Siamo già in pista, a provare i ristoranti per la prossima edizione del GattiMassobrio, e l’area di mia competenza, in questo gennaio appena passato è stata il Piemonte.

Ora, in un mezzogiorno di sole, eccomi a Barbaresco (Cn), all’ANTICA TORRE (via Torino, 71 - tel. 0173365170), a godermi un piatto di tajarin davvero fantastici. Col Barbaresco della Cantina dei Produttori non mi sono fatto mancare anche la gallina lessa con le verdure. Si gode con gli antipasti: insalata russa, tondino di vitello con salsa tonnata, carne cruda battuta a coltello. Il Faccino è contento con un convinto +

 

Sorpresa ad Alessandria, al ristorante IL VICOLETTO (vicolo Cremona, 1 - tel. 0131261578), proprio di fronte al Duomo. Sorpresa perché i due fratelli Casciano (Mario in sala a proporre la sua ottima selezione di vini e Antonello in cucina) hanno fatto un salto di qualità evidente. Gli agnolotti ripieni di stufato conditi con il loro sugo sono davvero molto buoni, ma anche gli gnocchi al Castelmagno e i tagliolini al ragù di salsiccia. Da raccomandare il pollo alla Marengo e lo stoccafisso in umido. Il faccino cresce di valore con un doveroso +.




A Pozzolo Formigaro (Al), bisogna andare alla LOCANDA DEI NARCISI (fraz. Bettole - strada Barbotti,1 - tel. 0143319822). Fu una nostra scoperta, quando in cucina debuttò il figlio di Enza Narcisi, che è una signora appassionata. Ora il figlio lavora al fianco dei fratelli Cerea, ma la mamma quella sera ci ha dimostrato una capacità in cucina davvero felice. Il piatto simbolo del locale, i gamberi in tempura di nocciole con sorbetto al Campari c’è fin dagli esordi e non è mai riuscita a toglierlo dalla carta. Ma questa volta ci ha stupito con due primi radiosi: i tortelli di rana pescatrice alla mediterranea con datterino, pinoli e basilico e gli gnocchi soffiati alle cinque sfumature di parmigiano e zucca (vale il viaggio). Notevole l’interpretazione del pollo alla Marengo, ma anche il filetto di pescato del giorno con vongole, verdure dell’orto e carciofi e il maialino da latte laccato con crema di mela cotogna allo zenzero e castagne. Al dolce la Belle Elene con pere e cioccolato. È un radioso brillante, una conferma che ci ha fatto felici. In odor di corona.





Dalla provincia di Alessandria ci spostiamo ad Asti, dai fratelli Ferretto del CASCINALENUOVO (S.S. 231 Asti-Alba, 15 - tel. 0141958166) di Isola d’Asti (At), che hanno nuovi progetti: fra meno di un mese aprirà un pastificio, insieme con Fulvio Siccardi e Diego Pattarino. Si chiamerà I Tre Chef - Albagnulot & Co. e c’è già un sito di presentazione, mentre si apprestano a festeggiare i 50 anni del locale. Un locale che in un giorno feriale era pieno di gente. La carta dei vini è un po’ ingessata sulla loro storia che ha visto passare i migliori produttori del Piemonte, ma qualche novità non guasterebbe. La cucina invece rimane superba e moderna, essendo già avanti agli inizi, quando Walter codificò quella millefoglie di lingua e foie gras. Ma io ho goduto con la pasta e fagioli e mare, il rombo con radicchio marinato e capperi, il calamaro con scarola, olive e scamorza marinata. E poi una selezione di formaggette della cascina Vellero che mi ha riportato a quelle serate con Giacomo Bologna. Bravissimi. Corona.



 

Infine un ristorante che noi sottovalutiamo, perché è cresciuto. Sta ad Asti e porta il nome di CAVALLO SCOSSO (via al Duca, 23/d - tel. 0141211435).
Il giovane Enrico Pivieri si è affinato nella sua cucina di pesce e già l’amuse bouche è indicativo di quello che vuole proporre. Pane e grissini sono fatti in casa, vini a bicchiere scelti con capacità e soddisfazione e poi il classico crudo di mare, prima della radiosa capasanta con spuma di cavolfiore, polvere di ‘nduja e radicchio. Buona anche la seppia, melagrana, cipollotto di Tropea e amaranto tostato. Un po’ sotto le aspettative la lasagnetta di baccalà al cucchiaio con taggiasche (a mio avviso inutili) e perlage di tartufo nero. Piacevole il filetto di occhione, sedanorapa e polvere di liquirizia. Eccellente il bunet 2.0. Per ora è un faccino contento + + con un salto in avanti meritato, ma il radioso è dietro l’angolo.



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