La Notizia

Bufera in casa Parmigiano Reggiano, accusato sui social di “celebrare lo sfruttamento sul lavoro”. A finire nell’occhio del ciclone l’ultimo spot realizzato per il Consorzio dal regista Paolo Genovese con l’attore Stefano Fresi in cui il casaro Renato, per gli amici Renatino, dichiarerebbe felice di lavorare senza sosta 365 giorni l’anno. Poche battute che hanno fatto infuriare la rete, dove si parla già di “elogio della schiavitù” e “dittatura aziendale”, e chiesto l’intervento dei diretti interessati. A partire da Fresi, che in un video ha spiegato che si è trattato di pura finzione, e passando per i produttori, che in loro difesa hanno detto: “Volevamo sottolineare la nostra passione, ma lo modificheremo”. (Corriere della Sera, Libero e Qn) @ Tempi duri per le gomme da masticare. Distanziamento sociale e mascherine hanno imposto un duro colpo ai produttori italiani di chewing-gum, che hanno fatto fronte a un calo di vendite del -21,6% nell’ultimo anno e che ora sperano in una boccata d’aria fresca. Nel vero senso del termine. (Il Venerdì di Repubblica) @ Ma gli effetti del Covid si fanno sentire anche sulle “palline di Mozart”, iconici cioccolatini prodotti dalla Salzburg Schokolade. Con la pandemia sono crollate le vendite, derivanti perlopiù dai turisti che mancano ormai da due anni, e l’azienda sta fallendo. (Italia Oggi) @ Nonostante l’aria di crisi, c’è però chi sceglie di investire come nel caso di Gianluca Vacchi, imprenditore- influencer che ha annunciato di voler puntare sul kebab aprendo una catena di ristoranti etnici con il nome “Kebhouze”. Il primo store milanese sarà inaugurato domenica 5 dicembre in via Sarpi 53, ma altri punti vendita vedranno la luce nelle prossime settimane: in corso Buenos Aires e via Vigevano a Milano e nel centro commerciale “Euroma2” nella Capitale. (Corriere della Sera di Milano) @ Prenderà il via domani, negli spazi fieristici di Rho Pero, l’Artigiano in Fiera, manifestazione che dopo lo stop dettato dalla pandemia torna in presenza fino al 12 dicembre con 1.800 espositori provenienti da 80 nazioni. Se ne parla sul Giornale di oggi, dove il presidente dell’ente organizzatore Antonio Intiglietta presenta la kermesse che prevederà misure di sicurezza rigorose e un implementato supporto del digitale. @ La dieta mondiale fa dimagrire il made in Italy. Così sul Venerdì di Repubblica Marino Niola introduce una serie di considerazioni relative al cibo del futuro, ovvero quello prodotto in laboratorio. E riprendendo quanto emerso di recente al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione organizzato da Coldiretti scrive: “La bistecca prodotta con le staminali embrionali è un mostro etico e dietetico. E anche ecologico. Che non fa bene alla salute delle persone e dell’ambiente e per di più fa male alla nostra economia, penalizzando eccellenze agroalimentari come il prosciutto, la mozzarella o il parmigiano".

