In centro, a due passi da piazza della Vittoria, un indirizzo che fa onore a storia e bellezza dell'affascinante città lombarda

Pavia è storia, cultura, bellezza. Un gioiello le sue piazze, i suoi vicoli silenziosi, l’Università, il ponte coperto sul Ticino, il castello Visconteo, la Basilica di San Pietro in Ciel d’oro con la tomba di Sant’Agostino. Una città così affascinante, non ci si stupirebbe fosse sempre sotto i riflettori. E invece, fatto curioso, questa splendida realtà lombarda, sembra affidare ai tanti giovani che la vivono nei loro anni di avventura universitaria o ai turisti che ci capitano (e, si intende, se ne innamorano), il racconto al mondo di quanto sia bella. Comunque sia, ricca e forte del suo patrimonio, Pavia non ha mai dato peso all’importanza di avere una ristorazione all’altezza della sua fama. Da qui, il numero limitato di indirizzi che in questi anni si sono segnalati per il loro valore. Una soddisfazione particolare, quindi, avere trovato un ristorante che fa onore al gusto, proprio nel cuore della città.

Per arrivarci, vi potrete godere il colpo d’occhio della magnifica piazza della Vittoria. Pochi passi tra le vie eleganti del centro, e in un bel palazzo d’epoca la vostra meta. È Erbaluce (via Jacopo Bossolaro, 21 – tel. 0382530507), ristorante che con la sua insegna vuole rendere omaggio a uno dei vitigni e dei vini più affascinanti del nostro paese, e intende anticipare la filosofia di lavoro, ispirata a grazia, gusto, essenzialità, luce.

Bello l’ambiente, frutto di una ristrutturazione che ha saputo fare sapiente mix di antico e moderno. Nelle salette accoglienti con mattoni a vista e soffitto in legno, tavoli ben distanziati, si coglie subito la cura dei particolari, e ci si sente - sin da quando ci si siede - a proprio agio. Insomma è luogo dove venire per un pranzo di lavoro come con gli amici. Se le sale sono la prima nota positiva, le sorpresa più belle vengono da menu e cantina.

La selezione dei vini, colpisce per competenza e personalità delle scelte, e rivela la presenza di una grande sommelier, Daniela Bardoneschi, con chicche che soddisferanno anche i palati più esigenti. Ai fornelli, Antonia Platì, chef patronne che quando arriverà tra i tavoli vi contagerà con la sua passione e la sua carica, e Daniela Dinu. Il duo di cucina è affiatato e capace, e i piatti che potrete gustare avranno belle presentazioni, giusti equilibri di profumi e sapori, tocco sapiente di creatività.

In tavola? Per iniziare, un must del locale, arancino nero ripieno di bottarga e bufala con vongole su crema di patate. Poi, riso, con succulento risotto con asparagi e Bagoss, o pasta, con gustosi ravioli di guancia di manzo brasata con riduzione alla Barbera. Quindi, quaglie “en sarcophage” che rievocando il Pranzo di Babette vi diranno quanto qui il gusto sia visto come esperienza di bellezza, per finire poi con millefoglie di crema al mascarpone e caramello, una bomba di bontà che vi farà uscire pensando che Pavia ha un motivo in più per essere visitata!

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