L’ambiente raccolto, la buona cucina e il gusto dell’accoglienza della famiglia Scarpa fanno di questo indirizzo una meta preziosa in “Valle”

L’anno nuovo ha regalato agli sciatori le prime nevicate. Per gli amanti dello sci è il momento di salire in montagna. A quanti sceglieranno la Valle d’Aosta, godute le piste delle località montane, suggeriamo una sosta in un locale nel cuore di Aosta. È l’Osteria da Nando (via Sant’Anselmo 99 - tel. 016544455).

La trovate sulla via centrale della città, a metà strada tra i suoi simboli di origine romana, ossia a due passi dall’Arco d'Augusto e dal Teatro romano. Godetevi lo spettacolo. Lasciate che l’aria frizzante stimoli l’appetito. Quando la fame si fa sentire aprite la porticina a vetri ed entrate. Sulla sinistra, a darvi il benvenuto una vetrinetta con strepitosa selezione di formaggi, sorta di anticipazione di come starete qui, benissimo. Sulla destra, la cucina a vista. Pochi passi in un piccolo corridoio, ed eccovi nella sala da pranzo, raccolta, piena di charme, con la manciata di tavoli apparecchiati di tutto punto, con i pochissimi coperti che dicono di quale sia la filosofia qui, cura assoluta del cliente. Davanti a voi, da una parte, la mensola su cui fa bella mostra di sé le guide, con il GattiMassobrio in primo piano, e, alle spalle, la Michelin. Dall’altra, l’archetto che porta alla cantina, che custodisce una pregevole selezione di vini.

Qui ci sono professionalità e cultura dell’accoglienza. L’insegna ricorda il fondatore, Nando Scarpa, che nel 1957, con la moglie Germana, aprì in città la trattoria. Il figlio, Corrado, a quattordici anni già in sala ad aiutare, quando si sposa con Franca, decide di proseguire l’avventura dei genitori, ma in un locale più piccolo, con pochi coperti, per potere curare al meglio servizio e qualità delle materie prime e delle preparazioni, e così nel 2007 l’attività si sposta qui. Oggi Corrado è in sala, con il figlio Paolo (bravissimo sommelier), Franca in cucina con chef Michel ed il giovane Harry.

In tavola, piatti tradizionali valdostani ben eseguiti, e proposte frutto di qualche incursione fuori regione e anche nella vicina Francia. Tra le golosità migliori, scaloppa di foie gras su crostone rustico e confettura di mela renetta e anice stellato, timballo di riso alle verdure e lumache di Morgex, l’immancabile polenta in diverse proposte, carbonade, fonduta, cervo glassato al cioccolato fondente al 72% dell’Ecuador con verdure, sfera di cioccolato, bavarese di mele renette e tegole. Che bella sosta!

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