all’età di 91 anni. @ Se ne è andato a 83 anni anche Silvano Orlandi, il pasticciere dei vip che con il suo laboratorio di Pratovecchio (Arezzo) è stato per anni fornitore di torte per trasmissioni tv e film.

Animalia

Sei margari storici a Limone esclusi dal nuovo bando per la concessione degli alpeggi comunali. Da quest’anno e fino alla stagione 2027 (compresa) non potranno più portare gli animali sulle montagne dove lavoravano da decenni. Al loro posto lo faranno aziende “forestiere", cinque dal Cuneese e una dall’Alessandrino, che si sono aggiudicate la gara d’appalto anche grazie a nuove regole e criteri che hanno portato uno degli allevatori “sconfitti” a presentare un esposto in Procura. 

L'assaggio

All’Osteria Del Caccetta (p.zza Generale Paolo Solaroli, 26 • tel. 0321 1828067) di Briona (NO). Da Fabio Soldano e Stefano Minoggio, una tappa imperdibile che vale il viaggio anche per i suoi piatti di pregevole sapore e consistenza tra cui si distinguono: vitello tonnato; carne cruda piemontese battuta al coltello; passatelli con ragù di agnello e pecorino; plin di manzo, cacio e pepe; ravioli di ricotta di bufala e maggiorana alla carbonara; faraona alla Wellington con olive nere, spianata piccante, agretti e maionese alla senape e gelato sifonato al fior di latte, caramello salato e nocciole Piemonte. L'approfondimento su ilGolosario.it.

Il vino

E’ il Terre Siciliane Bianco Biologico Lilium 2021 di Tenute Caracci di Partanna (TP), ottenuto dal giovane enologo Mirko Caracci partendo da uve inzolia e zibibbo. Un vino raffinato che guarda alle note floreali di glicine, eredità del moscato d’Alessandria, ingentilite dalla sponda agrumata dell’inzolia. In bocca c’è corpo, acidità e una spiccata sapidità che spinge alla beva.