La Notizia

Troppi rischi dal patto UE-Mercosur. E’ l’allarme lanciato dal mondo del cibo italiano, preoccupato per gli effetti del trattato di libero scambio stipulato dall’UE con Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay, che prevede importazioni a dazio zero su produzioni quali il riso, gli agrumi, lo zucchero e il pollame, ma anche carni bovine, olio e vino. Il patto, secondo il mondo agroalimentare, tutelerebbe solo il 10% del made in Italy, con notevoli criticità anche sul fronte della sicurezza alimentare. E mentre Confindustria esulta, il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio ha già fatto sapere che l’Italia opporrà la massima contrarietà in tutte le sedi competenti. “Non permetteremo - chiarisce - che vengano penalizzati i nostri agricoltori e le nostre filiere”. (Libero) @ Nuovo attacco dell’UE ai prodotti italiani. L’Europa interviene per cancellare le etichette trasparenti introdotte dall’Italia con il Decreto semplificazioni e dichiara illegittime le norme approvate dal Parlamento che obbligano a indicare la provenienza dei cibi. “E’ la terza volta - scrive Attilio Barbieri su Libero - che Bruxelles affonda un provvedimento italiano destinato a rendere chiara, in etichetta, l’origine dei cibi che portiamo a tavola ogni giorno”. @ Falso Asti venduto in lattina a meno di 3 euro. E’ l’ultima frontiera degli agro-pirati che in Russia hanno sfruttato la passione per l’Asti Spumante Docg spingendo il direttore del Consorzio di Tutela, Giorgio Bosticco, a volare a Mosca per incontrare i funzionari del ministero dell’agricoltura e bloccare la vendita. “L’iniziativa - ha spiegato Bosticco - rappresenta il primo passo per la realizzazione di un protocollo condiviso tra le parti, che nel sancire i tratti fondamentali dell’Asti aiuti i funzionari russi nella loro opera di contrasto al prodotto contraffatto, ovunque imbottigliato". Per facilitare l’attività degli uffici doganali il Consorzio tradurrà in lingua russa il disciplinare di produzione dell’Asti Docg. (La Stampa)

La bonifica dei campi (e dei cuori) che porta nuova vita a Srebrenica

E’ il titolo con cui Sergio Frigo sul Gazzettino presenta “Ti ho sconfitto felce aquilina” il libro di Gianbattista Rigoni Stern (Comunica Edizioni • euro 15,00) in cui l’agronomo di Asiago racconta la Transumanza della Pace, il progetto di solidarietà avviato in Bosnia, nelle terre martoriate dalla guerra. Un’opera di ricostruzione umana e sociale che nelle pagine del libro si alterna alla memoria delle stragi della guerra ma anche a spunti di carattere agronomico, passando attraverso il racconto del lavoro svolto sul campo per far rivivere la popolazione con l’allevamento e la caseificazione.

Rubio contro i "mercati di plastica"; un secolo di Aperol

Ho realizzato ogni mio desiderio. La prossima rivoluzione? Mangiare solo con il cervello”. Ferran Adrià, ovvero “l’uomo che ha rivoluzionato la gastronomia”, si racconta a Elisabetta Pagani su La Stampa di sabato. “Sarò sempre uno chef - spiega - cucinare non è tagliare le verdure ma pensare. E anche ora lo sto facendo”. E ancora “Poche persone senza vocazione come me e mio fratello sono arrivate così lontano. Il nuovo Bulli? Nel 2020”. @ “Evviva la multietnicità di Porta Palazzo. Il Mercato Centrale? Dovrebbe fallire”. Sul Corriere della Sera di sabato Gabriele Rubini, alias chef Rubio, confessa a Simona De Ciero la sua contrarietà verso i “mercati di plastica” e sulle stesse pagine, il giorno seguente, risponde anche il patron del Mercato Centrale, Umberto Montano: “Caro chef Rubio sbagli: non siamo fighetti, questo è il ventre di Torino”. @ L’estinzione dei camerieri è causata dal bullismo esistenziale. Su Libero di domenica Azzurra Barbuto spiega come i giovani, in attesa di occupazioni più “prestigiose” preferiscano il reddito di cittadinanza al servizio ai tavoli. “Ma nessun lavoro porta disonore”. @ Aperitivo? Sì, ma non solo. L’Aperol Spritz compie cent’anni e festeggia il suo primo secolo con un boom globale che lo trascina sempre più a tavola. Ma anche con un libro, “Orange chronicles” che sarà in vendita da luglio. (Corriere della Sera) @ Non tutto il caldo viene per nuocere: su La Stampa Carlo Bogliotti spiega come meloni e zucchine siano al massimo della qualità. inoltre, perle zucchine, la sovrapproduzione ha anche fatto crollare i prezzi.

Il Pensiero

Il capitalismo si allea con l’ambiente per la gioia degli hamburger vegetali. A spiegarlo è Noel White, presidente di Tyson Foods che sulle pagine del New York Times spiega perché tutti - compresa appunto una delle maggiori compagnie al mondo del settore carne - debbano fare i conti con il riscaldamento globale e la necessità di investire sulle alternative vegetali. “Il libero mercato - spiega - si sta allineando con l’ambiente questa volta, e i carnivori se ne stanno accorgendo.Se occorre un capitalismo dirompentepercontribuire a risolvere un problema che un presidente dalla testa di legno non risolverà , allora che il potere passi agli hot dog vegetali e agli hamburger di soia mascherati da carne”.

Ho capito bene?

Allergico alle nocciole? Allora niente volo. A dirlo in un’intervista all’Indipendent un passeggero inglese Josh Silver che avrebbe manifestato alle assistenti di un volo diretto a Londra la sua condizione allergica. E in tutta risposta gli sarebbe stato negato l’accesso. @ Si chiama mukbang la frontiera estrema del foodporn. Il cibo infatti viene mangiato in quantità abnormi da youtuber che si filmano e postano in rete il video. Nata in Corea, questa moda si è diffusa in tutto il mondo e un mukbanger molto seguito può anche guadagnare migliaia di dollari. Alla faccia dell’educazione alimentare. (Il Fatto Quotidiano)

L'assaggio

Alla Trattoria Barba Toni (via Torino, 9 • tel. 011 9898085) di Orio Canavese (TO). In una bella villetta rustica e ordinata, Alain mette in tavola un menu tradizionale con piatti ben eseguiti e materie prime attentamente selezionate. Dal vitellino tonnato al rosa alla spuma di asparagi con fonduta di toma di Ceresole Reale; dai tagliolini al doppio uovo, brick di moretta e pepe rosso al filetto di maiale al passito di Caluso. Su ilGolosario.it la sosta di Luca Milanetto.

Il Vino

Il Metodo classico "Nui" di Ronc dai Luchis (tel. 339 4949401) di  Faedis (UD). E’ un metodo classico unico e raro, prodotto interamente con uve verduzzo al 100%. Una scelta ben riuscita per un brut che si presenta di un bel colore giallo limone. Lo stesso limone misto a cedro ed erba appena tagliata è il descrittore che si avverte al naso con una certa intensità. La spuma è generosa e fine e in bocca offre piacevolezza insieme a una complessità di note dove emerge anche la mineralità della pietra focaia. Molto fine, di persistenza lunga, avverti poi che l'acidità si amalgama perfettamente col velluto. Un'interpretazione molto coerente del vitigno in versione brut.