Il ristorante di Verona in cui vivere un'esperienza di gusto e piacevolezza a 360 gradi

Questo è un luogo nel quale si celebra il rito dell’accoglienza, dove la ristorazione poggia le sue fondamenta tra una curia d’epoca romana e una torre del 1200, con la sua bellissima cantina in cui reperti di epoca romana si ritrovano insieme a una collezione di penne appartenute a grandi giornalisti e scrittori famosi. Si sta bene dal momento in cui ci si accomoda in sala, tra volte e pareti affrescate che catalizzano e catturano l’attenzione. Qui inizia uno spettacolo per l’ospite, a partire dal garbo con cui il personale di sala serve il calice di benvenuto.

Una regia sapiente si muove tra queste mura antiche, in una perfetta sintonia tra chi arriva al tavolo e il protagonista in cucina, quel Mauro Buffo che insieme alla famiglia Gioco ha ridato energia alla storica bellezza del 12 Apostoli e al suo secolo di storia. Esperienze internazionali e amore per la sua terra si ritrovano lungo tutto il percorso gastronomico, a partire dagli amuse bouche: fresco, morbido, croccante: giardiniera pensile con ananas allo zafferano, melone alla pasta di curry rosso, cetriolo alla colatura di alici e rapa rossa marinata. Churros al sambal. Pasta matta, salame di pecora, cavolo e salsa verde, tutto accompagnato da un Margarita ghiacciato con more e bergamotto per pulire il palato. Il pane, anch’esso di ottima fattura, è servito con ricotta lavorata e olio al rosmarino. 
Venezia-Lima è una proposta che ripercorre le trascorse esperienze dello chef: carpaccio di dentice in ceviche con emulsione di saor alla paprika, coriandolo in tempura e lampone disidratato.
In sgombro, ostrica, curry c’è il filetto di pesce marinato in salsa tonnata con verdurine in agrodolce, seguito da un’ostrica di Scardovari in brodo di tonno e midollo, gelatina di pomodoro e yuzu dai sapori che riportano a sensazioni ancestrali.  
12-apostoli-pesce.jpgFarina, cozze, n’duja, in altre parole mazzancolle e tastasal, anche qui  mare e terra uniti in un incontro felice per le papille.

La piacevolezza è totalizzante: la musica che non disturba la conversazione, luci soffuse e il tono di voce e i sorrisi del personale di sala, il cui sorriso nonostante la mascherina si percepisce dall’espressione degli occhi: Andrea con i suoi gesti delicati e attenti e poi il sommelier Elia che sa proporre con garbo e competenza vini naturali di quelli buoni per davvero insieme a etichette blasonate e in alcuni casi altrove introvabili.

Il risotto aglio orsino e capretto crea aspettative che si compiono: un piatto indimenticabile che nobilita tanto il Vialone Nano quanto la carne dell’ovino che sarebbe bene non ricordare solo nel periodo pasquale. E poi le foglie di menta e le erbe di prato e  ancora l’aglio orsino che aumenta la percezione del gusto.
12-apostoli-risotto.jpgIl pollo farcito di piccione è una proposta curiosa, indovinata per la carne rosea ma priva di umori del piccione racchiuso in un petto di pollo, deliziosamente unita alla salsa Perigord e alla millefoglie al grasso d’anatra e lo stuzzicante tocco degli spinaci selvatici al blu di capra.
12-apostoli-secondo.jpgLa torta di limone non è da meno: biscotto sablé, uno strato di lemon curd, burro di arachidi, chips di cacao e aglio nero, una fresca spuma allo yogurt e gelato al cassis.
12-apostoli-dolce.jpg
Il caffè del compianto Gianni Frasi è la degna conclusione di un grande pasto.

12 Apostoli

Vicolo Corticella S. Marco, 3
Verona
tel. 045 596999

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