Ma che spettacolo salire da Pontassieve al Castello del Trebbio, antico maniero del 500 che fa parte della storia di Firenze

A Pontassieve (Fi) è stato creato un sistema di albergo diffuso, nelle sale del castello si tengono corsi di cucina, mentre le cantine riposa l’ottimo Sangiovese che va sotto la doc del Chianti Rufina. Nel 2003 inaugurammo qui il Club Papillon di Firenze e già quei vini mi avevano colpito. Riassaggiare l’annata 2003 dopo 15 anni è stato un portento.

Ma che dire della cucina del ristorante La Sosta del Gusto (via santa brigida, 11 - tel. 3357459154 - 0558300341 - www.castellodeltrebbio.it), dove lo chef Simone Gronchi ha scelto la strada del chilometro ravvicinato. Qui con la cucina si assaggiano i vini prodotti in anfora dal gruppo DCasadei, mentre nella sala, con i mattoni a vista, senti il profumo di una cucina del territorio che ti accoglie con la Fettunta (l’olio lo producono in azienda). I salumi e le carni sono dell’azienda Scarpaccia, i formaggi sono di Manca.

Da provare il cannolo di farina di farro al ripieno di ricotta del pastore, origano fresco e pomodorini, prima di provare il saporito farro del Trebbio risottato alla nana biologica della Valle del Sasso. C’è anche la tagliatella all’uovo di papero su ragù di cinghiale e lo spaghetto integrale Senatore Cappelli (grano di produzione propria e produzione da Fabbri) servito con un ragù vegetariano.

Ma qui si viene anche per il maialino cotto in bassa temperatura (fantastico) oppure per il pollo biologico al ripieno di finocchio selvatico, bistecca con l’osso e patate, per accompagnare un buon Chianti, prima della torta di carote con zabaione al vin santo.

In cucina ci sanno fare, il luogo è un sogno. La nostra sosta è stata all’insegna della felicità.

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