Birra ai piselli, ketchup marziano e la ripresa del pomodoro campano

Dall’Islanda una birra fatta con piselli in scatola e cavoli sottaceto. Si chiama “Ora jolabor” ed è frutto della ricca immaginazione di Valgeir Valgeirsson, mastro birraio della RVK Brewing che ha codificato questo prodotto in vista delle prossime festività natalizie utilizzando due ingredienti che tradizionalmente accompagnano il classico cosciotto d’agnello affumicato durante il Capodanno islandese. (Italia Oggi) @ E in tema di novità culinarie, dalla Florida arriva invece il ketchup marziano. Il colosso Kraft Heinz ha presentato al pubblico la salsa Marz Edition, prodotta con pomodori coltivati in una serra progettata dalla Nasa per ricreare le condizioni ambientali del pianeta rosso. (Il Venerdì di Repubblica) @ La frutta diventa UHT. E’ l’obiettivo di Apeel, società californiana che si è data il compito di trasformare un certo numero di ortaggi e verdure in cibi a lunga conservazione utilizzando un composto naturale a base di lipidi estratti da bucce e polpa di frutti in grado di proteggere dall’ossidazione. Per ora è una cosa per poche specie (in Europa avocado, manghi, agrumi e Oltreoceano anche mele, cetrioli e asparagi) ma si tratta di una ricetta anti-spreco che potrebbe rivelarsi rivoluzionaria. (Il Venerdì di Repubblica) @ Un super sake da trattare alla stregua di un grande rosso. E’ quello firmato da Richard Geoffroy, ex stregone di Dom Pérignon che ha scelto di puntare sulla produzione di Sake Iwa, una cuvée di riso fermentato da servire con i piatti della cucina contemporanea. “Ho assemblato tre tipi di riso, prima volta in mille anni” spiega Geoffroy su Sette. Il progetto è di vendere due terzi delle bottiglie in Asia, ma di puntare a mercati nuovi. In Italia costerà 130 euro. @ Su Il Foglio è invece da leggere l’articolo di Camillo Langone contro i pecoroni del vino naturale. “I bevitori di vini cosiddetti naturali - scrive - sappiano che nelle vigne dove si fanno meno trattamenti antiparassitari proliferano le davvero naturali tignole. Una tossina naturalissima che solo i ruminanti sono in grado di trasformare e rendere innocua. I bevitori fanatici fanatici di vini cosiddetti naturali (non chi li beve qualora buoni, chi li beve perché bio) sono dei pecoroni ma solo in senso figurato, dunque non possiedono rumine, dunque l’ocratossina presente nel bicchiere se la succhiano tutta”. @ Buone notizie per il pomodoro da industria. Appena tre mesi fa quelli campani vivevano un momento difficile legato al meteo impazzito, ma anche alla mancanza di autisti. Ma oggi, fa sapere l’Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali, la campagna 2021 è stata da record, con 2,96 milioni di tonnellate di pomodoro trasformate (+22,3% sul 2020) (Il venerdì di Repubblica) @ Su Sette Dario Di Vico intervista Nicola Farinetti, figlio di Oscar che rivela i suoi obiettivi per il futuro dell’azienda. Con un progetto per il 2022 all’insegna della discontinuità: inventare degli Eataly più piccoli, che siano più vicini al cliente in omaggio alla prossimità e alla città dei 15 minuti. @ Bergamo si aggiudica il Landscape Award 2021 europeo, il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa, per il recupero della Val d'Astino. A dare l’annuncio il sindaco di Bergamo Giorgio Gori con il ministro alla Cultura Dario Franceschini. (Corriere della Sera) @ E a una delle glorie della Bergamasca è dedicato anche “Breve storia del casoncello”, il libro in cui Leonardo Bloch esplora i secoli e la cucina mondiale per capire come è nato uno dei piatti tipici più amati. @ In tema di consigli letterari, su Il Venerdì di Repubblica è presentato “Homo canis”, il libro in cui lo studioso francese Laurent Testot prova a ricostruire il rapporto millenario tra uomo e cane utilizzando una chiave narrativa particolare: a raccontare la storia, infatti, sono i cani in prima persona, dal primo lupo-cane al barboncino.

La stampa locale annuncia le guide de ilGolosario

Doppia presenza stamane per le guide de ilGolosario. Il Piccolo di Alessandria dedica ampio spazio a ilGolosario e ilGolosario Ristoranti con un’intervista di Massimo Brusasco a Paolo Massobrio, che celebra anche la bagna cauda (con un po’ di Barbera) protagonista della tavola invernale. Su Il Monferrato, nell’inserto dedicato al Natale, si parla invece de “L’Emozione del Vino”, volume nato per celebrare il ventennale dei Top Hundred e che raccoglie le 2.000 cantine che in vent’anni hanno ottenuto questo riconoscimento.

Albertengo: 30 anni di panettone al Moscato

Si sono svolti ieri sera i festeggiamenti per i 30 anni del panettone al moscato firmato Albertengo. Una gloria de ilGolosario che per l’occasione ha presentato anche un libro celebrativo con la storia dell’azienda di Torre San Giorgio (Cuneo) che dura da oltre un secolo.

 

L'assaggio

Oggi ci sediamo ai tavoli di Arcangelo Vino e Cucina (via Giuseppe Gioachino Belli, 59 • tel. 063210992) di Roma. Il regno di Arcangelo Dandini, oste appassionato che fa gustare le ricette della cucina tipica romana: dalle polpette al sugo al croccante di baccalà con maionese e capperi; quindi rigatoni alla carbonara, gnocchi di leonessa all’Amatriciana e la trippa di vitello con menta e pecorino. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il vino

Il Toscana Rosso Igt Muralia 2019 prodotto da Muralia a Roccastrada (GR). Da uve syrah (50%), cabernet sauvignon (30%) e sangiovese (20%). Rubino profondo, al naso ha suggestivo bouquet che spazia dai piccoli frutti al tabacco da pipa, fino alle note balsamiche di eucalipto e alle spezie, tra cui spiccano il pepe e la vaniglia, mentre al palato ha mineralità e sapidità che bilanciano la grande struttura, con un sorso che stupisce per il suo distendersi equilibrato e per il suo proporsi intenso ma elegante, e che va a chiudere con una persistenza lunghissima. La degustazione di Marco Gatti a questo link.