Nel capoluogo lombardo, una grande tavola di pesce

Quando lo avevamo scoperto, il nostro giudizio era stato: faranno strada. Avevamo visto giusto. Perché mentre a Milano molti locali che hanno aperto nei mesi scorsi hanno già chiuso. Il “Nassa” (via Donatello, 22 – tel. 0226684810), passo dopo passo, dimostrando il suo valore, si è affermato come indirizzo tra i migliori della città tra i ristoranti che propongono cucina di mare.

Protagonisti di questa splendida avventura, due grandi, ossia Maurizio Di Prima, curriculum importante alle spalle (due per tutte, da Claudio Sadler e all’Hotel de la Ville di Monza) e oggi chef che unisce talento, fantasia e maturità, e Gabriele Tasinato, esperienze di successo nel commercio del pesce, e ora patron di sala appassionato e competente. Qui il cliente è re. Lo dicono i pochi coperti, della bella sala, arredata in modo curato e con l’intento di fare sentire a casa. Lo dice la cantina, figlia di degustazioni sapienti, che offre la possibilità di scoprire vini non scontati, e dall’eccellente rapporto qualità/prezzo. E lo dice la cucina di Di Prima, di taglio sartoriale, personale, a suo modo geniale, e sorprendente per il suo essere nella sua essenzialità godurioso mix di sapori e profumi, con creazioni capaci di rispettare e anzi di esaltare la grande materia prima, innanzitutto pesci e crostacei d’eccellenza.

Con i buoni vini, la vostra “navigazione” sarà con “pesce crudo alla mia maniera” ossia con cinque giocate come ricciola con crema di piselli limone e polvere di prosciutto crudo, capesante con asparagi verdi e uova di salmone, suaro con fave fresche e riso venere soffiato, julienne di seppie con polvere d’olio al peperone rosso e scampi con gelato al foie gras e lamponi. In alternativa via con gamberi rossi siciliani crudi o cotti con crema di piselli patate viole e riso soffiato. Poi, stragolose fettuccine aglio olio peperoncini ventresca di tonno bluefin bottarga di muggine e granella di pistacchio, prima di passare al filetto di pesce da lisca con asparagi bianchi uova di salmone e riduzione di birra. Qualche piatto di terra? Carnaroli allo zafferano al salto con quaglia arrosto e punte di asparagi e animella di vitello in padella con fave fresche e salsa al caffè. Chiuderete con “mattarello” alla fragola ricoperto di cioccolato al pistacchio e sfera al latte di mandorle o tartelletta al gianduia con gelato alla banana e rum. Che bella sosta!

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