L’Osteria dal Capo è una sicurezza

I padovani la conoscono talmente bene, questa osteria, che nemmeno te la segnalano. È come dire casa propria o forse si crede che sia impossibile trovare posto. In effetti il locale è piccolo, in una viuzza dietro al Duomo della città. Credo abbia il record dei tavoli ravvicinati, tant’è che anche noi abbiamo fatto amicizia coi tre musicisti spagnoli che praticamente hanno mangiato con noi. Ma anche questo fa parte dell’osteria. E Michele Crepaldi è un oste vero. Primo perché propone un menu da manuale, dove anni di cucina hanno sublimato alcuni piatti. E poi perché quando gli chiedi un vino, lui capisce esattamente quello che vuoi. E ti porta una serie di novità dei Colli Euganei che non pensavi di trovare.

Io dico che un’osteria a Padova deve essere esattamente così: fa parlare il territorio (alla faccia di quei ristoratori snob che non considerano i vini dei Colli Euganei) e cucina i piatti che sogneresti di mangiare ogni volta che arrivi a Padova.

I tavoli, in ogni caso, hanno un ricambio anche di tre volte la sera, quindi non disperate. E sedetevi per assaggiare, fra gli antipasti, il tortino di rosole su crema di Montasio, la porcaloca con fiore di Treviso in saor, i moscardini in tocio oppure un superbo baccalà mantecato, decisamente da urlo.

Fra i primi c’è la zuppa di pesce in pagnotta, raro piatto che non fa più nessuno, la lasagnetta con broccolo fiolaro, i succulenti e invitanti bigoli al ragù d’anatra e quei favolosi cappellacci al mantecato con puntarelle e bottarga.

Lunga la lista dei secondi, dove gli amici mi dicono che il baccalà alla veneta è dei migliori. Ma io non ho resistito dal coniglio in tecia con le patate, accanto alla faraona in salsa peverada agrodolce. C’è anche lo stinco di agnello al forno, il fegato alla veneziana e le seppie in umido con la polenta.

I dolci della casa chiudono una serata davvero divertente.

Antica Osteria dal Capo
Via degli Obizzi 2
Padova
tel. 049 663105
www.osteriadalcapo.it