Da due under 30, i giovani coniugi Fagone, una bella new entry della ristorazione lombarda. E se il buongiorno si vede dal mattino…

Seguire le indicazioni dei formidabili ispettori del Gatti Massobrio è andare sul sicuro. Sui loro passi, scoperte entusiasmanti, le novità più interessanti, aggiornamento continuo sul mondo del gusto italiano con aperture e chiusure, chi sale chi scende. Preziosa, la sinergia con App e www.ilgolosario.it dove i lettori in tempo reale trovano la cronaca del lavoro di critica.

L’ultima scoperta? Seguite le “impronte”. Portano a... Impronte (via Baioni 38 – tel. 0350175557) a Bergamo, ristorante che ha iniziato l’attività a inizio anno, e che vi aspetta a due passi dallo Stadio Atleti Azzurri d’Italia, dove si celebrano le gesta dell’Atalanta, fede calcistica della città. Lo ha aperto una giovane coppia – insieme non fanno sessant’anni – che ha le idee chiare e i numeri per fare bene. Dell’intraprendenza di questi due sposini avrete subito documentazione vedendo il locale, ricavato negli spazi che un tempo ospitavano una rimessa di pullman, e trasformato da sapiente ristrutturazione in una bella sala da pranzo, di eleganza moderna, con i tavoli ben distanziati e destinati solo a una trentina di ospiti.

Lei, Francesca Mauri, sta in sala, affiancata da Alessandro Arcuri, giovane sommelier, e segue con sorriso e professionalità il servizio. Lui, Cristian Fagone – già al fianco di giganti come Philippe Lèveillè e Daniela Piscini del Miramonti L’Altro di Concesio (Bs) e dei fratelli Alajmo alle Calandre di Sarmeola di Rubano (Pd) – è ai fornelli, e, con maturità insolita per un under 30, non scimmiotta nessuno, non fa il fenomeno, e mette in tavola una “sua” cucina, elegante, gustosa, convincente.

Il suo menu, uno spartito che si modula su sapori e profumi della sua storia, con piatti che, dando spazio in modo equilibrato a Nord (la bergamasca, dove è cresciuto) e Sud (la Sicilia delle sue radici), sono “impronte”, seguendo le quali ci si trova a fare un percorso, che, muovendo dal territorio e spingendosi fino al mare siciliano, porta il palato a un unico approdo, felicità. I pochi coperti e la cucina a vista, il biglietto da visita di come qui si vuole fare bene.

Se seguirete le nostre “impronte”, sarete felici con ceci e mare, con l’imperdibile risotto e quinto quarto di vitello, poi con pasta pane e trito siciliano, quindi con il controfiletto di manzetta prussiana fave e piselli o con triglia croccante e carciofo. A chiudere un capolavoro la torta agli agrumi, dall’intrigante contrapporsi di acidità e dolcezza. Presto novità in cantina, ci vogliono. È bella new entry della ristorazione bergamasca. Da seguire le “impronte” di Francesca e Cristian! Bell'inizio!

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