Il Grappolo, passione e gusto

A Corsico, per ogni momento della giornata, cose buone, piatti ben fatti e vini di una selezione che rivela ricerca competente

Le storie quelle belle. Gianni Bernardinello nella sua vita è stato orafo, inventore di penne stilografiche, fotografo di moda, imprenditore di filati, e ancora vicesindaco e assessore di Trezzano sul Naviglio. Negli ultimi anni aveva perfino imparato a costruire i droni. Soprattutto, però, per più di trent’anni ha sfornato pane meraviglioso ogni giorno nel suo storico forno “Berni”, in via Paolo Sarpi, a Milano. Quando è scoppiata la pandemia, nel 2019, è stato il primo a distribuire pane a chi aveva fame e non aveva soldi per mangiare. Un fatto che ha fatto il giro del mondo, e di cui han parlato televisioni e quotidiani. La sorte ha voluto, che con la seconda ondata, Gianni sia volato tra gli angeli. Un’esistenza come la sua, lascia il segno. E ad essere stati “influenzati” dalla sua umanità, più di tutti, la figlia ed il genero, che per molto tempo hanno lavorato al suo fianco. Risultato, oggi, la coppia non solo prosegue l’attività “storica”, saldamente nelle mani della prima, Samuela.

Ma ha “raddoppiato”, visto che suo marito, Andrea Politi, avendo il gusto nel sangue e avendo scoperto la sua passione per il vino proprio tra le mura della panetteria, dove gli piaceva proporre vini adeguati da abbinare a focacce e proposte del giorno, cogliendo un’occasione, ha avviato un suo locale. È Il Grappolo di Corsico, enoteca, ristorante e wine bar, dove è possibile fare pranzo o cena, gustare un aperitivo o tirar tardi con un distillato o un cocktail prima di rientrare a casa, o acquistare qualche bottiglia. Accogliente il locale, con le salette interne e il bel dehors, che affaccia su una sorta di piazzetta dall’atmosfera parigina, guardando il ponticello sul Naviglio. Molto invitante la selezione di vini, che svela la passione e la competenza di Andrea, con una cantina che custodisce etichette note a un buon numero poco note ma di valore, rivelando un pregevole lavoro di ricerca. Il menu consente di fare un percorso sia da winebar sia da ristorante.

Per questo per iniziare potrete avere della buona culaccia con i carciofi o ostriche Fine de Claire o ancora una sfiziosa frittura di alici.

Per chi voglia fare un pasto vero e proprio, da provare il risotto mantecato al Branzi stravecchio e liquirizia, o in alternativa i tortelloni ricotta radicchio speck con burro al timo.

Di secondo, un buon filetto di ombrina proposto con crema di patate allo zenzero e spinaci saltati. Chi desidera carne, invece, tagliata di picanha con patate al forno.