La notizia

Gli italiani sono la mafia dei funghi”. Il quotidiano austriaco Tiroler Tageszeitung accusa i raccoglitori di funghi di saccheggiare i boschi del Tirolo nord-orientale. In alcuni casi superando di molto il limite di raccolta (2 chilogrammi) prescritto dalle normative forestali. (La Stampa) @ E nell’infinita varietà dei funghi, in cucina è bene scegliere quelli giusti per i piatti giusti. Dai prataioli, ideali per insalate e contorni, ai finferli, perfetti con la polenta, fino agli ovoli, da consumare crudi o in insalata. (Il Giornale) @ Dici autunno, dici (anche) tartufo. Il tuber magnatum pico torna sulle tavole italiane ed è protagonista della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, che dal 7 ottobre al 26 novembre accoglierà nelle Langhe 600mila appassionati da tutto il mondo. Ne parla Federico De Cesare Viola, che su Repubblica segnala alcune tavole dove gustare “il re dei re” in abbinamento a piatti tipici del territorio. @ E proprio ad Alba, ieri, lo chef Martino Ruggieri, “deputy head chef” del Pavillon Lodoyen di Parigi, si è aggiudicato la selezione italiana del Bocuse d’ Or, convincendo i giudici Carlo Cracco, Enrico Crippa e Matthew Peters con il piatto chiamato “Mistica della Puglia”. (La Stampa) @ Lombardia regina di biodiversità. Dalla vacca Burlina alla pecora Ciuta; dal mais blu alla patata viola. Sono oltre 20mila le specie di animali e vegetali che gli agricoltori hanno preservato o salvato dall’estinzione. Un terzo delle varietà custodite in Italia (Repubblica) @ Dal Policlinico di Milano arriva Cà Granda, il latte biologico prodotto dalle vacche allevate nei terreni dell’ospedale, che da sabato è in vendita con un nobile scopo: arrivare a 70mila euro da destinare a studi scientifici. (Il Giornale) @ E sul biologico scommette anche Ponti, l’azienda di Ghemme (Novara) che ha chiuso il 2016 con un fatturato di 105milioni e che celebra i suoi 150 anni lanciando sul mercato l’aceto di mele biologico e non filtrato. (La Stampa) @ E di mele parla anche Carlo Bogliotti, che su La Stampa di sabato lancia un allarme: “Sui banchi si trovano le mele raccolte l’anno scorso. E’ un inganno, ma perfettamente legale”. @ Una mela al giorno toglie colesterolo e glicemia di torno. La nutrizionista Carla Favaro sul Corriere della Sera celebra le proprietà delle mele ma invita a selezionarne bene la varietà. @ Attenzione ai biscotti troppo elaborati. A dirlo sulle pagine di QN il nutrizionista Ciro Vestita che spiega come non dovrebbe esserci altro al di fuori dei componenti classici ovvero farina, uova, latte e burro.

Chef (stellati) che rovinano la cucina, imprenditoria da meditazione e il gusto in stazione

Gli chef stellati stanno rovinando la cucina”. A dirlo è l’ex curatore della Michelin Italia Fausto Arrighi intervistato sulle pagine di Libero di domenica che sull’ultima generazione di cuochi dice: “Guardano molto all’aspetto decorativo e poco al sapore”. @ “Enosis è quotato da Sotheby’s ma non vendo”. Sulla Stampa Donato Lanati parla dei suoi successi e a chi si è chiesto come mai Cascina Meraviglia fosse apparsa sul sito di vendite, risponde “Era uno scherzo, volevo far valutare la proprietà”. Prezzo stimato: 13 milioni di euro. @ Niccolò Branca svela il suo segreto ovvero affrontare l’attività di imprenditore con i dettami dello yoga. E lo spiega anche nel suo libro “Ritorno al cuore” una sorta di diario dove svela il suo percorso di ritorno alla spiritualità. @ “Le stazioni rinascono con i ristoranti. Arriveremo in tutte le città dell’alta velocità”. Il presidente di Grandi Stazioni Retail, Maurizio Borletti, su Affari&Finanza racconta il successo del modello testato con il format “Mercato Centrale” a Roma e Firenze. E annuncia nuovi progetti su Milano e Napoli.

Rinascita del Maratelli, archeo-gastronomia ed evoluzione del cibo di strada

Nuova vita per il Maratelli. Il riso che 100 anni fa fece innamorare il Re d’Italia torna in commercio. E’ coltivato ad Asigliano Vercellese in due soli ettari di terreno dagli eredi del suo scopritore, Mario Maratelli. (La Stampa) @ E in tema di archeologia gastronomica, è tornata alla luce anche la birra più antica d’Europa. Tracce della bevanda sono state scoperte in una terracotta riemersa dalla tomba di un novarese di 2500 anni fa. Era scura, filtrata e aromatizzata con il luppolo. (La Stampa) @ Dalla birra alla pizza, una ricetta “povera” che vive oggi un momento d’oro grazie all’evoluzione in piatto gourmet. Su ilGiorno di domenica il viaggio di Paolo Galliani tra i pizzaioli più innovatori di tutta Milano; dalla Taverna Gourmet a Dry 2, da Lievità a Berberè. @ Ma a Milano conquistano un posto d’onore anche i sapori di Valtellina, che negli spazi di Sciatt à Porter (via Monte Grappa) diventano cibo di strada tra pizzoccheri, taroz e “chisciol”. Tommaso Farina su Libero.

Fuori dalla Tavola

Anche le piante hanno un’anima. Non solo il mondo animale, ma anche quello vegetale può contare su una “vita segreta” sconosciuta ai più. Su Repubblica di domenica Marco Angelillo riporta le scoperte di due ricercatori dell’Università di Firenze e spiega come anche le piante, esattamente come gli esseri umani, possano fare amicizia, aiutare gli esemplari piccoli a farsi spazio nel sottobosco oppure soffrire di “timidezza”.

L'assaggio

Al Gubistrò (p.zza Santo Stefano - tel. 0142590179) di Casale Monferrato (AL). A pochi passi dal castello del Monferrato, una sosta perfetta per un aperitivo o una cena tra amici. In un ambiente moderno e luminoso, la proposta della cucina è creativa e accattivante; da provare la trota salmonata marinata con crema al wasabi, yogurt e insalatina di germogli ma anche il Carnaroli mantecato alle cime di rapa con bufala colatura di alici e scampo marinato e il petto d’anatra con il suo fegato grasso, con barbabietola, frutti rossi e porro caramellato. Su ilGolosario.it la sosta di Claudia Gerosa.

Il Vino

Il Verdicchio di Matelica Spumante Extra Brut di Collestefano (tel. 0737 640439) di Castelraimondo (MC). Giallo paglierino brillante con riflessi oro, ha perlage finissimo e continuo, al naso è intenso, con profumi di agrumi, sentori di frutta gialla e di frutta esotica e in particolare di ananas, grande complessità, mentre al palato è fresco e sapido, equilibrato, con spiccata nota caratteristica minerale, e persistenza infinita. Un fuoriclasse che gustato alla cieca farebbe tremare i grandi d'Oltralpe. Su ilGolosario.it l'approfondimento di Marco Gatti.