Qui si gusta una cucina familiare della tradizione casentinese

Siamo a Moggiona, piccolissimo centro del Casentino nel Comune di Poppi (Ar) a due passi dal Monastero e dall’Eremo di Camaldoli, d’inverno sono appena 64 anime. In questo paesino avevano la loro bottega Danilo ed Ernesta Tassini, dove era possibile gustare la loro fantastica schiacciata. Oggi andare al Cedro (via Di Camaldoli-Moggiona, 20 - tel. 0575556080) significa immergersi nella storia della famiglia Tassini, fatta soprattutto delle ricette e dell’amore per gli ospiti che trovarono in Bruna, moglie di Dante Tassini (uno dei tre figli di Danilo) il fondatore dell’albergo Camaldoli, la massima interpretazione della cucina casentinese.

Oggi le due nipoti di Bruna, una in sala e l’altra in cucina, ci fanno rivivere con emozione, attraverso i piatti che ci propongono, la storia di una intera famiglia e di un intero territorio. La sala, i mobili e la cura con cui è apparecchiato ci fanno pensare che qui il tempo si è fermato per consertirci di ritornare a quella cucina familiare e tradizionale di Nonna Bruna.

Il menu vi viene recitato tutte le volte che volete e poi si può iniziare con crostini e affettati, tortelli ripieni di patata rossa di Cetica, capriolo sfumato al vino bianco, coniglio in porchetta, per finire con la torta di mele... Grandi! Berrete del buon Chianti di loro produzione servito in caraffa oppure potrete scegliere qualche bottiglia regionale.  Si spendono circa 30  euro a persona, con un rapporto qualità/prezzo eccellente. Usciti di lì sarete felici e potrete iniziare la vostra visita nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, una delle foreste più belle d’Italia.

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