Dalla cantina di Nalles, amore al territorio, rispetto dell’ambiente, rigore in vigna, vini bianchi che sono tra i migliori del mondo

Per raggiungere grandi traguardi, ci vogliono persone capaci di pensare in grande. È il caso di Gottfried Pollinger. Cresciuto in una famiglia di viticoltori da generazioni, ha nel Dna l’amore per il vino. Dal 2005 è alla guida di Nals Margreid, e sin dal suo arrivo si è dato un obiettivo ambizioso. Fare vini di tale classe da poter competere con chiunque, puntando a un’affermazione internazionale. Allora poteva sembrare un’utopia, ma quel sogno è realtà. Lo dicono risultati e riconoscimenti. Uno per tutti, ma solo perché il più vicino nel tempo, il Premio Angelo Betti di Vinitaly, che, con il ministro Patuanelli e i vertici di Veronafiere, abbiamo avuto l’onore di consegnargli nello scorso aprile, in quanto indicato dalle autorità della sua Regione quale “Benemerito della viticultura”, come personalità che con la propria attività professionale e imprenditoriale ha contribuito e sostiene il progresso qualitativo della produzione vitivinicola ed enologica del proprio territorio.
margreid-premio.jpgCuore dell’attività della cantina Nals Margreid è a Nalles, comune noto come paese delle rose, ma in realtà legato da sempre “all’uva”, visto che ha assunto l’identità di località vitivinicola nel 1063, anno in cui una disposizione testamentaria del collegio del Duomo di Augusta dimostra che il vescovo Ebriko qui acquistò una tenuta di vigne con quattro poderi confinanti. La storia di questa realtà è iniziata nel 1764 quando fu eretta la tenuta Von Campi e dove sono ancora visibili gli antichi profili in ciottolato, le travi in legno e le colonne originarie. Nel 1932 la nascita della Cantina Nals costituita da 32 famiglie. Nel 1985 l’unione con la cantina Margreid.
margreid-vigne.jpgOggi Nals Margreid è formata da 138 famiglie. Con 160 ettari di vigneti (70% uve bianche e 30% uve rosse), suddivisi in 14 zone, posizionati tra Nalles, la Val d’Adige e Magrè. Con le uve che maturano a un’altitudine compresa tra i 200 e i 900 metri.
margreid-Gottfried Pollinger e Paolo Dragani.jpgCon Gottfried Pollinger e Paolo Dragani, abbiamo assaggiato alcuni dei vini di maggior classe della cantina, testandone la notevole valenza anche gastronomica, abbinandoli ai piatti di Roberto Di Pinto, chef patron del Sine di Milano, uno dei locali migliori del capoluogo lombardo.
Il primo bicchiere è stato di Stein, sauvignon in purezza della linea Tradition, da vigneti situati a Nalles, in un conoide alluvionale profondo 150 metri formato dal torrente di Sirmian e dal rio di Nalles, che matura in acciaio, ed ha piacevoli profumi di agrumi, tra cui spicca il chinotto, sentori di erbe aromatiche e litchi, nota di sambuco, con un sorso di bella sapidità che invita alla beva.
margreid-tutte bottiglie.jpgDella linea Selection, si conferma una delle più belle interpretazioni in assoluto del Pinot Bianco, Sirmian che nasce da vigneti collocati su alture scoscese esposte a sud-est, a un’altitudine compresa tra i 500 e i 700 metri, in terreni ricchi di calcare, gneiss, mica, ardesia e marmo. Dopo una breve macerazione prefermentativa, il mosto fermenta 3 settimane in botti di legno da 12 e 30 hl., quindi il vino nuovo matura per altri 8 mesi su lieviti fini. Aureo, luminoso, brillante, al naso si segnala per la grande pulizia, per l’eleganza, per i suoi profumi di pompelmo rosa e kiwi, ma è al palato che sorprende, per il suo spessore, e per la sua profondità, con un sorso che ha notevole armonia, sapidità, persistenza lunghissima.
margreid-sirmian.jpgUn vero fuoriclasse Baron Salvadori Chardonnay Riserva, vino che essendo figlio del vitigno dove l’asticella dell’eccellenza è altissima, nella nostra degustazione ha dimostrato tutto il suo valore. Da uve di vigneti situati a Magrè, attorno alla tenuta Baron Salvadori, su un pendio tra i 220 e i 350 metri di altitudine, con esposizione a sud/sud-est e terreno di ghiaia calcarea. Alla vista si presenta con una veste scintillante paglierina con riflessi dorati, di bella compattezza, mentre al naso ha suggestiva complessità, con profumi di pera Abate, kiwi, intensa traccia speziata sullo sfondo. Al palato è armonico, di notevole ampiezza e persistenza, con struttura e morbidezza derivanti dall’invecchiamento di 12 mesi in barrique e dai 2 anni di affinamento in bottiglia.
margreid-baron salvadori.jpgHa il passo dei grandi il Sauvignon Mantele, vino dalla personalità spiccata e caratterizzato da un affascinante spettro aromatico. Dopo una breve macerazione prefermentativa le uve raccolte a mano fermentano 3 settimane in botte grande, con il vino che poi matura 8 mesi su lieviti fini. Dal colore dorato, si propone con profumi di agrumi, scorza di limone, anice, erbe aromatiche, per poi aprirsi su note di frutta esotica, tra cui spiccano il mango e la papaya, mentre la bocca è croccante, tesa, salina e persistente.
margreid-mantele.jpgFiore all’occhiello dell’intera produzione, Nama Cuvée, vino con cui Gottfried Pollinger ha provato a “volare là dove volano le aquile”, realizzando un bianco che, lanciato ufficialmente nel 2021, racchiude in sé lo stile e i valori della centenaria esperienza dell’azienda, portando a compimento un progetto nato nel 2010 che aveva l’ambizione di rappresentare l’essenza di Nals Margreid. Risultato raggiunto, con un vino che nasce da un’attenta selezione dei vigneti dei tre vitigni utilizzati, ossia chardonnay (90%) da vigne con esposizione sud/sud-est a Magrè tra i 220 e i 350 metri di altitudine e pinot bianco (6%) e sauvignon (4%) dalle colline che dominano Nalles con esposizione est/sud-est tra i 500 e i 700 metri di altitudine. Tutte le uve sono raccolte e selezionate a mano, prima di fermentare e invecchiare in piccole botti di rovere per 18 mesi, con il vino che, dopo l’assemblaggio, invecchia 9 mesi in serbatoi d’acciaio e resta ad affinare un anno in bottiglia prima del rilascio. Dal colore giallo paglierino intenso, al naso ha grande complessità con profumi di fiori d’acacia poi melone, mango, papaya, quindi sentori di mandorla e zenzero mentre in bocca è fruttato, di somma eleganza con sorso di grande spessore, struttura, gusto slanciato grazie a nota fresco-sapida vibrante, con finale lunghissimo.
margreid-apertura.jpgCome dicevamo “chi si accontenta gode” non è il motto di Gottfried Pollinger, e questo vino dice della sua capacità di osare l’impossibile. «È sempre bello vedere che gli operatori del settore vinicolo di tutto il mondo - ha detto Pollinger - rimangono affascinati dai nostri vini, dal nostro territorio, dalla nostra storia e che attraverso l’entusiasmo, le conoscenze e le competenze di tutti noi di Nals Margreid, i nostri vini godono di una sempre maggiore presenza internazionale». È così. Quelli di Nals Margreid oggi sono bianchi tra i migliori del mondo.

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