La Notizia

Gli spaghetti al pomodoro non hanno prezzo, sostiene Tommaso Melilli sul Venerdì di Repubblica riflettendo sull’approccio dello chef Fulvio Pierangelini, che nel suo ristorante Gambero Rosso faceva pagare gli spaghetti puri e semplici quanto quelli con l’aragosta (50 euro). “Sarebbe opportuno - scrive - ricordarsi che le materie prime dei ristoranti non sono le aragoste e i pomodori, ma le persone che li scelgono, li lavorano e li servono”. @ Il mondo resta senza scorte. Gli ordini si accumulano e i prezzi schizzano a livelli record: dal rame allo zucchero, è corsa folle alle materie prime. E in Italia il Superbonus al 110% fa balzare in alto il legno e l’acciaio, mentre in Vietnam e Brasile rallenta anche la produzione di caffè. (La  Stampa) @ Polemica post-vacanziera in Liguria. I dieci milioni di turisti che hanno visitato la regione in un anno fanno sbottare il presidente di Federalberghi, che dice: “Non siamo Rimini, i nostri ospiti meritano di meglio” (ma qual è il senso di questa lamentela?. NDR) Ma il governatore Giovanni Toti replica: “Va bene così, l’importante è tornare protagonisti”. (Il Venerdì di Repubblica) @ Colpo grosso in casa De’Longhi, che ha deciso di affidare a Brad Pitt la sua nuova campagna di comunicazione per le macchine da caffè. Per l’azienda: “E’ l’ambassador perfetto per raccontare De’ Longhi al mondo”. (Corriere di Verona) @ Anche bere diventa ecologico e solidale con la startup torinese Spreeng, che ha ideato un’alternativa al classico bicchiere in plastica monouso: un bicchiere pieghevole pensato per un utilizzo continuativo che ben si adatta alla vita di tutti i giorni, tanto al lavoro quanto nei momenti liberi. (Corriere della Sera di Torino) @ Vegetariana per trent’anni, sposa un allevatore e si converte prima in allevatrice, quindi in mangiatrice di carne senza rimorsi. Su QN la storia di Nicolette Hahn Niman, che spiega: “E’ giusto mangiare carne” (della serie: I piaceri della carne. NDR) @ Curiosa è anche la storia di Bruno Fabre, il cacciatore di talpe di Envie che ha imparato dal nonno i segreti del mestiere e che oggi è richiesto in tutta Italia. (La Stampa) @ Formaggi e mortadella, ma anche moda, automobili e giocattoli. Il made in Italy è preda ambita dai falsari internazionali, che creano un danno enorme alle imprese italiane: almeno 225 milioni di euro tra vere contraffazioni e italian sounding secondo gli ultimi dati Ue. (Il Venerdì di Repubblica) @ Intanto, sulla stessa pagina è annunciato anche l’arrivo del pesce vegetale. Nasce in laboratori di ricerca e aziende startup con l’obiettivo di proporre ai consumatori un prodotto sicuro e che possa ridurre l’impatto ambientale della piscicoltura. @ La pandemia ci ha resi più felici. Lo dice l’ultimo World Happiness Report ripreso sul Venerdì di Repubblica da Marino Niola. @ Anche i mobili si adagiano nella natura. Non solo le forme, ma anche i materiali sono una nuova sfida per realizzare arredi che rispettano l’ambiente. E la ricerca è in divenire. (Sette) @ Due i mari, mille i mondi e le anime dei vini calabresi. Sul Giornale Andrea Cuomo racconta la storia della cantina Librandi, ambasciatrice di una regione che è uno scrigno di sapori. @ Addio a Claudio Ciocca. Il patron dell’Osteria del Fico Vecchio, amico ai fornelli di Fellini e tanti altri attori romani, se ne è andato all’età di 89 anni. (Italia Oggi) @ Biellese sugli scudi al Cibus di Parma. Nell’ambito della manifestazione gastronomica sono stati infatti sei i riconoscimenti assegnati a tre microbirrifici artigianali dell’areale. Si tratta di Birra Elvo, Un Terzo e Beer In. (Il Biellese) @ Tutto pronto per “Malghe Aperte”, l’iniziativa voluta da Ersaf e dall’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Fabio Rolfi che domenica 5 settembre celebrerà la passione e l’impegno di chi vive, alleva e produce le eccellenze dell’alta montagna. (Libero Milano) @ Si alzano i calici anche in piazze e palazzi di Asti, dove dall’11 settembre al 3 ottobre andrà in scena la Douja D’Or, storica manifestazione dedicata al vino che quest’anno si presenta con un programma diffuso e sicuro annunciato al pubblico ieri. (La Stampa Asti) @ Un’esperienza, dunque , che si potrà vivere già dal prossimo weekend nell’ambito delle iniziative organizzate per Golosaria Monferrato, che sabato 11 e domenica 12 settembre porterà il gusto a Casale (Castello e Hotel Candiani) e in 30 location sparse tra le colline (www.golosaria.it). 

Golosaria scalda i motori

E proprio a Golosaria Monferrato sono dedicati due ampi approfondimenti pubblicati stamane su Il Piccolo di Alessandria e Il Monferrato, che presentano la prossima edizione ed evidenziano come Golosaria si sia affermata anche come fenomeno territoriale e di turismo enogastronomico, favorendo investimenti immobiliari. Sul sito www.golosaria.it tutti i programmi dei paesi, l’elenco degli espositori e le iniziative da non perdere. 

L'assaggio

Al ristorante Due Spade (via delle Filerine, 2/A • tel. 029249200) di Cernusco sul Naviglio (MI). Negli spazi che un tempo ospitavano l’antica Filanda Gavazzi mamma Marzia, affiancata in sala da Daniele, sommelier di razza, introducono ai piatti del giovane Lorenzo, che si distingue per menu impostati sulla stagionalità con portate di terra e di mare. Ecco allora i salumi con giardiniera e insalata russa, il risotto lime e zenzero e tartare di gamberi rossi, la tagliata di fassona o il calamaro ripieno con ricotta e fave e crema di patate al nero. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il vino

E’ il “16 Filari” di Case Alte di Camporeale (PA), realtà che pratica agricoltura ecosostenibile e biologica. Nero d’Avola in purezza, è realizzato con uve che provengono da vigneti collocati a 500 metri sul livello del mare, a dimora su colline dai terreni franco-sabbiosi. Nel bicchiere ha colore rubino, profumi di ciliegie, frutti di bosco dove spicca il mirtillo cui seguono nuance speziate, mentre al palato è morbido e seducente, con trama tannica fine e ben integrata, eleganza, lunga persistenza.