Questo locale, inserito all’interno all’interno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, centro d'arte contemporanea, lo abbiamo visto nascere, ma ora ha raggiunto la sua maturità.

Ora lo Spazio 7 (via Modane, 20 - tel. 0113797626) è diventato un luogo cult di Torino, coerente con l’immagine di bellezza che offre in ogni angolo. Colpiscono i tavoli ben distanziati fra loro, la mise en place perfetta e questo menu creativo, diviso in sezioni: Contrasto, Equilibrio, Classici e pasticceria.

Noi abbiamo spizzicato un po’ ovunque nelle due visite di questo tardo autunno. I menu degustazione sono due: Territorio e Ricerca con 6 portate e Contemporaneo Idee e pensiero. Con 8 portate. E così, dopo un aperitivo preso in caffetteria, si sale al piano di sopra, seguiti da uno staff competente con una carta dei vini degna dei migliori locali.

Nella sezione della creatività controllata merita la triglia in testa, latte di capra e zucchina oppure la lasagnetta con zuppa di pesce e cavolo cappuccio. Più impegnativi, ma eccezionali, sono lo scampo verso trippa e ceci, la cervella con capasanta e barbabietola, il bottone con ostrica, cipolla e acqua di polpo e poi il piccione vs gambero rosso e fungo reale. Ma che buono anche il pesce spada vs zenzero, soia e mais. Nei classici c’è il vitello tonnato, il coniglio peperone e aceto, i ravioli del plin e la spalla di agnello in lunga cottura.

Si chiude con meringa e zabaione, cioccolato bianco e lampone, ricotta fico d’india e mandorla.

Alessandro Mecca, figlio d'arte, con questa esperienza ha raggiunto la maturità. Ci è piaciuto molto. Bravo!

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