Con Davide Oldani e il suo dream team, un’esperienza di gusto indimenticabile

I grandi di Francia, leggende viventi come Yannick Alleno, Alain Ducasse o Michel Troigros, lo considerano “uno di loro”. La sua cucina è oggi tra le migliori del mondo. Il suo ristorante ha servizio, accoglienza, stile, di caratura internazionale. Davide Oldani è il Bocelli, o per citare un grande del recente passato, il Pavarotti della cucina italiana. Cresciuto al fianco di autentici miti come Alain Ducasse, Albert Roux, Gualtiero Marchesi, Pierre Hermé, Giuseppe Vaccarini, ha iniziato la sua avventura come chef proprietarie con una piccola trattoria dove, dimostrando il suo valore, ha conquistato la sua prima stella Michelin. Poi, invece di godersi il successo, ha investito, e, rilanciando, ha inaugurato uno splendido ristorante, sulla piazza del suo paese di origine, San Pietro all’Olmo, avviando un processo virtuoso che ha perfino coinvolto il territorio circostante.

Ora il suo D’O (fraz. san Pietro all’Olmo - piazza della chiesa, 14 – tel. 029362209) occupa quasi quaranta persone, con due brigate, una di cucina e una di sala, che per professionalità e valore, rappresentano un’eccellenza che ha pochi eguali. Apprezzato per aver gestito in modo magistrale eventi internazionali di realtà come Armani, Barilla o Luxottica, scelto come Ambasciatore in occasione di Expo 2015, e chiamato a raccontare la sua avventura professionale perfino ad Harvard, non si è mai montato la testa, e tutta la sua attenzione e il suo impegno li ha dedicati al suo locale, con il risultato che, oggi, una sosta ai suoi tavoli, è quanto di più emozionante si possa vivere.

Da vero leader qual è, negli anni ha saputo creare quella squadra che ora, con passo da Dream Team, si muove tra fornelli e servizio, con maestria da tre stelle Michelin. Sotto la regia degli chef fuoriclasse Alessandro Procopio e Vladimiro Nava, che dirigono come fosse un’orchestra, le decine di “toque” che li affiancano nel lavoro, nella scintillante, formidabile, avveniristica, cucina. In sintonia perfetta con la sala diretta dal grande Davide Novati. Con una vena creativa mai così viva e una interpretazione che è mix di tecnica e fantasia davvero magistrale. Con i vini suggeriti da quel sommelier di razza che è Manuele Pirovano (che per merito è anche il delegato di Milano e provincia di Aspi, la prestigiosa associazione dei sommelier professionisti), che oltre alla carta ha predisposto anche due liste di vini a bicchiere con eccellenze a prezzi che invitano ad assaggiare.

Accompagnando con il meglio di Italia e di Francia, Champagne e Borgogna in testa, ma anche con qualche chicca del resto del mondo, da un menu, frutto di continua ricerca e di veri colpi di genio, dopo il formidabile benvenuto con sfere di manioca e burro montato al sommacco, pane al vapore e arrostito olive all’ascolana, lollipop di burro di nocciola con uova di trota e finger lime e “scarpetta” di fave pecorino e pepe di timut (che vi restituirà il piacere di “pescare” nel piatto), sarete felici con creazioni a tutta gola come Grana Padano riserva caldo e freddo: cipolla caramellata e nage di sgombro verdure ed erbe primaverili. Poi con il formidabile “risi e bisi polvere di prosciutto” o con quel “mischiare le carte” capasanta rapa e fortunella che vi strapperà l’applauso. E ancora, con il trancio di branzino patata affumicata al curry o con agnello emulsione al coriandolo e limone al sale. Il finale vi regalerà l’emozione di una delle migliori creazioni mai gustate, ossia dello stragoloso gorgonzola steccato pera e granella di frutta secca, prima di chiudere con soufflé al cioccolato e profumo di menta e tiramisù D’O.
Come “coccole”, con il caffè, avrete ancora gelatine di frutta e verdura di stagione, madeleine al limone e olio evo, sfera di cioccolato fondente n. 8 con polvere di ibisco, e “Il buono dello yogurt lampone sale polline e propoli.
Uscendo avrete la certezza di essere stati in uno dei migliori ristoranti del mondo.

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