Il ristorante del giovane Lorenzo Careggio con cinque menu stagionali che creano un vero e proprio percorso gustativo

Una bella, accogliente, ristrutturazione: sala con i mattoni a vista e tavoli ben distanziati. A fianco, il salottino-bar, dove fermarsi per l’aperitivo accompagnati nella scelta dalla giovane e competente sommelier. Per chi poi desiderasse proseguire con la cena in un ambiente privato, c’è la Cantina: atmosfera intima e luce soffusa.

Siamo a Torino, in corso Casale, dove una volta “era” Goffi e dove ora c’è, invece, il ristorante del giovane Lorenzo Careggio che, per nulla intimorito dell’inevitabile confronto con “la storia”, lo considera anzi uno stimolo per partire col piede giusto.

“Una cucina tradizionale che si veste di contemporaneità” è la sintesi del suo progetto di ristorazione, che si concretizza nel percorso gustativo previsto dai cinque menu, rigorosamente stagionali: carnivoro, erbivoro, onnivoro, benessere ed esploratore. I primi quattro composti di piatti ordinabili separatamente alla carta, mentre per “esplorare” ci si deve ciecamente fidare della guida dello chef. Lo faremo, sicuramente, in futuro, ma per questa prima volta abbiamo scelto di curiosare qua e là.

Dopo una gradevole salsiccia servita come appetizer, una piacevolissima sorpresa è stata l’insalata lunga vita, scelta dal menu Benessere: verdure di badola ed erbe spontanee di vividisanapianta per un mix di sapori dal perfetto amalgama. Per continuare, gli gnocchi al ragù di cortile, buoni e felicemente coraggiosi (e del parmigiano, grattugiato al momento, finalmente qui si dice nome e stagionatura); mentre nello spaghettoro asparagi e bottarga del menu Onnivoro, sulla pasta di Verrigni, buona ma che avremmo preferito più al dente, secondo noi prevale un po’ troppo la forza dell’asparago.
Ineccepibile secondo piatto della tradizione Carnivora l’agnello patate e menta, perfetto per cottura e insieme di sapori e, in attesa del dessert, ben azzeccata l’idea di servire un’ottima gelatina al Moscato d’Asti e fragole. Incuriositi, abbiamo scelto di concludere con la macedonia dell’orto del menu Benessere, dove però l’indovinata presenza della frutta secca non riusciva a equilibrare del tutto la potenza del sedano: inevitabile pensare più a un antipasto che a un dessert. Più rassicurante la dolce e tranquilla tarte au citron.

Bella carta dei vini, con attenzione anche a piccoli produttori non solo dal Piemonte e premuroso quasi fino all’assillo il giovane e attento servizio in sala.  Un tempo che scivola via quasi senza accorgersene… e un’esperienza che racconteremo volentieri agli amici.

Da marzo a ottobre, inoltre, apre sul lungo Po, con ingresso indipendente da Parco Michelotti, CasaGoffi: uno spazio all’aperto giovane e informale, da vivere fino a tardi. Dallo spuntino, al pranzo leggero, all’aperitivo, ai cocktails da accompagnare alla cena: a seconda delle ore del giorno, o delle esigenze del momento.

Eragoffi
corso Casale, 117
Torino
tel. 0114273450 - cell.3896667293
info@eragoffi.it
www.eragoffi.it

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