Su Avvenire Paolo Massobrio lancia il suo appello a non dimenticare chi ha subito gravi danni dall'alluvione in Romagna

Nell’articolo uscito oggi su Avvenire Paolo Massobrio riflette sull’indomito ottimismo dei Romagnoli, che si è manifestato anche durante la telefonata con Claudio Mita da Faenza della cooperativa sociale Botteghe e Mestieri, che impiega 12 lavoratori svantaggiati e che è stata invasa da acqua e fango. Produce pasta, tortellini e prodotti da forno, ma l’alluvione ha distrutto 8 quintali di pasta stoccata, tutti i materiali di consumo e imballo e ha reso inagibili gli impianti di produzione. La ripartenza è difficile, servono soldi e aiuti. A questo proposito Massobrio ammonisce a non confondere l’attitudine positiva dei romagnoli col pensiero che “tanto se la caveranno”.

Da qui scaturisce l’appello di questa settimana: a non dimenticare chi ha bisogno, come la cooperativa Botteghe e Mestieri che deve continuare ad esistere per continuare a fare del bene, come ha fatto in tutti questi anni.

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